Gli Azzurri al “Bambino Gesù”. Gravina: “Vicinanza e affetto a chi soffre, sono loro a darci forza e coraggio”

Con questo incontro, che segue quello dell’ottobre 2019, la FIGC torna in campo al fianco dell’Ospedale per sostenere le attività di cura e assistenza a bambini, ragazzi e famiglie

mercoledì 10 novembre 2021

Gli Azzurri al “Bambino Gesù”. Gravina: “Vicinanza e affetto a chi soffre, sono loro a darci forza e coraggio”

Pomeriggio di festa all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per i piccoli e grandi tifosi della Nazionale di calcio italiana: la formazione azzurra al completo, infatti, si è recata oggi pomeriggio nella sede del Gianicolo per una nuova visita ai bambini e ai ragazzi ricoverati. La squadra si è presentata con il trofeo conquistato nel luglio scorso: la Coppa dei Campionati Europei 2020.

Con questo incontro, che segue quello dell’ottobre 2019, la FIGC torna in campo al fianco dell’Ospedale per sostenere le attività di cura e assistenza a bambini, ragazzi e famiglie, donando un contributo pari ad una parte del ricavato della vendita dei biglietti della partita di qualificazione Italia-Svizzera, che si giocherà venerdì sera allo stadio Olimpico di Roma, finalizzato alla realizzazione del Centro di Cure Palliative Pediatriche.

“Siamo qui – ha dichiarato il presidente della FIGC Gabriele Gravina – per testimoniare vicinanza ed affetto a chi, nonostante la sofferenza, ti infonde ancora più forza e coraggio. A distanza di due anni, sono stati gli Azzurri a chiedere di tornare a visitare i reparti del Bambino Gesù e questo testimonia la loro grande sensibilità. Ringrazio la presidente Enoc e tutto il personale per questa opportunità”.

IL 10 NOVEMBRE AL GIANICOLO

Gli Azzurri, dal ritiro di Coverciano, sono arrivati al Bambino Gesù nel pomeriggio e sono stati suddivisi in gruppi per incontrare i bambini e i ragazzi ricoverati: nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza anti-Covid, i giocatori sono entrati nei diversi reparti dell’Ospedale, Nefrologia, Terapia intensiva cardio, Neuropsichiatria, Pediatria generale, Pediatria di emergenza, Reumatologia, Oncologia, Traumatologia, Chirurgia neonatale. Ad accogliere la Nazionale, guidata dal Ct Roberto Mancini e dal presidente FIGC Gabriele Gravina, la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc.

Prima del giro nei reparti, i Campioni d’Europa, con la loro Coppa, hanno incontrato un gruppo di bambini ospiti delle case di accoglienza dell’Ospedale per la consegna dei doni: le felpe con il logo del Bambino Gesù e della Federcalcio, un gagliardetto realizzato dai bambini e dai ragazzi della Ludoteca e un cartellone con scritto “Sul campo e nella vita insieme vinciamo la partita”, mentre i piccoli ospiti hanno mostrano uno striscione con scritto “Vite che aiutano la Vita”. Per regalare un’emozione anche ai piccoli in cura nelle sedi dell’Ospedale sul litorale laziale, è stato effettuato un collegamento streaming con Palidoro e Santa Marinella.

IL 12 NOVEMBRE ALL’OLIMPICO PER ITALIA-SVIZZERA

La sera della partita, venerdì 12 novembre, grazie ai ticket messi a disposizione dalla Federcalcio, 200 persone tra medici e infermieri del Bambino Gesù saranno sugli spalti dell’Olimpico per sostenere la nazionale durante la gara per la qualificazione ai Mondiali. Negli spogliatoi, invece, come ormai da tradizione, la squadra porterà con sé lo striscione donato dai bambini dell’Ospedale. Verrà affisso al posto del cartellone ricevuto nel 2019 che recitava “Il vostro gol più bello è stato venire da noi in ospedale” e da cui gli Azzurri non si sono mai separati, neanche durante le trasferte.

LE TAPPE DEL LEGAME FEDERCALCIO-BAMBINO GESU’

La nuova visita degli Azzurri rappresenta un’ulteriore conferma del forte legame tra la Federazione Italiana Giuoco Calcio e l’Ospedale Pediatrico della Santa Sede, un rapporto instaurato nel 2015 e proseguito negli anni.
Alla vigilia di Euro 2016, l’allora Ct della Nazionale Antonio Conte incontrò i pazienti ricoverati al Bambino Gesù e una rappresentanza dell’Ospedale fu poi ricevuta al Centro Tecnico Federale di Coverciano per una giornata con gli Azzurri. Una visita ripetuta nel 2019, in occasione del 150° anniversario del Bambino Gesù, quando la FIGC fu partner delle iniziative celebrative dell’Ospedale. In quell’occasione, nell’ottobre 2019, alla vigilia del match con la Grecia disputato a Roma, la Nazionale al completo guidata dal presidente Gravina, ha incontrato i piccoli pazienti in cura presso la sede del Gianicolo; due giorni dopo la grande comunità del Bambino Gesù (oltre 5.000 tra pazienti, familiari, dipendenti e volontari) è stata ospitata allo stadio Olimpico. Dopo quella gara, grazie ad un contributo di 50 mila euro, la FIGC ha acquistato un macchinario per analizzare la presenza di mutazioni del DNA in campioni diagnostici, poi consegnato nella sede di San Paolo.

La collaborazione è proseguita anche nel 2020, in piena pandemia Covid-19, con diverse attività a sostegno delle raccolte fondi promosse dall’Ospedale; con doni per i bambini e i ragazzi ricoverati nelle sedi del Gianicolo, Palidoro e di Santa Marinella in occasione del Natale e con il supporto degli Azzurri e delle Azzurre alla campagna di comunicazione su Instagram ‘Yes Mask’, ideata dal Bambino Gesù per promuovere l’uso corretto della mascherina. La FIGC ha inoltre candidato l’Ospedale Pediatrico al premio ‘UEFA Foundation For Children Award 2020’, che è valso all’Ospedale il riconoscimento per l’impegno a favore dei bambini con un contributo di 50.000 euro da parte della Confederazione delle Federazioni calcistiche europee. Attraverso la Fondazione Bambino Gesù Onlus, la somma è stata destinata alla realizzazione di un progetto multimediale, in collaborazione con FIGC, per valorizzare il rapporto virtuoso tra sport e salute, a beneficio di bambini, adolescenti e famiglie.

Nel maggio 2021, FIGC e Bambino Gesù hanno rinnovato l’accordo di collaborazione per proseguire nell’opera di sostegno delle attività dell’Ospedale, in particolare per la realizzazione del nuovo Centro di Cure Palliative Pediatriche di Passoscuro (Fiumicino). La struttura ospiterà bambini e adolescenti con malattie rare, inguaribili, ad alta complessità assistenziale e garantirà una presa in carico di tutto il nucleo familiare.