Trasparenza

Pubblicato il Rapporto di attività 2020: ecco come la FIGC ha affrontato la pandemia

Dall’introduzione dei protocolli medico-sanitari al programma di sostegno economico a beneficio dell’intero sistema calcio, nel documento sono riassunti tutti i programmi attuati dalla Federazione per superare l’emergenza sanitaria. E sul fronte sportivo la Nazionale di Mancini ha riportato l’Italia nel gotha del calcio mondiale, ponendo le basi per lo straordinario trionfo a EURO 2020

lunedì 26 luglio 2021

Pubblicato il Rapporto di attività 2020: ecco come la FIGC ha affrontato la pandemia

La FIGC ha pubblicato sul proprio sito il Rapporto di attività 2020, processo di reporting annuale nato nel 2015 e sviluppato attraverso la redazione di specifici Rapporti di attività da parte delle diverse ‘aree di funzione’ della Federazione. Il documento si inserisce in un più generale programma orientato al raggiungimento dell’obiettivo di good governance, al fine di costruire un dialogo interno costante tra aree e funzioni. Le aree federali trasmettono trimestralmente un rapporto di sintesi delle attività svolte, che vengono riepilogate in questo documento finale. Il Management Report costituisce quindi uno strumento di verifica, monitoraggio e allineamento dei risultati gestionali e amministrativi rispetto agli indirizzi politici dettati dagli organi federali e dalle strategie aziendali. L’attività della governance federale si è concentrata sul far riacquisire alla FIGC un ruolo centrale nel contesto politico-istituzionale e in quello sportivo, per poi intraprendere un ampio e strutturato processo di riforma che l’aggravarsi della crisi dovuta alla pandemia da COVID-19 ha soltanto rallentato.

Il 2020 è stato infatti caratterizzato dal significativo impatto prodotto dall’emergenza sanitaria connessa all’epidemia da COVID-19, che ha generato un rilevante contraccolpo socio-economico su tutti i settori strategici del Sistema Paese, compreso il comparto sportivo e il settore calcistico nello specifico. Le principali conseguenze hanno riguardato, a partire dal marzo 2020, l’interruzione prolungata della stagione sportiva 2019-2020, che si è poi tradotta nella cancellazione e nello stop definitivo di tutte le competizioni calcistiche organizzate sotto l’egida della Federazione, con l’unica eccezione del calcio professionistico. Anche il calendario delle Rappresentative Nazionali ha subito dei significativi impatti: nel 2020, nello specifico, le squadre azzurre hanno disputato appena 49 partite ufficiali, rispetto alle 262 del 2019. Gli altri principali effetti prodotti dall’emergenza sanitaria hanno riguardato la necessità di disputare le partite a porte chiuse, insieme agli ovvi riflessi diretti e indiretti che l’emergenza sanitaria ha prodotto su tutti gli stakeholder del settore, a causa principalmente del drastico calo dei ricavi da ticketing, sponsorizzazioni, merchandising e corporate hospitality, oltre agli ulteriori costi connessi all’attuazione dei protocolli sanitari. A fronte del significativo impatto prodotto dall’emergenza sanitaria, una parte significativa delle progettualità condotte dalla struttura federale nel corso del 2020 è stata necessariamente rivolta all’attuazione di piani e progetti per assicurare la sostenibilità del Sistema Calcio, a tutti i livelli. A cominciare dall’introduzione dei protocolli medico-sanitari per la graduale ripresa degli allenamenti e delle competizioni, redatti con il coinvolgimento di tutte le componenti federali attraverso la neocostituita Commissione Medico-Scientifica della FIGC.

Anche il sistema delle Licenze Nazionali è stato adeguato (tramite il rinvio delle scadenze e la rimodulazione degli adempimenti). La Federazione ha inoltre avviato un importante e strategico programma di sostegno economico a beneficio di club e componenti federali, per sostenere il Sistema Calcio nella fase di ripresa delle attività post COVID-19, che si è concretizzato in una valorizzazione complessiva della politica dei servizi 2020 pari ad oltre 40 milioni di euro (a cui si aggiunge la destinazione totale dei contributi integrativi 2020 derivanti da Sport e Salute per un ammontare di oltre 10 milioni di euro); si segnala in particolare l’introduzione del “Fondo Salva Calcio”, del valore complessivo pari a 21,7 milioni di euro, destinati ai club di calcio professionistico di Serie B e Serie C, alle società della LND, alle società della Divisione Calcio Femminile, al Fondo di Solidarietà calciatori, allenatori e preparatori atletici. Oltre al supporto offerto al Sistema Calcio, la Federazione ha anche sviluppato delle importanti iniziative di responsabilità sociale e di sensibilizzazione (#LEREGOLEDELGIOCO, #LOSCUDETTODELCUORE), supportando la campagna #DISTANTIMAUNITI ideata dal Ministero per le Politiche Giovanili e lo Sport e proseguendo la collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che ha portato nel novembre 2020 al lancio del progetto “I campioni portano la mascherina”, con la creazione dell’Azzurri Mask, nonché il programma di iniziative prodotte in collaborazione con la Fondazione LAPS, attraverso il lancio della campagna di raccolta fondi #ÈIlNostroDovere - #OurDuty, al fine di raccogliere risorse, attraverso il coinvolgimento delle Nazionali italiane di calcio, destinate alla Croce Rossa Italiana e al Banco Alimentare. Nel marzo 2020, la Federcalcio ha anche messo a disposizione delle autorità fiorentine il Centro Tecnico Federale di Coverciano per ospitare persone sottoposte a sorveglianza sanitaria post COVID-19 e per allestire alcuni posti letto per i pazienti bisognosi di ricovero. Dal 6 aprile al 15 maggio il CFT ha ospitato un totale di 48 pazienti positivi al COVID-19.

Nonostante il rallentamento dell’attività dovuto alla pandemia, la Nazionale di Roberto Mancini ha trascinato tutto il movimento calcistico italiano, riuscendo a conciliare bel gioco e risultati e ponendo le basi per la straordinaria cavalcata che nell’estate del 2021 ha permesso all’Italia di conquistare il secondo titolo europeo della sua storia. Un cammino iniziato con il primo posto in classifica ottenuto nel gruppo 1 della Lega A di UEFA Nations League, che ha regalato agli Azzurri la qualificazione alla Final Four della competizione, in programma in Italia nell’ottobre 2021. L’11 luglio 2021 superando ai rigori l’Inghilterra la Nazionale ha trionfato a Wembley, riportando l’Italia sul tetto d’Europa 53 anni dopo l’unico successo datato 1968 e ad appena 4 anni di distanza dalla mancata qualificazione ai Campionati Mondiali. Una vittoria che darà grande impulso alla ripartenza sociale ed economica dell’Italia (si stima un impatto dello 0,7% del PIL, circa 12 miliardi di euro) e che ha permesso alla FIGC di incrementare i propri ricavi di circa 36 milioni di euro. Se circa 50.000 spettatori hanno assistito allo Stadio Olimpico di Roma alle 4 gare di EURO 2020 disputate in Italia, sono stati 115,7 milioni i telespettatori totali per le 7 partite giocate dagli Azzurri (share medio: 79%). Secondo un sondaggio di Quorum Youtrend, l’84,3% degli italiani si è appassionato alle performance dell’Italia e per il 40% di loro la squadra azzurra rappresenta un simbolo di riscatto. Numeri da record anche per le altre iniziative sviluppate dalla FIGC a contorno dei Campionati Europei, a cominciare da Casa Azzurri, per la prima volta aperta al pubblico: 12.000 visitatori, 22 milioni di visualizzazioni sui social, 20 workshop e 7 concerti live. Considerando il profilo dei fan e follower sui social media delle Nazionali, dall’11 giugno al 16 luglio sui canali azzurri sono stati ideati e pubblicati molteplici contenuti che hanno generato numeri di grandissimo rilievo: ben oltre il miliardo di impression e, per quanto riguarda l’engagement, tra i soli Instagram e Facebook, sono state superate le 100 milioni di interazioni.

Tornando ai risultati sportivi ottenuti nel 2020, la eNAZIONALE TIMVISION, costituita nell’ambito di un importante programma di fan engagement portato avanti dalla FIGC sul tema degli e-sports, si è inoltre aggiudicata UEFA eEURO 2020, il primo storico Campionato Europeo di calcio virtuale; nei primi mesi del 2021, infine, 3 diverse Rappresentative Nazionali (A Femminile, Under 21 e Futsal maschile) hanno conquistato il pass per la qualificazione ai Campionati Europei di categoria.

Il 2020 è stato anche un anno di investimenti adottati per lo sviluppo del calcio giovanile, del settore arbitrale, della formazione tecnica e del calcio paralimpico e sperimentale nonché per la crescita del movimento femminile. La novità più importante ha riguardato la delibera del Consiglio federale sul passaggio di status delle calciatrici di Serie A da “dilettantistico” a “professionistico” a partire dalla stagione sportiva 2022-2023.

Gli altri principali programmi hanno riguardato il percorso di sostenibilità del sistema, il programma di digitalizzazione della FIGC, l’organizzazione dei grandi eventi, la valorizzazione della dimensione commerciale, l’ulteriore adeguamento del contesto normativo di riferimento e lo sviluppo del capitale economico/umano/produttivo e naturale della Federazione.

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