Coppa Italia FS Italiane

Juventus-Roma, a Salerno la finale più attesa. Montemurro e Spugna: "Vogliamo chiudere la stagione con un trofeo"

Allo stadio 'Arechi' (calcio d'inizio alle 16.30 e diretta su La7 e TimVision), bianconere e giallorosse di fronte per la sesta volta dopo i quattro precedenti di campionato e la Supercoppa di novembre. Gama: "Sarà bello venirsi a godere una giornata di calcio di alto livello"

sabato 3 giugno 2023

Juventus-Roma, a Salerno la finale più attesa. Montemurro e Spugna:

Il sesto capitolo, parlando solo di questa stagione, di una sfida infinita. Juventus e Roma, a distanza di una settimana dall'ultima giornata della Poule Scudetto, si ritrovano di fronte per la finale della Coppa Italia Ferrovie dello Stato Italiane, appuntamento che domenica allo stadio 'Arechi' di Salerno chiude una stagione che ha già visto le giallorosse alzare la Supercoppa e vincere lo scudetto. La Juventus, che arriva a Salerno da detentrice del trofeo (nel 2022 sconfisse proprio la Roma, a Ferrara), va però a caccia dell'undicesimo titolo. Calcio d'inizio alle 16.30, diretta su La7 e TimVision.

 

QUI JUVENTUS (video) "La squadra si è allenata bene in queste settimane, posso dire che siamo pronti - le parole dell'allenatore Joe Montemurro in conferenza stampa -. Avere ansia e pressione prima di una partita credo sia un privilegio, perché significa essere al top. Vogliamo restare ai massimi livelli, consapevoli che ogni finale fa storia a sé ed è fatta di momenti e di episodi. La differenza la fa il modo in cui le squadre li gestiscono". Accanto all'allenatore italo-australiano, il capitano Sara Gama: "Siamo qui per giocarcela: sarà una partita differente rispetto al campionato, con difficoltà diverse e opportunità diverse. In settimana abbiamo lavorato bene: siamo arrivate qui tutte, compresa Martina (Rosucci, fuori per infortunio, ndr), con umiltà, ma consapevoli di portare a casa un trofeo. Alle mie compagne non c'è molto da dire: c'è da raccogliere le energie e andare in campo. Abbiamo mille motivazioni e orgoglio: abbiamo fatto la storia e dobbiamo fare in modo che questo ci aiuti e non sia un peso. Quello che abbiamo fatto non ce lo toglie nessuno, ma nello sport ogni giorno c'è qualcosa da dimostrare". La finale di Coppa Italia si giocherà al Sud: un'opportunità anche di promozione del calcio femminile. "La gente si convince a venire allo stadio con il fatto che è bello andare a tifare le squadre femminili che si affiancano a quelle maschili. E se non si tifa nessuna delle due, si viene comunque a vedere una giornata di calcio di alto livello, che fa capire anche come stia progredendo questo movimento. E' bello venire con le famiglie".

QUI ROMA (video) Dall'altra parte c'è una Roma che dà la caccia al Triplete dopo aver conquistato Supercoppa e campionato, oltre a essere entrata tra le prime otto d'Europa in Women's Champions League: "Abbiamo festeggiato perché era giusto festeggiare soprattutto i primi giorni dopo la vittoria dello scudetto - ammette l'allenatore Alessandro Spugna -, ma le ragazze sono state fantastiche e non c'è stato bisogno di riprenderle e di ricreare la concentrazione. Lo hanno fatto da sole. La squadra è molto matura e l'esperienza che abbiamo fatto in Europa ci ha permesso di arrivare con questa maturità". Opinione comune, quella dei protagonisti, sul fatto che sarà una partita diversa rispetto al campionato: "I valori sono uguali, ma queste sono gare secche dettate da episodi. Per 70 minuti, l'anno scorso, abbiamo fatto una grande partita ma bastò un episodio per far cambiare tutto. Nelle nostre corde c'è sempre il voler dominare la partita, sperando che gli episodi siano favorevoli. Mi auguro ci sia un bello spettacolo".  Con Spugna, in conferenza stampa, la brasiliana Andressa Alves, una delle grandi protagonisti della stagione della Roma: "Lo scudetto è qualcosa di unico, ma dopo quella settimana abbiamo iniziato a preparare la finale di coppa. La nostra squadra ha tanto rispetto per la Juventus e per tutti i trofei che ha vinto, ma c'è tanta voglia di fare una bella partita e di portare il trofeo a casa".