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A Milano la tappa di selezione per entrare a far parte della Nazionale virtuale: vince Luigi Loffredo

La FIGC al lavoro per formare la squadra che parteciperà al torneo UEFA. Il segretario generale Brunelli: “Un fenomeno nuovo e interessante, avremo un codice etico dedicato”

lunedì 30 settembre 2019

A Milano la tappa di selezione per entrare a far parte della Nazionale virtuale: vince Luigi Loffredo

Dal campo di gioco a quello virtuale, la FIGC sbarca negli esports. Nel pomeriggio, nel corso di ‘Milano Calcio City’, il popolare evento residenziale sul gioco del calcio, si è tenuta una delle tappe di selezione della Nazionale di eFoot Azzurro, la squadra che rappresenterà l’Italia nel campionato calcistico virtuale in occasione di EURO 2020: eFootball Pro Evolution Soccer 2020 sarà la competizione ufficiale, organizzata in parallelo al primo Campionato Europeo itinerante della storia, dove si sfideranno i giocatori provenienti dalle varie nazioni europee per aggiudicarsi il titolo di campione continentale.


Dopo l’evento che si è svolto durante il Campionato Europeo Under 21 dello scorso giugno, prosegue quindi l’attività di selezione della Federazione, intenta a formare la propria Nazionale virtuale con i cyberatleti italiani più forti. “Quello dei giochi elettronici – sottolinea il segretario generale della FIGC Marco Brunelli - è un fenomeno recente, ma dal grandissimo ritorno in termini di passione, seguito e pubblico. Non potevamo rimanere indifferenti a questo fenomeno, soprattutto dopo che l'UEFA ha deciso di lanciare in parallelo all'Europeo anche il torneo continentale di e-foot, al quale parteciperanno tutte le 55 federazioni europee. Così anche noi ci stiamo cimentando nella selezione della nostra equipe".

A vincere la tappa di Milano è stato Luigi Loffredo, del team Qlash Italia, in un torneo che ha visto la partecipazione di 36 giocatori. Le selezioni proseguiranno nelle prossime settimane: i migliori 16 giocatori parteciperanno alla finale, in programma fra dicembre e gennaio, da cui usciranno i 4 nazionali.

"È un segno dei tempi – conclude Brunelli - un fenomeno nuovo e interessante che presuppone passione, impegno e allenamenti, strategia, tecnica e tattica. La maglia azzurra è sempre la maglia azzurra, per questa ventunesima nazionale valgono le stesse regole delle altre selezioni. Ma ci sarà un codice etico dedicato, delle linee guida sviluppate assieme ai medici azzurri e saranno abbinati dei programmi di educazione motoria, alimentare e sanitaria. Perché il problema non è mai lo strumento, ma l'uso che se ne fa".

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