Campionati Giovanili

Milan, Roma, Napoli e Genoa qualificate alla Final Four

I giallorossi la spuntano sulla Fiorentina, i partenopei di misura sul Palermo

domenica 2 giugno 2019

Milan, Roma, Napoli e Genoa qualificate alla Final Four

Le gare di ritorno dei quarti di finale del campionato Under 15 di A e B confermano i pronostici della vigilia e spalancano le porte delle Final Four a tutte e tre le capoliste dei gironi della stagione regolare, più la Roma, miglior seconda del campionato. Ai capitolini e ai partenopei sarebbe bastato anche un altro pareggio per passare il turno, e invece hanno sfruttato appieno il fattore campo. Al Napoli è bastato un rigore di Pesce per eliminare il Palermo, alla Roma le reti di Simone e Mirimich per condannare la Fiorentina. A Genova tutto facile per i padroni di casa che rifilano alla SPAL un altro 3-1, con il 2006 Fini ancora a segno, mentre al Vismara il quarto confronto diretto dell’anno tra Milan e Bologna si conclude con il terzo pareggio. Di seguito l’approfondimento proprio su quest’ultima gara.

Risultati ritorno quarti di finale
ROMA-FIORENTINA 2-1 (Andata 1-1)
NAPOLI-PALERMO 1-0 (0-0)
GENOA-SPAL 3-1 (3-1)
MILAN-BOLOGNA 1-1 (2-0)

Semifinali, lunedì 10 giugno
NAPOLI  ROMA 
GENOA – MILAN 

MILAN BOLOGNA 1-1
Dopo lo sciagurato 0-2 rimediato domenica scorsa in casa, il Bologna era costretto a vincere con tre gol di scarto per passare il turno. Impresa difficile ma non impossibile. Soprattutto con il Milan visto oggi. I rossoneri partono con il giusto atteggiamento, Sette dopo due minuti scalda subito le mani di Albieri, ma dopo i primi dieci giri d’orologio passati a prendere le misure è il Bologna a crescere, prendere campo e tenere in mano il pallino del gioco. Un gioco fatto però di tanto possesso ma di zero conclusioni verso lo specchio. Ofoasi viene cercato spesso in profondità, sul fronte sinistro, ma le palle alte sono regali da scartare per i difensori milanisti. Sulla destra Busato mostra qualità importanti, ma è supportato poco e male, anche nei tentativi di dai e vai con il regista avanzato Mazia. Il Milan tiene, subisce poco o nulla e in contropiede ha anche un paio di occasioni per sbloccarla, ma Anane, oggi, sottoporta si mangia davvero di tutto. L’occasione più clamorosa, sul finire di tempo, porta la firma di Boni: gran tiro dal vertice alto di destra e parata strepitosa di Albieri che in volo toglie la palla dall’incrocio opposto con la mano di richiamo.

A inizio ripresa Morara, allenatore dei rossoblu, effettua un doppio cambio: fuori Borsato e Corazza, terzino e attaccante, e dentro Stivanello e Anatriello. Quest’ultimo dopo pochi minuti cambia il volto al match: angolo dalla sinistra e colpo di testa a centro area che non lascia scampo a Di Chiara. Potrebbe essere l’inizio dell’impresa per gli emiliani, e invece è soltanto un episodio a sé. La gara, tra cambi da una parte e dall’altra, scivola via senza ulteriori sussulti fino ai minuti finali. Al 68′ Anane entra in area da sinistra come un trattore, supera anche il portiere ma viene vistosamente trattenuto prima di battere a rete da Stivanello. Per l’arbitro è rigore e dal dischetto Incorvaia fa 1-1. Triplice fischio e tutti a casa. Anzi no. Anatriello si becca per proteste anche il secondo giallo e si fa espellere a partita finita.

Passa così il Milan che in questo doppio confronto ha dimostrato di essere sicuramente più cinico nella gara di andata, superiore fisicamente in quella di ritorno. Alesi migliore in campo per i rossoneri: il numero 10 di mister Polistina disegna calcio mandando in porta i compagni con linee di passaggio che vede solo lui. Per il Bologna Motolese, centrale di difesa dalle grandi doti sia fisiche che tecniche: dove c’è lui non passa uno spillo e in più batte tutte le punizione dalla difesa al centrocampo dimostrando di avere anche un piede “alla Bonucci”, per intenderci.

MILAN: Di Chiara, Cellamare, Bozzolan, Incorvaia, Camara, Foglio, Sette, Boni (53′ Luscietti), Rossi, Alesi, Anane. A disposizione: Nava, Perego, Dipalma, Anut, Montalbano, Zeroli, Gala, Monelli. All. Polistina
BOLOGNA: Albieri, Borsato (36′ Stivanello), Montalbani (65′ Turci), Ofoasi, Cricca (57′ Diozzi), Motolese, Busato, Maltoni (61′ Zaffi), Raimondo (57′ Casadei), Mazia, Corazza (36′ Anatriello). A disposizione: Talon, Cavazza, Corsi. All. Morara
MARCATORI: 41′ Anatriello (B), 72′ Incorvaia (M) su rigore
NOTE: Ammoniti Sette (M), Incorvaia (M), Anatriello (B), Motolese (B), Stivanello (B). Espulso Anatriello (B) al 73′ per somma di ammonizioni.

 

GIANLUCA POLISTINA – Allenatore Milan U15
“Non era una partita facile, noi avevamo tutto da perdere. Penso che ci siamo meritati la qualificazione a Bologna. Oggi nel primo tempo non abbiamo fatto male, ma nel secondo tempo, complice anche il tanto caldo, abbiamo subìto di più. Il valore degli avversari era molto elevato, soprattutto la linea di difesa che credo sia una delle più forti di tutto il campionato. Abbiamo sprecato qualche occasione, soprattutto con Anane che però, va detto, si sta portando dietro da quindici giorni un problema all’adduttore. Vuoi questo, vuoi il caldo, vuoi la bravura dei loro centrali, nel primo tempo potevamo andare in vantaggio e invece non ci siamo riusciti. Nella difficoltà, però, mi è piaciuto l’aspetto mentale dei miei giocatori, soprattutto nel gestire il vantaggio dell’andata”.

FRANCESCO MORARA – Allenatore Bologna U15
“Da questo doppio confronto credo che abbiamo perso solo nel risultato, ma abbiamo guadagnato tantissimo in esperienza. I ragazzi hanno maturato una grande consapevolezza nei propri mezzi è questo è sicuramente importante. Soprattutto questa è stata una partita che porterà a margini di miglioramento in futuro, di questo ne sono certo. Nel settore giovanile i risultati sono importanti ma non sono tutto, conta soprattutto la crescita. Già oggi abbiamo fatto tesoro degli errori commessi all’andata e li abbiamo trasformati in positività migliorandoci in campo. Poi uscire così ci sta che un po’ faccia male, ma resto orgogliosissimo dei ragazzi e di quello che abbiam fatto. Questo è un gruppo forte che è stato costruito negli anni. Questo non è un punto di arrivo ma di partenza”.