Confederations Cup

Ancora una volta decidono i rigori: Buffon ne para tre, Italia terza

domenica 30 giugno 2013

Ancora una volta decidono i rigori: Buffon ne para tre, Italia terza

Un'Italia tutto cuore e grinta conclude la sua Confederations. Non sono bastati i tempi regolamentari terminati 2-2, né i supplementari. A regalare il terzo posto alla squadra non poteva che essere il suo capitano, Gigi Buffon: tre rigori parati su cinque e gli Azzurri battono l’Uruguay e salgono sul podio. Decisive le parate su Forlan, Caceres e Gargano. Se qualcuno voleva risposte sul piano del carattere, l'Italia c'è e, con un'altra condizione fisica, avrebbe potuto fare sicuramente ancora meglio.
Dopo aver perso Balotelli e Abate, già rientrati in Italia da giorni, Prandelli ha dovuto fare la conta degli uomini per l'indisponibilità di Barzagli, Pirlo e Marchisio, provati dopo la gara contro la Spagna. Così il Ct abbandona la difesa a tre proposta contro gli iberici e torna all'albero di Natale, dando a De Rossi, apparso uno dei più in forma in questo torneo, le chiavi della regia. Davanti a Buffon da destra verso sinistra Maggio, Astori, Chiellini e De Sciglio; a metà campo Candreva, De Rossi e Montolivo; dietro all'unica punta Gilardino, Diamanti ed El Shaarawy.
Tabarez invece non deve fare i conti con particolari problemi e sceglie l'undici migliore con Muslera, Maximiliano Pereira, Lugano, Godin, Caceres; Gargano, Arevalo, Cristian Rodriguez; Cavani, Forlan e Suarez. Si gioca nei 30 gradi dell'arena Fonte Nova. E' l'Italia a manovrare maggiormente nella parte iniziale di gara, ma è l’Uruguay a rendersi pericolosa con le veloci ripartenze di Suarez, Cavani e Forlan.
Italia che si fa vedere con una bella incursione di Candreva che trova le mani di Muslera in tuffo. Daniele De Rossi conferma il suo stato di grazia e in mezzo detta i tempi di una squadra messa benissimo in campo. Gli Azzurri passano in vantaggio al 25' con Astori che ribadisce in rete una punizione di Diamanti respinta prima dal palo e poi dalla schiena di Muslera. Prima rete di Astori in azzurro: inizialmente ci sono dubbi sulla paternità della rete, visto che la Fifa la assegna a Diamanti, ma è netto il tocco del difensore prima che la palla varchi la linea di porta.
Cavani protesta per una rete in netto fuorigioco annullata dall'arbitro. L’Italia sembra nettamente più in partita rispetto all'Uruguay, vista anche la bella prestazione di Candreva in mezzo al campo. Gli uomini di Tabarez ci provano soprattutto con le conclusioni da fuori di Forlan e Cavani che non creano però molti pericoli a Buffon. Il caldo la fa da padrone e spesso le due squadre sono costrette a fermarsi per bere.
L'Uruguay trova il pari dopo 13 minuti della ripresa con Edinson Cavani che sfrutta a dovere un assist di Gargano, lesto a soffiare palla su un errato disimpegno della difesa azzurra. Per il Matador è un gioco da ragazzi battere Buffon in diagonale.
E’ l'Uruguay a tenere meglio il campo in questo avvio di ripresa. Ci vuole il miglior Buffon per evitare il gol del raddoppio a Forlan, lanciato da un altro errore della metà campo azzurra. Prandelli corre ai ripari togliendo un esausto De Rossi per Aquilani; Montolivo si sposta nel ruolo di regista. E' un gioiello di Diamanti al 27’ a riportare in vantaggio l'Italia. Fallo di Gargano su El Shaarawy ai trenta metri, la punizione di Diamanti è di rara bellezza. Meritata la gioia personale per il trequartista del Bologna, anche lui al primo gol con la Nazionale se si eccettua il rigore decisivo nello scorso Europeo contro l'Inghilterra ai quarti di finale. La gioia, però, dura poco, visto che Cavani emula proprio Diamanti e su punizione trova la rete del pari. Buffon tocca, ma non riesce a deviare.
Nel finale di gara arriva anche il turno di Giaccherini che rileva Diamanti, ma non serve: si va ai supplementari. Astori si deve arrendere ai crampi, per lui Bonucci, esauriti i tre cambi azzurri. Nella ripresa gli azzurri rimangono anche in dieci per il secondo giallo a Montolivo per fallo su Suarez, davanti alla difesa si spostano Aquilani e Candreva. L'Uruguay ci crede e impegna Buffon in un paio di circostanze, ma il risultato non cambia e due squadre esauste vanno ai calci di rigore.  La firma su questi rigori è di Buffon che neutralizza le battute di Forlan, Caceres e Gargano, annullando così l'errore di De Sciglio. Si chiude con una soddisfazione per una Confederations che tornerà utilissima per tanti fattori, in vista del Mondiale.