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Mancini e l’Europeo, l'appuntamento è solo rimandato: "Avremo un anno in più per poter crescere"

Il Ct è intervenuto su Sky Sport 24: "I nostri giovani potranno fare più esperienza, mi piacerebbe essere il Ct che riporterà l’Italia a vincere l’Europeo"

lunedì 6 aprile 2020

Mancini e l’Europeo, l'appuntamento è solo rimandato:

Sarebbero mancati solo tre mesi e invece l’attesa sarà molto più lunga. Il Coronavirus ha spostato l’Europeo un anno più in là, rimandando di un’estate i sogni di una Nazionale che aveva staccato il pass per EURO 2020 con un percorso netto di dieci successi in dieci partite di qualificazione, un record che ha fatto riscoprire al Paese un’Italia bella e vincente, costruita a immagine e somiglianza del suo Commissario Tecnico. Per Roberto Mancini l’obiettivo resta lo stesso, provare a vincere l’Europeo, con la consapevolezza di avere solide fondamenta da cui ripartire quando arriverà il momento di tornare in campo. Adesso però il pensiero va alle vittime del Coronavirus e ai loro familiari "C’è grande amarezza - dichiara il Ct intervenendo a Sky Sport 24 - purtroppo se ne sono andate tante persone ed è la cosa più difficile da accettare. Se avessimo giocato a giugno l’Europeo avremmo avuto buone possibilità, magari avremmo trovato nazionali più preparate perché hanno iniziato prima di noi a ringiovanire la rosa o già affermate come la Francia. Con un anno di tempo in più i ragazzi avranno modo di migliorare sotto ogni punto di vista, i giovani avranno modo di fare esperienza. La nostra Nazionale può competere tra le migliori, spero di essere il Ct della Nazionale che tornerà a vincere l’Europeo dopo il ‘68".

Rinviate le amichevoli di marzo con Inghilterra e Germania, Mancini ha salutato per l’ultima volta i suoi ragazzi lo scorso novembre, in occasione degli ultimi due successi nel girone con Bosnia Erzegovina e Armenia: "Sono mesi che non ci vediamo, ci vedremo a settembre e sarà passato quasi un anno. Sarà difficile. Poi avremo un calendario compresso con Nations League, Europeo e Mondiali, cercheremo di fare bene in tutte e tre le competizioni. Giocheremo molte più partite rispetto al passato e le possibilità di allenarsi saranno pochissime".

Dal futuro al passato, Mancini ricorda quando è sbocciata la sua Nazionale: "In Nations League abbiamo disputato tre belle partite e una un po’ meno bella in Portogallo, quando abbiamo cambiato tutta la squadra per poter provare alcune cose. Una delle migliori è stata quella con il Portogallo a Milano, abbiamo fatto un gran match pur non riuscendo a vincere. Di lì in poi siamo sempre cresciuti. Mi aspetto che i ragazzi migliorino ancora perché hanno qualità tecniche eccezionali e questa nel calcio è la cosa più importante".

Il Ct sottolinea l’abbondanza di portieri di ottimo livello, esclude la carenza di terzini ("ne abbiamo di bravi, devono solo giocare di più"), esalta il centrocampo ("sono tutti ragazzi versatili, ne abbiamo tanti e tutti forti") e si augura di poter ampliare il reparto offensivo: "Potremmo andare a trovare un altro attaccante dietro a Immobile e Belotti, con qualità diverse. Speriamo che Kean, essendo giovane, possa giocare e migliorare. Esposito? Mi piace, ha già giocato in Champions, deve fare esperienza, ha solo 19 anni. Ce ne sono anche altri interessanti: più ne abbiamo e meglio è". Come attaccante non ‘vede’ Zaniolo: "Può ricoprire diversi ruoli, ma non credo possa essere un numero nove. Speriamo che recuperi bene dall'infortunio, ha tempo davanti e può migliorare migliorare dal punto di vista tecnico e tattico".

Aspettando l’Europeo, c’è un’altra partita che Mancini vorrebbe presto giocare: "Ho già detto che mi piacerebbe organizzare un’amichevole tra una nazionale mista maschile e femminile e una squadra di dottori, dottoresse e infermieri. Sarebbe una bella occasione per ringraziarli per quello che stanno facendo".