Attualità

Chiuso il dibattimento di fronte alla CGF, nel week end il dispositivo

martedì 3 luglio 2012

Chiuso il dibattimento di fronte alla CGF, nel week end il dispositivo

Si è chiuso poco prima delle 14 il processo di appello, di fronte alla Corte di Giustizia Federale, sul primo filone del calcio scommesse, quello relativo all'inchiesta condotta dalla Procura di Cremona. Il presidente della Corte Gerardo Mastrandrea ha voluto ringraziare tutti gli intervenuti per la collaborazione prestata (“abbiamo avuto 110 interventi tra accusa e difesa”) ed ha annunciato i tempi della camera di consiglio, che conta di chiudere “tra venerdì e sabato, comunque entro la fine della settimana”.

Questa mattina sono intervenuti i legali di 16 tra tesserati (Fontana, Garlini, Vantaggiato, Italiano, Mastronunzio, Cristante, Nicco, Rosati, Alberti, Stefani, Fiuzzi) e club (Padova, Pescara, Reggina, Novara, Albinoleffe), dopo la lunga maratona di ieri, 11 ore di udienza e 31 ricorrenti ascoltati (Cassano, Sartor, Zamperini, Ventola, Ferrari, Yock, Caremi, Serafini, Fissore, Iaconi, Magalini, Nassi, Comazzi, Colacone, Rickler, De Falco, Catinali, Santoni, Iacopino; Siena, Sampdoria, Spezia, Empoli, Monza; le società che hanno ricorso come parti terze Nocerina, Vicenza, Cesena, Gubbio, Barletta); sempre ieri, erano state ascoltate le associazioni (Codacons e FederSupporter) che avevano chiesto di essere ammesse al procedimento e la sospensione dello stesso, ricevendo però un’ordinanza negativa in entrambi i casi.

In tutto, il procedimento di appello ha visto in campo 10 dei 14 club condannati in primo grado (non hanno presentato ricorso la dilettante Avesa e le fallite Ancona, Piacenza e Ravenna) e 30 dei 33 tesserati (mancano Cossato, Paoloni e Santoruvo). 47 i ricorsi presentati (comprese le parti terze e le associazioni), 51 appunto le parti intervenute, comprendendo anche Atalanta, Cremonese, Grosseto, Modena.