Attualità

Prosegue oggi il dibattimento di fronte alla Corte di Giustizia Federale

martedì 3 luglio 2012

Prosegue oggi il dibattimento di fronte alla Corte di Giustizia Federale

Dopo la lunga maratona di ieri, 11 ore di udienza e 31 ricorrenti ascoltati, riprende questa mattina il processo di appello, di fronte alla Corte di Giustizia Federale presieduta da Gerardo Mastrandrea, sul primo filone del calcio scommesse, quello relativo all'inchiesta condotta dalla Procura di Cremona. Previsti oggi 16 interventi: toccherà ai legali dei tesserati Fontana, Garlini, Vantaggiato, Italiano, Mastronunzio, Cristante, Nicco, Rosati, Alberti, Stefani, Fiuzzi, e quelli dei club Padova, Pescara, Reggina, Novara, Albinoleffe.

Nella giornata di ieri, la Corte ha confermato la decisione della Disciplinare di non ammettere al procedimento Codacons e FederSupporter, i primi ad intervenire intorno alle 10.40; respinta anche la richiesta del Codacons di sospensione del procedimento. Poi è toccato alle società che hanno ricorso come parti terze: Nocerina, Vicenza, Cesena, Gubbio, Barletta.
Il Cesena ha chiesto l'inammissibilita' e, quindi, l'annullamento del patteggiamento dell'Atalanta (2 punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione di A e 25mila euro di ammenda) e presentato ricorso contro la penalizzazione inflitta dalla Disciplinare al Novara (4 punti per stagione 2012/2013 e 35mila euro) chiedendone invece la retrocessione all'ultimo posto in classifica per la stagione 2011/2012 e l'esclusione del club piemontese dai possibili ripescaggi in Serie A. Nocerina, Vicenza e Gubbio invece contestano il patteggiamento del Grosseto (6 punti da scontare nella prossima stagione e 40mila euro) e ne chiedono l'impugnazione. Il club umbro si oppone anche ai patteggiamenti di Modena e Ascoli e alle penalizzazioni di Empoli (1 punto), Padova (2 punti) e Reggina (4 punti). Il Barletta ricorre invece contro la sua esclusione dal processo della Disciplinare perché ritenuta priva di interesse.

A quel punto, la lunga maratona dei tesserati e dei club condannati in primo grado: Cassano, Sartor, Zamperini, Ventola, Ferrari, Yock, Caremi, Serafini, Fissore, Iaconi, Magalini, Nassi, Comazzi, Colacone, Rickler, De Falco, Catinali, Santoni, Iacopino; Siena, Sampdoria, Spezia, Empoli, Monza. In tutto, il procedimento di appello vede in campo 10 dei 14 club condannati (non hanno presentato ricorso la dilettante Avesa e le fallite Ancona, Piacenza e Ravenna) e 30 dei 33 tesserati (mancano Cossato, Paoloni e Santoruvo).