Eventi istituzionali

Sostegno ai Rifugiati A Cesena e a San Patrignano le finali del ‘Progetto Rete!'

martedì 17 maggio 2016

A Cesena e a San Patrignano le finali del ‘Progetto Rete!'

Tutto pronto per le finali del progetto ‘Rete!’ che da domani prenderanno il via presso il centro sportivo ‘Romagna Centro’ di Martorano, a Cesena. 180 i ragazzi presenti, provenienti dai 20 centri di accoglienza coinvolti, per arrivare alla finale che verrà disputata presso il centro di San Patrignano il 19 maggio a cui seguiranno le premiazioni. Si tratta di un torneo di calcio a 7 che lo scorso anno ha visto prevalere sugli altri il Centro Horizon di Caltagirone. Con le finali a San Patrignano ha inizio ‘Kick off’, il think thank voluto dalla Figc come luogo di confronto, di produzione di idee, ma anche, e soprattutto, di attenzione alle tematiche sociali.
Il ‘Progetto Rete’, nato dall’ incontro locale tra il Settore Giovanile e Scolastico in 8 regioni (Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia e Umbria) e i 24 centri Sprar, si prefigge di dare un contributo al processo di integrazione e di accoglienza dei giovani migranti, avendo come strumento la forza aggregativa che il calcio sa esercitare. Grazie all’intervento dei tecnici messi a disposizione dal Settore Giovanile e Scolastico, è stato possibile coagulare intorno al progetto, al suo secondo anno di sperimentazione, complessivamente 280 ragazzi, accolti nei 24 Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) nei quali, fino ad ora, è stato possibile intervenire. 
“E’ un progetto del Calcio, che va oltre il Calcio – afferma il presidente del Settore Giovanile Scolastico, Vito Tisci –. E’ intenzione della Figc allargare questa esperienza anche ad altre regioni, visti i buoni risultati riscontrati in queste due edizioni. Non avevamo dubbi sulla capacità del Calcio di far stare insieme i ragazzi, facendogli vivere momenti di svago, seppur in contesti di disagio e di sradicamento dalla cultura e terra di origine. Il mio ringraziamento – conclude Tisci – va ai volontari dei Coordinamenti regionali SGS che con la loro dedizione e passione, hanno reso possibile l’avvio di questo importante progetto, volto a favorire l’interazione tra pari e i processi di inclusione sociale ed interculturale”.
Il ‘Progetto Rete!’ ha visto nel 2015 la partecipazione di 237 minori non accompagnati dei Centri SPRAR, di cui 116 ragazzi partecipanti alla fase finale. All’iniziativa avevano aderito 24 centri di accoglienza, di cui 16 alla fase finale provenienti da 8 regioni italiane per un totale di 10 squadre e 35 gare disputate. Una riduzione dell’ansia e della depressione nei soggetti a rischio, l’incremento generale della felicità, miglioramenti evidenti dal punto di vista comportamentale ed emotivo, alcuni dei riscontri dati dal ‘Progetto Rete’, evidenziati attraverso una tesi di laurea discussa presso l’Università Cattolica da Davide Abrusci, con il relatore prof. Emanuele Caroppo.

Clicca per vedere il video realizzato sul ‘Progetto Rete!’