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‘Football for a better chance 2.0’, weekend di formazione per i tutor

Sabato e domenica scorsi il CPO ‘Giulio Onesti’ ha ospitato il workshop ‘Training for Trainers’ organizzato dalla FIGC, due giorni di attività in aula e sui campi di gioco

lunedì 23 maggio 2022

‘Football for a better chance 2.0’, weekend di formazione per i tutor

Si è svolto nel fine settimana a Roma, presso il Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’, il corso “Training for the Trainers” organizzato dalla FIGC nel quadro di “Football for a better chance 2.0”, il percorso formativo finanziato dall’ Unione Europea e di cui la Federcalcio è capofila, volto a contrastare la marginalizzazione sociale ed economica dei giovani. Alla due giorni di corso hanno preso parte i tutor provenienti dalle federazioni calcistiche di Repubblica d’Irlanda (FAI), Malta (MFA), Slovenia (NZS) e Spagna (RFEF), un team di psicologi dell’Università di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE - partner del progetto) e lo staff tecnico del Settore Giovanile e Scolastico FIGC coordinato dal Responsabile regionale Diana Bellucci, che ha condotto le attività sul campo di gioco assieme ai giovani calciatori e calciatrici appartenenti rispettivamente al CC Roma e Roma Calcio Femminile.

Il corso è stato sviluppato su due direttrici: una dedicata alla formazione in aula, che prevedeva l’illustrazione del programma di lavoro e le modalità di utilizzo dell’apposita app ‘Football for a better chance’ sviluppata da FIGC e UNIMORE necessaria a gestire le 27 attività cardine, le 25 attività tecniche supplementari e a monitorare il percorso svolto dai partecipanti; la seconda incentrata su un modello di lavoro tecnico, sia individuale che collettivo, maturato dal SGS in ambito grassroots.  

Il programma ‘Football for a better Chance 2.0’ è sviluppato su base triennale ed è rivolto ai giovani compresi nella fascia di età tra i 14 e i 18 anni, appartenenti alle fasce sociali più svantaggiate e individuate come maggiormente a rischio di radicalizzazione. Focalizzato sulla valorizzazione del ruolo sociale, educativo e aggregativo del calcio, il progetto si propone di sviluppare ulteriormente il percorso condotto nella prima edizione attraverso un programma di 30 attività, sviluppate nei paesi partecipanti da altrettanti team in 5 aree distinte: coesione di squadra, autonomia decisionale, coscienza civica (rispetto delle regole attraverso il gioco), responsabilità sociale, pianificazione del futuro. Partner accademico dell’iniziativa è l’Università di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE), già coinvolta nel ‘progetto 1.0’ svolto dalla federcalcio della Romania (FRF). La metodologia prevede la formazione sul territorio di tutor che verranno coinvolti nelle varie attività con i ragazzi, il coordinamento degli stessi presso 10 club calcistici selezionati in ciascuno dei paesi partecipanti, e infine il monitoraggio sul campo.