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‘Hall of Fame del calcio italiano’. Carolina Morace premiata a Matera: “Un grande onore”

martedì 29 settembre 2015

‘Hall of Fame del calcio italiano’. Carolina Morace premiata a Matera: “Un grande onore”

E’ una leggenda dello sport e del calcio italiano, la prima donna ad entrare a far parte della ‘Hall of Fame’ istituita nel 2011 dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio: Carolina Morace è stata premiata oggi a Matera in occasione della sesta tappa dell’iniziativa ‘Razzisti? Una brutta razza’. Il riconoscimento, assegnatole già lo scorso ottobre, è un ulteriore segnale dell’attenzione della Federcalcio nei confronti del movimento femminile per il quale è stato varato negli ultimi mesi un ampio programma di sviluppo. A consegnare il premio è stato il Presidente del Settore Tecnico della FIGC Gianni Rivera, primo italiano a vincere il Pallone d’Oro e a sua volta membro della ‘Hall of Fame’.

Per la Morace la nomina nella ‘Hall of Fame’ va ad aggiungersi ai due Argenti europei conquistati con la maglia azzurra, ai dodici scudetti vinti in carriera e ai tanti altri trofei che l’hanno resa una vera e propria icona del calcio femminile a livello mondiale.

“Sono onorata di ricevere questo importante premio – le parole dell’ex attaccante della Nazionale - ancor di più perché a consegnarmelo è stato uno dei più grandi interpreti di questo sport come Gianni Rivera. La mia vita è segnata in positivo dal calcio, ho iniziato a giocare ad undici anni a Venezia e ho esordito tre anni dopo in Nazionale. Ho segnato 4 gol a Wembley ed è un record che, tra uomini e donne, difficilmente sarà battuto". 

La ‘Hall of Fame’, che attualmente conta una rosa di 37 grandi leggende, si propone come un riconoscimento ideale da consegnare ogni anno in una cerimonia di prestigio e un luogo fisico, all’interno del “Museo del Calcio” di Coverciano, dove conservare e tramandare, attraverso i cimeli donati dai protagonisti che ne fanno parte, la memoria storica del football di casa nostra. Nel corso della cerimonia annuale, i premiati consegnano un ricordo della loro carriera che va ad aggiungersi alla collezione custodita all’interno del Museo del Calcio.