Attualità

Regolamento e Protocollo Var, incontro costruttivo tra arbitri, allenatori e capitani dei club di Serie A

Il designatore Rizzoli ha spiegato le decisioni di questa prima parte di stagione. Gravina: “C'è l'esigenza di dare risposte concrete. Facilitiamo la conoscenza”

martedì 19 novembre 2019

Regolamento e Protocollo Var, incontro costruttivo tra arbitri, allenatori e capitani dei club di Serie A

Si è concluso questo pomeriggio presso l’Hotel Parco dei Principi di Roma l’incontro promosso da FIGC e AIA per favorire una più completa ed esaustiva conoscenza del regolamento internazionale e del protocollo Var attualmente in vigore.

L’obiettivo della riunione, alla quale hanno partecipato i rappresentanti dell’AIA, della CAN, delle società di Serie A e dei media, era quello di ricondurre la dialettica legata alle decisioni arbitrali su binari di correttezza reciproca e, allo stesso tempo, fornire a tutti gli addetti ai lavori gli strumenti necessari di conoscenza della materia per poter giudicare i singoli episodi con oggettiva imparzialità. Per questo motivo, a tutti i partecipanti – giornalisti compresi – è stato consegnata la nuova edizione del Regolamento di gioco, mentre durante l’incontro sono stati mostrati più di 20 video per chiarire aspetti e regole che molti, anche in virtù dei nuovi aggiornamenti, non conoscono.

“Viviamo un momento difficile, c'è l'esigenza di dare risposte concrete. Dopo tutto quello che è avvenuto negli ultimi tempi, al di là di facili strumentalizzazioni da eliminare, dobbiamo fare in modo che ci siano delle risposte concrete”, ha dichiarato il presidente della FIGC Gabriele Gravina, prima di confermare che il completamento della room control della Var, che verrà costruita a Coverciano, sarà “un grande passo avanti contro le polemiche e nell'interesse generale”.

Anche il presidente dell’AIA Marcello Nicchi si è soffermato sulla prossima inaugurazione della sala Var centralizzata: “I lavori stanno procedendo a gran ritmo, daremo il via a qualcosa di innovativo che servirà a comunicare con tutti gli addetti del gioco del calcio. Vogliamo anche istituire degli strumenti settimanali con i quali spiegare le decisioni più controverse. Ogni settimana istituiremo qualcosa in cui spiegheremo quello che succederà”.

“Faccio mea culpa perché saremmo dovuti andare da ogni società per spiegare il regolamento - queste le prime parole del designatore della CAN A Nicola Rizzoli - Il Var non nasce per eliminare ogni errore, non li può risolvere tutti. L'obiettivo è di essere il più chiari possibile a fronte delle situazioni giuste e sbagliate che possono capitare. Tutte le persone devono restituire credibilità ad uno sport che è indubbiamente il più seguito e il più bello in Italia, e non solo”.

Fatta la premessa, Rizzoli ha poi evidenziato una serie di dati legati alla stagione in corso, dichiarando che il Var è intervenuto già 52 volte. Tanto, troppo. "Quest'anno siamo già a un intervento quasi ogni due partite, mentre l'anno scorso a questo punto della stagione il rapporto era uno a quattro. Significa che non stiamo arbitrando bene, ma questo anche perché il regolamento è cambiato".

Rizzoli ha poi esaminato una serie di casi, a cominciare dagli episodi riguardanti i calci di rigore: “L’obiettivo è quello di limitare le situazioni relative alla ripetizione di un rigore, altrimenti sarebbero tutti da ripetere”. Sulle proteste in campo, invece, il designatore degli arbitri ha dichiarato che i capitani devono prendersi più responsabilità: “Dobbiamo trovare un punto d’accordo. Per evitare il capannello di giocatori che si forma in occasione delle decisioni arbitrali più importanti, se viene solo il capitano a chiedere spiegazioni, il direttore di gara deve confrontarsi con lui sull’accaduto”.

In chiusura Rizzoli ha parlato anche dei falli di mano, sostenendo che è la regola “più difficile da applicare. Non è facile trovare uniformità, molto dipende dalla cultura e della preparazione. Dobbiamo resettare la parola volontarietà, questo non vuol dire che non si debbano interpretare i falli di mano”. 

Per consultare il documento relativo agli argomenti trattati nell'incontro, clicca qui