Euro 2020

Rigori, numeri, interviste: alla scoperta delle regole del Campionato Europeo

Il regolamento ufficiale del torneo, in programma dal 12 giugno al 12 luglio, è composto da circa 19mila parole distribuite su 64 pagine: scopriamo le norme che si conoscono di meno

lunedì 2 marzo 2020

Rigori, numeri, interviste: alla scoperta delle regole del Campionato Europeo

‘Dura lex, sed lex’. Oltre alle nozioni basilari di UEFA EURO 2020 - 24 squadre ai nastri di partenza suddivise in sei gironi, alla fase a eliminazione diretta accedono le prime due più le quattro migliori terze dei raggruppamenti - c’è ovviamente un regolamento ufficiale alla base del primo Campionato Europeo itinerante della storia, in programma dal 12 giugno al 12 luglio in dodici città del Vecchio Continente.

Un regolamento composto da circa 19mila parole distribuite su 64 pagine. Tutti sanno che le nazionali conquistano tre punti a vittoria e in caso di arrivo a pari punti, prima si considerano gli scontri diretti, poi la differenza reti e così via. Ma ci sono diverse norme che molti appassionati potrebbero ignorare o conoscere solo superficialmente. Scopriamole.

TROFEO. La coppa Henri Delaunay, il trofeo ufficiale dell’Europeo che riceve la squadra vincitrice al termine della finale, resta in possesso della UEFA dopo la cerimonia: i vincitori, infatti, si portano a casa una replica a grandezza naturale (che non può lasciare il Paese della federazione senza il consenso scritto della UEFA).

La nazionale campione riceve anche 40 medaglie d'oro - quella seconda classificata 40 medaglie d'argento - da distribuire tra i giocatori e staff a sua scelta. Ogni squadra qualificata alla fase finale riceve una targa commemorativa dedicata.

EPILOGO AI RIGORI. Se due nazionali che si affrontano nell’ultima giornata della fase a gironi sono esattamente nelle stesse condizioni di classifica e la partita finisce in parità, allora la posizione del girone sarà determinata dai calci di rigore (a meno che non ci sia un’altra nazione a pari punti, nel qual caso si applicano le normali regole di accesso).

Questa casistica non si è ancora mai verificata nella fase finale di un Europeo tra nazionali maggiori, ma nel 2008 sarebbe potuto accadere quando la Repubblica Ceca ha affrontato la Turchia a Ginevra con le due squadre a pari punti al secondo posto del Gruppo A (quando il torneo era a 16 squadre e nessuna terza classificata poteva superare il turno). Dopo essere andata sotto di due gol, infatti, la Turchia ha pareggiato con Nihat Kahveci a tre minuti dalla fine. Quando però le due squadre sono state a un passo dai calci di rigore, ecco che Nihat ha trovato la rete della vittoria all’89’ che ha scongiurato la lotteria dagli undici metri.

I calci di rigore al termine dei gironi si sono tuttavia verificati in altre competizioni UEFA: nell’Europeo femminile Under 19 del 2003, la Svezia ha battuto l’Italia per 4-2 ai calci di rigore dopo aver subito il gol del 3-3 nei minuti di recupero che lasciava a pari punti le due squadre nel girone.

BUONA LA SECONDA. Se una partita non può iniziare o non può essere giocata per intero, di norma viene giocata o completata il giorno successivo, possibilmente nello stesso stadio. Una partita sospesa, prosegue dal minuto della sua interruzione (con lo stesso risultato, e con il pallone nello stesso punto). Le squadre sono autorizzate a cambiare giocatori per la partita che sarà rigiocata o ripresa dal minuto della sua interruzione (naturalmente tra quelli inseriti nella rosa del torneo) con le seguenti eccezioni:

- I giocatori squalificati, espulsi o sostituiti durante la partita originale, non possono prendervi parte.
- Una squadra che ha avuto uno o più giocatori espulsi rimarrà con dieci o meno giocatori.
Le squadre possono effettuare solo il numero di sostituzioni a cui avevano ancora diritto quando la partita è stata interrotta.
- Tutte le ammonizioni inflitte in partita rimangono valide anche nell’altra gara.

SOSTITUZIONI. Il regolamento UEFA sulle sostituzioni è cambiato da UEFA EURO 2016. Le squadre hanno sempre diritto a tre sostituzioni durante i 90 minuti, ma se una partita va ai tempi supplementari, allora le due squadre hanno diritto di farne una quarta. Se una squadra non ha utilizzato le tre sostituzioni durante i 90 minuti, non perde il diritto di farle durante i tempi supplementari; quindi una squadra che ha effettuato una sola sostituzione nei tempi regolamentari, ne può effettuare altre tre nella mezzora supplementare.

GESTIONE DEI TEMPI. Le due nazionali devono essere allo stadio almeno 75 minuti prima del calcio d'inizio, che è anche il termine ultimo per la presentazione della distinta agli ufficiali di gara. Le squadre hanno a disposizione un conto alla rovescia per il calcio d'inizio in modo da regolarsi quando iniziare e terminare il riscaldamento in campo, e quando essere pronte per l’uscita dal tunnel. L'inno nazionale di ogni squadra è limitato a un massimo di 90 secondi.

OBBLIGO DI PASSAPORTO. Molte più squadre del normale potranno giocare ‘in casa’ durante UEFA EURO 2020, ma i calciatori devono comunque ricordare di portarsi i passaporti in quanto la loro identità e idoneità è controllata due volte. Il regolamento 46.02 stabilisce: "Ogni giocatore che partecipa alla competizione deve essere in possesso di un passaporto o di una carta d'identità valida del paese per il quale gioca, contenente una fotografia e gli estremi completi della sua data di nascita (giorno, mese, anno). In caso contrario non potrà partecipare alla competizione".

DIAMO I NUMERI. I 23 giocatori di una squadra possono usare solo i numeri di maglia che vanno da 1 a 23. Il numero 1 può essere indossato soltanto da un portiere ma gli altri 22 numeri sono a discrezione delle squadre. Il regolamento 56.02 stabilisce che le squadre devono avere delle maglie extra da portiere non numerate e senza nome con gli stessi due colori delle maglie da gara dei portieri, questo nel caso in cui un giocatore di movimento dovesse andare in porta durante una partita.

PRENDETE POSTO. Ogni squadra ha un massimo di 18 persone che possono andare in panchina: 12 giocatori e sei dirigenti, compreso un medico di squadra. Entrambe le squadre hanno inoltre diritto (compatibilmente con gli spazi) ad altri cinque posti supplementari per chi fornisce assistenza tecnica, ad almeno cinque metri dalla panchina ma con accesso agli spogliatoi.

INTERVISTE. I doveri di un calciatore non terminano con il triplice fischio finale. Un calciatore per squadra e i due allenatori sono tenuti a parlare subito dopo la fine della partita con l'emittente ospitante o con la principale emittente televisiva di casa che ne detiene i diritti, direttamente in campo o ai lati del rettangolo di gioco (in gergo viene definita "intervista super-flash").

Il regolamento stabilisce inoltre che l'allenatore e "almeno quattro giocatori chiave” (cioè i calciatori che hanno avuto un'influenza decisiva sul risultato) di ogni squadra, compreso il Man of The Match ufficiale, devono essere a disposizione di tutte le emittenti che detengono i diritti televisivi e radiofonici entro 15 minuti dal fischio finale.

Gli allenatori devono inoltre partecipare alla conferenza stampa ufficiale dopo 20 minuti dalla fine della gara (deve parteciparvi anche l’uomo partita). Inoltre, dopo essersi cambiati, i calciatori devono passare attraverso una “zona mista” che si trova tra gli spogliatoi e il pullman della squadra: è qui che la stampa attende i calciatori da dietro delle barriere per realizzare delle interviste. Dopo di che i calciatori sono liberi di andarsene.

DENOMINAZIONE UFFICIALE. Il torneo che seguiremo in estate ha come nome ufficiale “Campionato Europeo di calcio UEFA 2018-20”, ma è detto più familiarmente “UEFA EURO 2020”.