Attualità

Simone Inzaghi riceve il premio Enzo Bearzot: “Ai ragazzi dico di crederci sempre”

Nel Salone d’Onore del CONI è stato consegnato al tecnico dell’Inter il premio organizzato dall’Unione Sportiva ACLI con il patrocinio della FIGC. Gravina: “Un piacere ritrovarci ogni anno qui per celebrare un monumento del calcio italiano come Bearzot”

lunedì 15 aprile 2024

Simone Inzaghi riceve il premio Enzo Bearzot: “Ai ragazzi dico di crederci sempre”

“Ai ragazzi dico di crederci sempre perché con il sacrificio quotidiano si può raggiungere ogni obiettivo”. Parola di Simone Inzaghi, che si è rivolto così ai giovani presenti al Salone d’Onore del CONI per la consegna del Premio ‘Enzo Bearzot’, giunto alla 13ª edizione. Il tecnico, che alla guida dell’Inter è ormai prossimo alla conquista del suo primo Scudetto da allenatore, ha ricevuto il riconoscimento dedicato alla memoria dell’ex Ct della Nazionale istituito dall’Unione Sportiva ACLI con il patrocinio della FIGC.

“È sempre emozionante tornare a Roma – ha dichiarato il più giovane dei fratelli Inzaghi ricevendo il premio dalle mani del numero uno del CONI Giovanni Malagò, del presidente della FIGC Gabriele Gravina e del presidente dell’US ACLI Damiano Lembo – e sono orgoglioso di ricevere un premio intitolato a Bearzot. Grazie all’US ACLI, alla Federazione, all'Ansa, all’Inter, al mio staff, ai miei giocatori, a tutti quelli che si sono alternati in questi anni e che mi hanno permesso di essere qui. Vedo le immagini di Bearzot e mi viene in mente quando io e mio fratello giocavamo a calcio in cameretta sperando di diventare come Paolo Rossi. Ci abbiamo sempre creduto, mio fratello ha vinto anche un Mondiale e per questo ai ragazzi dico che con il sacrificio quotidiano si può raggiungere ogni obiettivo”.

Nel corso della cerimonia, che andrà in onda alle 23 di stasera su Rai Sport HD all’interno della trasmissione ‘Calcio Totale’, sono stati consegnati anche i riconoscimenti alla carriera a Livio Berruti, oro olimpico nei 200 metri ai Giochi di Roma ’60, e quello intitolato all’arbitro Stefano Farina al fischietto che maggiormente si sta distinguendo nella stagione in corso secondo l’AIA: Matteo Marcenaro.

A fare gli onori di casa è stato il presidente del CONI Giovanni Malagó: “Questa è una manifestazione cresciuta in modo incredibile e mi piace come nelle motivazioni si cerchi di premiare chi rispetta certi valori che sono fondanti delle ACLI e degli enti di promozione sportiva. Sono molto orgoglioso di essere qui e mi auguro che per l’eternità si porti avanti questa tradizione al Salone d’Onore del CONI”.

“È sempre un grande piacere ritrovarci qui ogni anno – ha dichiarato il presidente della FIGC Gabriele Gravina - celebrando un monumento del calcio italiano come Bearzot. Questo è un premio speciale che si pone l’obiettivo di ricordarne la memoria, ma anche di tramandare quello che Bearzot ha rappresentato: l’amore per il nostro sport. È un onore condividere questo percorso con l’US ACLI".

Poi il saluto del presidente Nazionale US ACLI Damiano Lembo: “Siamo ormai giunti alla 13ª edizione di questa manifestazione che rappresenta al meglio quella che è una delle mission dell’US ACLI, unire lo sport di vertice a quello di base attraverso la vetrina del mondo del pallone che ha una cassa di risonanza tale per fare da traino a quei valori che ci rappresentano come il rispetto, l’inclusione e il benessere psico-fisico della persona. Elementi che devono essere alle radici dell’attività motoria di base per un paese culturalmente migliore e più sportivo. Non possiamo dunque che ringraziare Simone Inzaghi per quello che esprime, non solo nei risultati in campo, ma anche e soprattutto per i valori trasmessi al di fuori e all’interno dello spogliatoio, dove riesce a coniugare la giusta severità a un affetto paternalistico che ricorda Bearzot. Grazie anche a tutti i protagonisti che hanno permesso al premio di arrivare a questo livello di prestigio: alla Rai, alla FIGC, al giornalismo sportivo che ci è sempre stato vicino, al CONI e Sport e Salute, ormai inseparabili compagni di viaggio, e alla dott.ssa Cinzia Bearzot. Il premio nasce per riprendere i valori umani e sociali, usando la vetrina dello sport, in questo caso del calcio, per trasmettere quelli che sono i nostri valori, quelli degli enti di promozione”.

Tra gli applausi dei presenti è stato quindi consegnato un riconoscimento alla carriera all’oro olimpico nei 200 metri dei Giochi di Roma ’60, Livio Berruti. “Lo sport tiene tutti uniti e siamo tutti uguali di fronte a questo”, sono state le parole di Berruti, premiato dal presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma. Titoli di coda con la consegna del premio alla memoria di Stefano Farina, l’ex arbitro e designatore scomparso il 23 maggio del 2017. L’AIA ha indicato in Matteo Marcenaro di Genova l’assegnatario del riconoscimento. “Gli arbitri sono parte di questa disciplina, prima però siamo persone e incarniamo i principi dello sport. Ogni tanto si inciampa, ma la nostra filosofia è fare del nostro meglio”, ha detto Marcenaro ricevendo il premio dal presidente dell’AIA Carlo Pacifici. “Grazie all’US ACLI, che all’interno di questo premio prestigioso ci ha fatto aprire una partita dedicata a un grande personaggio come Stefano Farina. Un premio dedicato ai giovani arbitri che rappresenteranno la nostra associazione. Marcenaro incarna in toto la nuova linea dell’arbitraggio”, ha concluso Pacifici.