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‘Calcio+15’, terminato lo stage. Migliorini: “Progetto utile per la crescita delle ragazze”

giovedì 20 luglio 2017

‘Calcio+15’, terminato lo stage. Migliorini: “Progetto utile per la crescita delle ragazze”

È terminato oggi a Coverciano lo stage che per cinque giorni ha visto protagoniste 36 ragazze di età compresa tra i quattordici e quindici anni, selezionate in tutta Italia grazie al progetto ‘Calcio+15’: si tratta di un’iniziativa sviluppata dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, in stretta sinergia con le Squadre Nazionali femminili e integrata nel programma dei Centri Federali Territoriali, dedicata alla crescita tecnica, tattica, culturale, psicologica e relazionale di giovani calciatrici classe 2002 e 2003, che da domenica hanno potuto svolgere al Centro tecnico federale sedute di allenamento sul campo e attività in aula.

“Questo stage formativo - ha sottolineato Massimo Migliorini, il tecnico della Nazionale Under 16 Femminile che ha guidato le ragazze durante gli allenamenti – permetterà alle ragazze di rientrare a casa con un maggior bagaglio di conoscenze, sia per quel che riguarda l’aspetto tecnico e tattico sia per quel che concerne tutto ciò che una calciatrice deve sapere al di fuori del rettangolo di gioco. In questi cinque giorni le ragazze hanno avuto informazioni su alimentazione, prevenzione degli infortuni, regolamento e tesseramenti, tutte nozioni che possono essere utili a queste giovani per una crescita globale, per essere ancora più pronte e preparate ad entrare nel mondo del calcio”.

Nella giornata di martedì le ragazze avevano incontrato il Direttore generale della FIGC, Michele Uva, mentre ieri hanno ricevuto la visita della vice allenatrice della Nazionale maschile Under 16 Patrizia Panico, che ha parlato a tutto tondo della sua esperienza come calciatrice e delle difficoltà incontrate durante la sua lunga carriera: “Alla vostra età – ha raccontato Panico, 204 presenze e 110 gol in maglia azzurra, primo tecnico donna a guidare in Italia una nazionale maschile - quando mi dicevano ‘le ragazze non possono giocare a calcio’ mi motivavano ancora di più e non vedevo l'ora di smentire queste persone. Sul campo dovete sempre divertirvi, dimostrando quello che valete”.