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Il Napoli pareggia e tiene vivo il sogno salvezza, Pomigliano in B, 4-2 del Sassuolo sull’Inter

Con un gol di Chmielinski nel match con il Milan le partenopee vanno a +4 sulle Pantere sconfitte dal Como e accedono ai Playout, show di Clelland all’Arena Civica

domenica 12 maggio 2024

Il Napoli pareggia e tiene vivo il sogno salvezza, Pomigliano in B, 4-2 del Sassuolo sull’Inter

Le tre sfide domenicali della 9ª e penultima giornata di Post Season della Serie A eBay 23/24, giornata in cui sono stati celebrati i 160 anni dalla nascita della Croce Rossa Italiana, emettono un altro verdetto: la retrocessione del Pomigliano dopo tre stagioni di fila nel massimo campionato. La formazione campana, ultima in classifica, perde 2-0 sul campo del Como e, complice il pareggio del Napoli penultimo con il Milan, scivola a -4 dalle partenopee, condannandosi alla Serie B. Nella terza gara di questa domenica vince infine il Sassuolo di Piovani, che espugna l’Arena Civica (4-2) e si conferma una complicatissima avversaria per l’Inter. Il posticipo del lunedì tra Juventus e Roma chiuderà invece il quadro di giornata.

È un pareggio d’oro quello centrato dal Napoli nella sfida casalinga con il Milan: l’1-1 conquistato nel finale al Piccolo di Cercola consente infatti alla squadra di Seno di accedere ai playout per mantenere la categoria, uno spareggio che disputerà con la seconda classificata della Serie B 23/24. Il match delle partenopee, già difficile sulla carta visto il livello e il rendimento recente delle avversarie di giornata (scese in campo, nel weekend in cui si celebra la Festa della Mamma, con i cognomi materni sulle maglie, esattamente come la squadra maschile nella sfida con il Cagliari), si complica in avvio. Dopo 11 minuti infatti Gallazzi, nel tentativo di respingere un cross di Cernoia, beffa Bacic di testa e manda avanti le rossonere. Il Diavolo sfiora il raddoppio due volte nei due minuti successivi, prima con Dubcova (conclusione murata dalla retroguardia campana) e poi con Asllani, che supera Pellinghelli con un tunnel e non trova il raddoppio solo per la provvidenziale chiusura di Di Marino. Le padrone di casa tentano di alzare il ritmo e al 17’ si fanno pericolose con del Estal: la spagnola cerca di angolare il pallone ricevuto da Chmielinski ma la sua incornata termina a lato. Poco prima della mezz’ora una serie di miracoli sotto porta nega il raddoppio alle undici di Corti: girata fulminea di Dubcova da dentro l’area ribattuta da Bacic, poi ci provano Piga, ancora Dubcova e infine Staskova, ma la retroguardia azzurra riesce a respingere anche gli altri tre tentativi. Milan in totale controllo, ma al termine del primo tempo si resta sull’1-0.

A inzio ripresa la prima giocatrice a proporsi in avanti è Lazaro, che calcia potente ma centrale, senza creare alcun problema a Giuliani. Al 56’ arrivano i primi cambi in casa rossonera, con Marinelli al posto di Staskova e Ijeh al posto di Asllani; quattro minuti più tardi è proprio l'ex Inter a divorarsi il 2-0: cross di Bergamaschi da destra respinto da Di Marino, la numero 70 del Milan mette giù il pallone in mezzo all’area ma non inquadra la porta da posizione invitantissima. Anche Seno opera qualche sostituzione (dentro Corelli e Giai per Giacobbo e Mauri), ma le padrone di casa non sembrano avere la giusta determinazione in attacco. L’inerzia della gara si interrompe bruscamente invece all’84’, quando Chmielinski dal limite trova un destro letale che trafigge Giuliani. Primo gol per la centrocampista tedesca nel campionato italiano, che diventa, con del Estal (nove), una delle due giocatrici del Napoli con più partecipazioni attive in questo torneo (otto per Chmielinski – oltre alla firma con il Milan anche sette assist). Nel finale è un assedio delle rossonere, che sfiorano il 2-1 al 95’ con un tiro-cross deviato di Soffia e lontano dall’incrocio dei pali di qualche centimetro.

Nonostante le molte occasioni create però, al triplice fischio festeggiano le partenopee, che grazie al punto conquistato staccano di quattro lunghezze il Pomigliano e guadagnano la chance di rimanere in Serie A accedendo allo spareggio con la formazione che chiuderà al secondo posto la Serie B corrente.

Giocherà invece nel campionato cadetto la prossima stagione il Pomigliano, che in virtù della sconfitta in casa del Como non può più agganciare il Napoli (avversaria nell’ultimo turno di Serie A) al penultimo posto. Al Ferruccio, nella prima frazione di gara regna un vivace equilibrio, con qualche occasione per parte ma nessuna andata a buon fine. Le lariane però sbloccano il punteggio in avvio di ripresa: cross di Rizzon dalla trequarti e deviazione vincente di coscia di Martinovic, che sigla il quarto gol contro il Pomigliano in Serie A (più che con qualsiasi altra squadra per la classe ’93 da quando le Pantere militano nel massimo campionato – 21/22). La rete delle padrone di casa gela le granata di Carannante, che dopo lo svantaggio cedono il controllo del match alle rivali. Il Como ne approfitta e al 67’ raddoppia: traversone di Sevenius e incornata vincente di Karlernäs che termina alle spalle di Gavillet. Al minuto 83 le ospiti avrebbero l’occasione di accorciare le distanze con il calcio di rigore conquistato da Szymanowski (atterrata da Lipman), ma Rabot calcia centrale dagli undici metri e Korenciova risponde presente. Destino segnato per la formazione campana, che rimedia la 18ª sconfitta nel torneo e retrocede in Serie B dopo tre stagioni nel massimo campionato.

Nell’ultima gara andata in scena in questa penultima domenica di Serie A, arriva invece la vittoria numero 11 per il Sassuolo in 25 gare disputate. Le neroverdi di Piovani battono 4-2 l’Inter di Guarino e conquistano il quarto posto nella Poule Salvezza proprio a scapito delle nerazzurre, ora a -2 dalle emiliane e a riposo nell’ultimo turno. La gara dell’Arena Civica si sblocca al 5’ con Prugna, che intercetta un pallone in area e con il destro non lascia scampo a Cetinja. Avvio shock per le milanesi, che nei primi minuti non riescono a prendere le contromisure e ad arginare un Sassuolo entrato in campo con grande determinazione. La prima chance delle padrone di casa arriva infatti al 18’: tap-in velenoso di Bonfantini sugli sviluppi di un calcio piazzato e riflesso super di Durand, che nega alla classe ’99 il pareggio. Le due formazioni giocano a ritmi altissimi, ma al 20’ sono le emiliane ad andare ancora a segno: esterno di Kullashi per Clelland e settimo centro per la neroverde nel torneo in corso. L’Inter diventa inoltre la 21ª avversaria contro cui la scozzese conta almeno due reti in Serie A – dal suo esordio nella competizione, 2014/15, solo quattro giocatrici vantano altrettante o più avversarie colpite almeno due volte: Valentina Giacinti (30), Daniela Sabatino (29), Cristiana Girelli (27) e Tatiana Bonetti (24). Le nerazzurre al 27’ provano a rispondere con Thogersen, ma alla danese dice di no la traversa, mentre a Polli, nel tentativo di ribattere in porta, un’attentissima Durand. Oltre al punteggio negativo, l’Inter alla mezz’ora deve fare i conti con un doppio infortunio, che costringe sia Pedersen che Milinkovic a lasciare il campo (dentro Simonetti e Csiszar). Ciononostante, al 41’ le nerazzurre vanno ancora vicino al gol, centrando altri due legni con Bonfantini e Csiszar. Partita stregata per Alborghetti e compagne, che nel recupero concedono addirittura il tris: Prugna atterrata da Csiszar e calcio di rigore trasformato da Clelland.

Il primo tempo si chiude con ben tre reti di vantaggio per la formazione di Piovani, che però dopo l’intervallo torna in campo con lo stesso agonismo, calando il poker al 55’: ripartenza letale con Beccari che serve Clelland e tripletta personale per la scozzese, che dopo quattro minuti lascia spazio a Sabatino prendendosi gli applausi dela sua panchina. Al 66’ l’Inter va a bersaglio: gran lavoro dal limite di Polli che serve Bugeja, prima che la maltese dall’altezza del dischetto infili Durand. Due minuti dopo, oltre all’assist, Polli si regala anche il gol: cross al bacio di Magull e colpo di testa vincente della classe 2000. Iniezione di fiducia per le nerazzurre, ma la rimonta non si concretizza e nel finale, dopo una traversa di Monterubbiano, il punteggio rimane invariato.

La gara dell’Arena se la aggiudicano le neroverdi, che si portano a 36 punti in classifica e conquistano il quarto posto nella Poule Salvezza a +2 sull’Inter, che chiude la stagione con il 12° ko in 26 gare disputate. Il posticipo tra Juventus e Roma di lunedì 13 maggio chiuderà la penultima giornata di un campionato che ormai ha emesso quasi tutti i suoi verdetti.