
La presidente della Divisione Serie B Femminile Laura Tinari all'Aquila tra le relatrici del convegno “Calcio femminile, per noi una questione di comunicazione”
In Abruzzo una giornata di confronto sul tema della comunicazione, della narrazione e del linguaggio legato al calcio femminile: "Passione e sacrificio restano una costante nella nostra comunicazione, ma è arrivato il momento di virare sulla competenza e professionalità delle atlete"martedì 6 maggio 2025

“Calcio femminile, per noi una questione di comunicazione”. All’Aquila una giornata di confronto sul tema della comunicazione, della narrazione e del linguaggio legato al calcio femminile, fondamentali per costruire una cultura del rispetto dentro e fuori dal campo.

“Una delle sfide che il mondo dilettantistico femminile deve lanciare ai pregiudizi si gioca sulla comunicazione: narrazione, linguaggio, spettacolo, progetti digitali e poi la sensibilizzazione nelle scuole – l’intervento della presidente della Divisione Serie B femminile e responsabile del calcio femminile per LND Abruzzo, Laura Tinari –. Vanno raccontate storie che parlino di gioco, successi, battaglie e vittorie. Passione e sacrificio restano una costante nella nostra comunicazione, ma è arrivato il momento di virare sulla competenza e professionalità delle atlete. Il nostro obiettivo è cambiare la percezione di chi parla di femminile, perché il linguaggio ha un duplice ruolo: raccontare la società e indirizzarla e plasmarla. In un mondo sempre più ‘social’ dobbiamo dare il nostro contributo per veicolare valori positivi: attraverso questi mezzi, parlando lo stesso linguaggio delle più giovani, possiamo educarli a un uso consapevole di tali strumenti. Con i social media è diventato troppo facile commentare, giudicare o offendere senza dare peso alle parole, senza rendersi conto che con le parole si può fare violenza. Le parole possono ferire e influenzare i comportamenti personali di chi è destinatario di quei commenti negativi. Il calcio femminile per noi è una questione di comunicazione, ma non può essere un problema di comunicazione”.

All’evento hanno preso parte, tra gli altri, anche il vicepresidente FIGC Daniele Ortolano, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete e quello della LND Abruzzo Concezio Memmo.
“In questi anni le scuole calcio hanno imparato a organizzarsi meglio, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche sul piano dei valori – le parole di Ortolano –. Inclusione, attenzione ai linguaggi e crescita dell’interesse verso il movimento femminile sono risultati concreti di un lavoro portato avanti con competenza, costanza e visione. Il futuro si costruisce così”.

“La realtà calcistica sul territorio dimostra che tanto lavoro è stato fatto, ma abbiamo anche una grande responsabilità nei confronti del calcio femminile – ha aggiunto Abete –. Dobbiamo partire dalle motivazioni che spingono le ragazze a giocare, per poi creare contesti, opportunità, spazi in cui queste motivazioni possano radicarsi e diventare scelte di vita”.
“L’evoluzione del calcio femminile passa dalla comunicazione, ma anche dalla coerenza tra quello che diciamo e quello che facciamo – ha sottolineato Memmo –. In Abruzzo stiamo dimostrando che, con l’impegno quotidiano, si possono raggiungere risultati importanti: oggi abbiamo una rete solida, fatta di persone competenti, motivate e attente ai segnali del territorio. Il calcio ce lo insegna: si vince insieme, si cresce insieme”.

Proprio le testimonianze delle studentesse, che hanno partecipato al torneo scolastico “Gioca con noi, facciamo squadra!” sono state tra i momenti più significativi del convegno, insieme all’intervento conclusivo di Betty Bavagnoli, responsabile del settore femminile della AS Roma, che ha rivolto un augurio semplice e potente alle giovani calciatrici: “Scegliete questo sport con la stessa libertà e dignità che hanno i ragazzi nel decidere il proprio futuro. Il modo in cui parliamo di calcio femminile può cambiare la percezione che ne abbiamo”.