Cartolina dello stadio di Bologna nel 1949.

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Lo stadio Renato Dall'Ara è intitolato alla memoria di Renato Dall'Ara, presidente del Bologna deceduto tre giorni prima del vittorioso spareggio valido per lo scudetto 1963-64 tra il Bologna e l'Inter. È considerato uno dei campi migliori in Italia e in Europa, assieme allo stadio Artemio Franchi di Firenze, per la straordinaria qualità drenante e compattezza del manto erboso. La curva Andrea Costa è intitolata a Giacomo Bulgarelli, storico giocatore rossoblù, scomparso il 12 febbraio 2009 mentre dalla parte dei distinti centrali si trova il simbolo dello stadio: la Torre di Maratona. La curva San Luca è intitolata ad Arpad Weisz, storico allenatore della squadra, ucciso dai nazisti in un campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale. L'impianto, inizialmente noto come "Littoriale" nacque come il primo vero stadio italiano e fu modello per quelli che seguirono. Fino ad allora gli stadi comunemente intesi erano campi con tribune montate su impalcatura. Il 12 giugno 1925 fu posata la prima pietra dell'edificio, voluto da Leandro Arpinati, vicesegretario del Partito Nazionale Fascista e in seguito podestà di Bologna e presidente della FIGC. Il progetto è dell'ingegnere Umberto Costanzini (1897-1968) capo dell'Ufficio tecnico della Casa del Fascio e dell'architetto Giulio Ulisse Arata. Il 29 ottobre 1926 Arpinati poté fissare la data di "fine lavori", circa un anno dopo la posa della prima pietra. Due giorni dopo, la mattina del 31 ottobre 1926, davanti a tutte le autorità cittadine, lo stadio Littoriale fu inaugurato da Benito Mussolini, il quale entrò scenograficamente nell'impianto in sella al suo cavallo. Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno Mussolini fu oggetto di un attentato perpetrato dall'anarchico quindicenne Anteo Zamboni, che gli sparò mancandolo: il giovane fu ucciso sul luogo del fallito attentato dagli squadristi del Fascio. Il Littoriale fu inaugurato con l'incontro internazionale di calcio tra Italia e Spagna, alla presenza del re Vittorio Emanuele e all'infante Alfonso. Agli ordini del fischietto inglese Stanley Rous l'Italia si aggiudicò l'incontro per 2-0 con goal di Adolfo Baloncieri, primo giocatore in assoluto a marcare nel nuovo stadio, e un autogoal dello spagnolo Manuel Prats. La domenica successiva, 5 giugno, anche il Bologna, che fino ad allora giocava allo Sterlino, debuttò al Littoriale battendo il Genoa 1-0 con goal di Giuseppe Martelli. L'impianto fu costruito con il nome di "Stadio Littoriale". Un'ulteriore nota di carattere fu la costruzione della torre di Maratona, completata nel 1929, nel settore opposto alla tribuna coperta. Sul pennone della torre fu collocata una statua rappresentante la Vittoria alata con fascio littorio, e nella nicchia una statua equestre di Mussolini, realizzata da Giuseppe Graziosi. Lo stadio fu collegato al portico settecentesco di San Luca, simbolo della città. Lo Stadio Littoriale fu scelto nel 1934 per la fase finale dei Campionati Mondiali, per poi rimanere uno dei migliori campi italiani, seppur cambiando il proprio nome in Stadio Comunale, al termine della guerra. Un'ultima e definitiva modifica al nome fu fatta nel 1983: stadio Renato Dall'Ara, in memoria del presidente che guidò il Bologna per 30 anni, dal 1934 al 1964, durante i quali i rossoblù riuscirono a vincere ben 5 scudetti, l'ultimo dei quali proprio nel 1964. Lo stadio venne completamente ristrutturato per i Mondiali del 1990. La curva Nord, intitolata, dal 17 maggio 2009, a Giacomo Bulgarelli, giocatore, capitano e bandiera rossoblù è la sede degli ultras rossoblù; la curva Sud, denominata "San Luca", è intitolata ad Arpad Weisz, ed è riservata in parte alle tifoserie ospiti. La torre di Maratona venne completata il 29 ottobre 1929 presso la porzione intermedia della tribuna orientale dello stadio, sul lato opposto alla tribuna coperta. Simbolo della competizione e della resistenza degli atleti, fu progettata da Giulio Ulisse Arata e innalzata nel luogo in cui avvenne l'esecuzione di Ugo Bassi. Si articola su sei livelli con due terrazze panoramiche intermedie che si aprono ai primi due livelli della struttura turriforme, mentre al terzo livello venne realizzata la sala comandi dell'illuminazione dell'intero impianto sportivo.