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Una ricostruzione storica conferma: l’inglese William Garbutt guidò per 6 gare gli Azzurri

Sulla base di una segnalazione pervenuta dal Comitato Ricerca e Storia del ‘Museo della Storia del Genoa’, il Museo del Calcio, con la collaborazione di alcuni storici del calcio e del ‘Museo della Fiorentina’, ha ricostruito come l’allenatore del Genoa tra il 1913 e il 1914 per 6 partite fu l’allenatore degli Azzurri

martedì 16 marzo 2021

Una ricostruzione storica conferma: l’inglese William Garbutt guidò per 6 gare gli Azzurri

Un accurato lavoro di ricostruzione storica, portato avanti nei mesi scorsi dalla Fondazione Museo del Calcio, grazie alla segnalazione dettagliata ricevuta dal Comitato Ricerca e Storia del ‘Museo della Storia del Genoa’ e alla collaborazione di due storici del calcio come David Bini e Massimo Cervelli del ‘Museo della Fiorentina’, ha finalmente riconosciuto che William Garbutt, l’allenatore inglese che rivoluzionò il calcio italiano all’inizio del ‘900 guidando il Genoa a 3 scudetti, fu anche allenatore della Nazionale italiana, tra il 1913 e il 1914, per 6 gare. Una conferma importante che fa chiarezza e rende giustizia all’allenatore inglese, da oggi riconosciuto dunque nell’elenco dei tecnici che, singolarmente o come membri di commissioni tecniche, abbiano guidato gli Azzurri in questi 111 anni di storia.

Italia – Francia 2-0, Torino 29 marzo 1914

Il vice presidente della Fondazione Museo del Calcio, Matteo Marani, sottolinea come il risultato sia frutto di un lavoro di squadra: “È una scoperta di eccezionale valore storico quella che ha permesso di individuare in William Garbutt -  figura decisiva nello sviluppo del calcio italiano - il Ct della Nazionale azzurra tra il 1913 e 1914. Un tassello che va a impreziosire la storia di questo sport e la grande galleria di allenatori della Nazionale. Questo ‘ritrovamento’ è anche la prova compiuta di quanto la ricerca possa svilupparsi grazie all’integrazione tra Musei, come testimonia la preziosa collaborazione tra il Museo storico del Genoa e il Museo del calcio”.

Svizzera – Italia 0-1, Berna 17 maggio 1914

“Per motivi che non sono chiari – segnalava Stefano Massa del comitato storico della Fondazione Genoa nella sua missiva alla FIGC - il ruolo di Garbutt non è stato ufficialmente riconosciuto, anche se appare nelle fotografie con gli Azzurri”. Proprio gli storici del Genoa, infatti, avevano riconosciuto Garbutt in alcune foto dell’epoca: contro l’Austria nel 1913 appare con la paglietta in testa e il farfallino (foto tratta dal vol. 1 della “Storia della Nazionale Italiana” curata da Pierluigi Brunori e Paolo Melani ed edito da Pa.Mela, Firenze nel 2011); contro la Francia nel marzo 1914 è riconoscibile come l’unico in borghese in una foto del settimanale milanese “Lettura Sportiva” del 1914 e in un’altra che venne pubblicata come fotografia di repertorio undici anni dopo, dal settimanale genovese “Il Calcio”.

“Nel primo periodo dell'attività della Nazionale Italiana – si legge nella lettera inviata da Massa - esistevano le commissioni tecniche (di cinque o sette persone, delegate a convocare i giocatori e a sceglierli con votazioni - ecco perché erano in numero dispari - al termine delle partite di allenamento tra Probabili e Possibili) e, in alternativa, il Commissario Unico (la cui presenza rendeva gli allenatori - ad esempio, con Pozzo, Garbutt e Burgess ai Giuochi Olimpici del 1924 e Burlando alla Coppa Rimet del 1938 - dei suoi collaboratori). L'allenatore, che guidava la squadra dal campo per destinazione, in presenza delle commissioni tecniche, era una figura di grande importanza, sicuramente superiore a quella di ciascun commissario e probabilmente alla loro somma. Non sempre l'allenatore non faceva parte della Commissione Tecnica: ad esempio, nel 1910 Umberto Meazza assommava i due ruoli”.

La FIGC affida dunque alla Fondazione Museo del Calcio il compito di fare luce sulla vicenda, vista la documentazione già corposa ricevuta dal Museo del Genoa, e i riscontri effettuati confermano quanto sostenuto. "All'epoca – raccontano David Bini e Massimo Cervelli - le commissioni tecniche erano composte da arbitri incaricati dalla FIGC di allestire il campo da gioco, convocare i giocatori e preparare il vestiario. Dopo le Olimpiadi del 1912, guidate da Pozzo, segretario della FIGC, in presenza di un vuoto organizzativo a livello federale, viene istituita una commissione così composta: Umberto Meazza, A. Armano, H. Goodley, C. Ferraris, L. Faroppa, U. Baruffini  Pedroni che rimase in carica  dal 22/12/1912-15/06/1913. Successivamente dal 11/01/1914 al 17/05/1914 la Commissione viene aggiornata: U. Meazza, Armano, Pedroni, Pasteur, Calì, Rietmann, Resegotti (tra l’altro non in tutte le partite erano presenti tutti i componenti, ad esempio per Italia-Francia del 29 marzo 1914 la commissione firma con tutti i nomi tranne quello di Pasteur ndr)".

“La commissione – proseguono Bini e Cervelli - prese l'abitudine di nominare un trainer, che prima era stato un preparatore atletico (Meazza); il primo allenatore vero e proprio in questo ruolo sembra essere proprio Garbutt il 1° maggio 1913, quando l'Italia con nove vercellesi batte il Belgio 1-0 (A lato la cronaca riportata da “Storia del calcio illustrato”).

Garbutt, dopo aver chiuso pochi mesi prima a 29 anni la carriera da calciatore tra Reading, Woolwich Arsenal e Blackburn, era giunto nella cittadina ligure per lavorare al Porto. Vista la sua esperienza, è chiamato dal club rossoblù a guidare la squadra che, dopo i 6 scudetti tra il 1898 e il 1904, aveva grande ambizione di tornare a vincere. Con lui in panchina, il Genoa CFC avrebbe conquistato il titolo del 1914-15 e, dopo la sosta causata dalla Prima Guerra Mondiale, quelli del 1922-23 e 1923-24.

In questo contesto, dunque, la ricostruzione condotta ha aiutato a ricostruire i fatti: dopo neanche un anno dal suo arrivo nella Penisola, la Commissione Tecnica nominata dalla Federazione Italiana Giuoco del Calcio per guidare la Nazionale gli affidò il ruolo di allenatore, a partire da giovedì 1° maggio 1913 (Italia – Belgio 1-0 a Torino). Garbutt guida la Nazionale per sei partite nel corso di poco più di un anno, tra il maggio 1913 e il maggio 1914:

Italia – Francia 2-0, Torino 29 marzo 1914

01.05.1913    Italia-Belgio 1-0 a Torino

13.06.1913    Austria- Italia 2-0 a Vienna

11.01.1914    Italia-Austria 0-0 a Milano

29.03.1914    Italia-Francia 2-0 a Torino

05.04.1914    Italia-Svizzera 1-1 a Genova

17.05,1914    Svizzera-Italia 0-1 a Berna 

 

Tra l’altro, va ricordato anche che Garbutt, insieme a Burgers, accompagnò Vittorio Pozzo alle Olimpiadi di Parigi 1924 (prima volta di un commissario unico) e anche nelle partite di preparazione a quei Giochi Olimpici.

 

Dunque, tra il 1913 e il 1914 queste sono le Commissioni complete che guidano la Nazionale

22/12/12 – 12/01/13

Goodley, U. Meazza, Ferraris, Armano, Faroppa, Baruffini e Pedroni                                                   

01/05/13 – 15/06/13

Goodley, U. Meazza, Ferraris, Armano, Faroppa, Baruffini e Pedroni (Allenatore: W. Garbutt)                     

11/01/14 – 17/05/14

Meazza, Pasteur, Rietman, Resegotti, Calì, Pedroni e Armano (Allenatore: W. Garbutt)