L’anno prossimo tornerà ad avere, sull’azzurro della sua maglia di club, lo Scudetto cucito da campione d’Italia in carica. Adesso però, con le celebrazioni per il titolo alle spalle, è tempo di pensare a un altro azzurro, quello della Nazionale. Anche perché, per Giovanni Di Lorenzo, “Essere qui è un onore, rappresentare il proprio Paese è il massimo”.

Ritrovarsi a Coverciano, qualche allenamento in campo e poi via a Oslo, per iniziare il percorso di qualificazione ai prossimi Mondiali. Di certo non un programma agevole e per svariati motivi: per primo, come sottolineato anche dal Ct Spalletti, perché la gara con la Norvegia può rappresentare uno snodo fondamentale sulla strada verso la partecipazione alla Coppa del Mondo: “Il mister – sottolinea Di Lorenzo in conferenza stampa - ce l’ha ripetuto, ma non servivano le sue parole: sappiamo bene che sarà una sfida forse già decisiva. Sarà una partita difficile, tosta e sarà fondamentale. Questo match giunge al termine di una stagione intensa, ma quando arrivi a Coverciano l’entusiasmo è sempre molto alto e ti ricarichi con questa maglia; le energie vengono da sole”.

E poi, aspetto da non sottovalutare, “è per noi una grande responsabilità il fatto che tanti bambini di dieci anni non abbiano ancora visto giocare l’Italia al Mondiale: ci deve toccare nel profondo. L’obiettivo è primario; non disputare la Coppa del Mondo per tre volte di fila sarebbe incredibile…”.

La Norvegia al momento guida il girone di qualificazione con due successi in altrettante partite: “Sappiamo bene le loro qualità individuali. Difenderemo di squadra, insieme. Sarà una partita difficile, fuori casa, ma la stiamo preparando al meglio. L’obiettivo è tenere il pallone il più possibile, grazie al nostro centrocampo tecnico. Il secondo tempo dell’ultima partita con la Germania ha dimostrato che abbiamo dei valori importanti; dovremo ripartire da questo”.

Delle assenze, soprattutto nel reparto difensivo, Di Lorenzo non si preoccupa: “È vero, ma chi è qua è perché si merita di indossare l’azzurro della Nazionale. Siamo tutti pronti e preparati per disputare queste due partite, compresa quella con la Moldova a Reggio Emilia. Personalmente ho un problemino, che mi porto dietro da un mesetto. Al momento il mio lavoro differenziato in allenamento riguarda solo la gestione del carico. Ma venerdì voglio esserci e ci sarò”.

Infine una battuta sulla finale di Champions League, con i suoi compagni interisti e con Donnarumma che hanno appena raggiunto il gruppo squadra dopo la sfida di Monaco: “Per i nerazzurri è stata una brutta delusione, ma riusciranno a superare anche questo grazie all’energia che ti viene addosso una volta in Nazionale. Siamo dispiaciuti per loro, ma al tempo stesso siamo felici per il nostro capitano. Donnarumma ha dimostrato di essere uno dei portieri più forti del mondo”.