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Euro 2016, Italia-Spagna: i numeri del successo

martedì 28 giugno 2016

Euro 2016, Italia-Spagna: i numeri del successo
Una vittoria senza appello quella riportata allo Stade de France dagli Azzurri, una superiorità totale che si è protratta per tutti i 95 minuti di gioco contro i bi-Campioni spagnoli. Cerchiamo di andare più in profondità, analizzando tutto quanto le stupende immagini di ieri non dicano. Il motto #StregthInNumbers, fatto proprio dalla squadra rivelazione dell'ultimo biennio Nba, i Golden State Warriors, calzerebbe a pennello a quest'Italia che sta davvero sorprendendo tutti. Si deve partire dalla difesa, che tutti additano come l'architrave dei successi di questo Europeo e non a torto: ieri è stato messo a referto il terzo clean sheet su quattro partite disputate, il diciannovesimo della storia azzurra nella competizione, record assoluto. Un altro record appartiene al Capitano azzurro Gigi Buffon, che ha vestito per la 160^ volta la maglia della Nazionale (record assoluto), la 16^ ad un Europeo (secondo solo a CR7 a quota 18). I nostri portacolori in campo non si risparmiano mai e i 117,8 km percorsi (8 in più degli avversari) lo dimostrano ampiamente, con il "fondista" Giaccherini addirittura capace di correre per 12,9 km! Questo moto perpetuo ha portato 50 palloni recuperati (anche qui 8 più delle Furie Rosse) ed ha drasticamente ridotto la mole di palloni giocati da Iniesta, il faro degli iberici, costretto a ricevere il pallone soltanto 71 volte contro le 98 del match contro la Turchia o le 93 di quello contro la Croazia. Anche nel possesso palla, proprio per la costante pressione azzurra, il dato spagnolo ne ha risentito. Dopo la fase a gironi solo Spagna, Germania e Portogallo detenevano una percentuale relativa al possesso superiore al 60%; ebbene, nella partita di ieri per la prima volta questa quota non è stata raggiunta (59,2 %); del pari è calata la percentuale dei passaggi riusciti, passata da oltre il 90% all'86%. C'è poi un dato che la dice lunga sull'efficacia offensiva dell'Italia, ben più precisa al tiro degli avversari (col 77,8% delle conclusioni tentate finita nello specchio di De Gea contro il 41,7% degli avversari). Infine poi i due numeri che contano davvero e basterebbero a spiegare tutto: il 2 e lo 0.