Nazionale U21

Europeo Under 21, il focus sulle avversarie dell'Italia: Svizzera verticale, Rieder ha talento

Gli Azzurrini si giocano tutto nel secondo match contro gli elvetici, abili nelle ripartenze e con tre gioielli in vetrina

sabato 24 giugno 2023

Europeo Under 21, il focus sulle avversarie dell'Italia: Svizzera verticale, Rieder ha talento

Dopo la sconfitta di misura per 2-1 rimediata contro la Francia nel match d’esordio alla Cluj Arena, gli Azzurrini affrontano la Svizzera in una sfida già decisiva per non concludere in anticipo il proprio cammino in questo Europeo. Infatti, gli elvetici, dopo essersi a loro volta imposti per 2-1 nei confronti della Norvegia nella prima giornata, guidano il girone D con tre punti in compagnia della Francia. I ragazzi di Paolo Nicolato dovranno prestare molta attenzione ai prossimi avversari, che dopo aver centrato la quinta partecipazione assoluta a questa manifestazione continentale concludendo il gruppo 5 al secondo posto dietro solamente ai Paesi Bassi e ottenendo il “pass” come migliore seconda, puntano ad accedere alla fase a eliminazione diretta del torneo per la prima volta dall’edizione 2011. In quel caso, grazie a giocatori del calibro di Sommer, Shaqiri, Frei e Xhaka, la Svizzera colse il suo miglior risultato nella competizione: uno storico secondo posto alle spalle della Spagna di Thiago Alcantara, De Gea e Azpilicueta, vittoriosa per 2-0 nella finale di quell’edizione. Per quanto riguarda i precedenti tra Italia e Svizzera, il bilancio sorride agli Azzurrini, che sono rimasti imbattuti in 13 delle 14 sfide contro i pari età elvetici (6V, 7N), mantenendo la porta inviolata in ben 10 occasioni - in generale, solamente contro il Lussemburgo (11) la Nazionale italiana Under 21 ha collezionato più clean sheet considerando tutte le competizioni (10). In particolare, facendo riferimento alla sola competizione continentale Under 21, Italia e Svizzera si sono sfidate solamente in un’occasione, pareggiando a reti inviolate a Basilea nell’ultima giornata della fase a gironi dell’edizione 2002.

 


La Svizzera va veloce, in verticale e in ripartenza

Ma in che modo la squadra di Patrick Rahmen potrebbe creare qualche grattacapo alla retroguardia azzurra? Gli elvetici hanno già dato prova durante la prima gara in questa competizione di essere una squadra temibile soprattutto in ripartenza. Infatti, gli avversari di giornata dell’Italia, sono stati quelli che hanno condotto più azioni di contropiede (sei) e che hanno calciato più volte in porta in seguito a questo tipo di azione (cinque). La Svizzera è stata anche l’unica formazione in grado di realizzare un gol proprio dopo un contropiede (la rete del momentaneo 1-1 contro la Norvegia firmata da Dan Ndoye). Parliamo di una squadra che ha già dimostrato di prediligere maggiormente il gioco in verticale e il ribaltamento veloce del fronte di gioco, trasformando ogni recupero palla in un’azione potenzialmente pericolosa. Al pari proprio della Francia, la squadra elvetica è stata quella in grado di mettere a referto più attacchi diretti verticali nel corso del primo incontro di questo Europeo (cinque). Tuttavia oltre a questi aspetti positivi, nel match d’esordio, gli svizzeri hanno mostrato alcuni limiti soprattutto in fase di contesa e di recupero del pallone: ne sono prova la peggiore percentuale di duelli vinti tra le 16 squadre impegnate nel primo turno di questo Europeo (37%) e la terza peggiore per contrasti riusciti (54%) alle spalle solamente di Croazia (50%) e Ucraina (46%). Insomma, fisicamente possono soffrire la fisicità azzurra.

 


Rieder, Imeri e Amdouni, gli “enfants prodiges” del calcio Svizzero

Sono fondamentalmente due i giocatori da cui passano le fortune in zona gol della Svizzera e quelli da cui la retroguardia azzurra dovrà guardarsi: il centrocampista Fabian Rieder e l’attaccante Zeki Amdouni. Il classe 2002 dello Young Boys, dopo una stagione che lo ha vinto affermarsi come il centrocampista più giovane con almeno 10 tra gol e assist messi a referto nella Super League svizzera 2022/23 (ben 11, frutto di sette gol e quattro assist) è stato anche il giocatore elvetico che ha creato più occasioni da rete nel match inaugurale di questo Europeo contro la Norvegia (quattro). Il giovane centravanti del Basilea, che grazie alla doppietta rifilata alla Romania con la maglia della nazionale maggiore nel match di qualificazione agli Europei 2024 è diventato il primo giocatore a segnare in quattro presenze consecutive con la Svizzera da Blaise Nkufo nel 2008, è stato anche il migliore marcatore svizzero a livello di competizioni europee per club in questa stagione, ottenendo con le sue sette reti il titolo di capocannoniere della UEFA Conference League 2022/23 (sette realizzazioni anche per Arthur Cabral). Inoltre, tra i pari età, il classe 2000 è stato il miglior realizzatore della Svizzera Under 21 nelle qualificazioni a questa competizione continentale (sei gol in nove incontri disputati). Oltre ai due giocatori sopracitati, l’altro elemento da tenere d’occhio tra le file elvetiche è senza dubbio Kastriot Imeri: infatti, il centrocampista classe 2000 (anche lui di proprietà dello Young Boys) è stato uno dei tre giocatori, assieme a Oleksii Kashchuk (Ucraina) e Sergio Gómez (Spagna), in grado sia di segnare sia di fornire un assist nella prima giornata della fase a gironi di questo Campionato Europeo. Tecnica, freschezza, velocità e coraggio: a questa Svizzera non manca nulla.