Nazionali

I rigori condannano l’Italia. Gli Azzurri escono dall’Europeo a testa alta

domenica 3 luglio 2016

I rigori condannano l’Italia. Gli Azzurri escono dall’Europeo a testa alta

Sono i calci di rigore a condannare l’Italia, che esce ai quarti dell’Europeo dopo una partita tutta cuore e carattere, giocata alla pari contro i campioni del mondo in carica della Germania. Finisce tra le lacrime di Gigi Buffon, autore di una partita straordinaria come tutti i suoi compagni. I tedeschi sfatano il tabù azzurro e volano in semifinale, l’Italia torna a casa tra mille rimpianti, ma con la consapevolezza di aver fatto innamorare un Paese intero. E riavvolgendo il nastro di Italia-Germania si capisce come questa grande classica del calcio mondiale sarebbe potuta finire in maniera diversa.

E’ una partita a scacchi quella tra Conte e Löw, che  cambiano una pedina per parte rispetto all’undici schierato negli ottavi di finale. Nell’Italia al posto di De Rossi c’è Sturaro, con Parolo spostato in cabina di regia e Florenzi e De Sciglio sulle fasce, pronti a supportare il tandem offensivo formato da Eder e Pellè. Löw un po’ a sorpresa inserisce Howedes al posto di Draxler e cambia modulo, riproponendo la difesa a tre già vista nell’amichevole vinta dai tedeschi a marzo e puntando sul talento di Muller e Ozil, liberi di agire alle spalle di Gomez.

La Nazionale, in campo con il lutto al braccio in memoria delle vittime dell’attentato in Bangladesh, è spinta dal tifo di migliaia di italiani, che colorano d’azzurro un ampio spicchio dello ‘Stade de Bordeaux’ e iniziano a cantare sin dai primi minuti, rispondendo ai cori dei tedeschi. Sul campo sono Muller e compagni a fare la partita, riversandosi in fase di possesso con dieci uomini nella metà campo avversaria e con un pressing asfissiante per recuperare subito il pallone. Conte aveva detto di aspettarsi una Germania fisicamente più brillante della Spagna e le parole del Ct trovano conferma sul campo. Anche l’infortunio di Khedira, sostituito al 15’ da Schweinsteiger, non modifica il copione del match. Al 27’ il neo entrato segna di testa, ma Kassai annulla giustamente per una spinta ai danni di De Sciglio. L’Italia è ordinata, rischia pochissimo dietro (il primo vero tiro in porta della Germania arriverà al 41’) e prova a sfruttare gli errori dei tedeschi: alla mezzora Kimmich buca l’intervento, ma sul cross di De Sciglio gli attaccanti sono in leggero ritardo. Il match si accende nel finale di tempo con un’occasione per parte: prima Muller si trova il pallone tra i piedi all’altezza del dischetto e spreca calciando debolmente tra le braccia di Buffon, poi è Sturaro a sfiorare l’1-0 con un destro deviato da Boateng dopo la solita combinazione sull’asse Bonucci-Giaccherini.

In campo ci sono le migliori due difese dell’Europeo e si vede. Al 9’ del secondo tempo la prima grande occasione della Germania nasce da un errore di Florenzi, che si fa subito perdonare salvando sulla linea la conclusione a botta sicura di Muller. Nel giro di pochi minuti Kassai ammonisce Sturaro, De Sciglio e Parolo, la Germania continua a spingere e trova il vantaggio a metà ripresa: Gomez lavora un bel pallone sulla destra e serve Hector, palla in mezzo per Ozil che di sinistro realizza l’1-0. E’ il primo gol subito all’Europeo da Buffon, che tre minuti più tardi compie un miracolo su Gomez, disturbato al momento del tiro da Chiellini. L’ex attaccante della Fiorentina lascia il campo sostituito da Draxler, mentre l’Italia ci prova con Pellé, che gira a lato su invito di De Sciglio. Sembra finita, ma a 12 minuti dallo scadere Chiellini colpisce di testa e Boateng salta in maniera scomposta toccando il pallone con le mani. E’ rigore. Non ci sono Candreva e De Rossi e allora sul dischetto si presenta Bonucci, destro all’angolino e Neuer è battuto. Il difensore della Juventus, al quarto centro in Nazionale, esulta travolto dall’abbraccio dei compagni. Sugli spalti si scatena l’entusiasmo dei tifosi e si alza forte il grido ‘Italia. Italia’. Dalla porta Buffon sprona i compagni, mentre Conte richiama in panchina Florenzi e, come contro la Spagna, punta sulla freschezza di Darmian per il finale di partita.

Si va ai supplementari e, dopo 15’ minuti senza sussulti, è Draxler in girata a sfiorare il 2-1. A 8 minuti dalla fine Insigne rileva Eder e impegna Neuer da posizione defilata. E’ l’ultima occasione prima dell’inevitabile epilogo dei calci di rigore. Zaza, entrato apposta per battere uno dei penalty, calcia alto, poi Buffon ipnotizza Muller e Ozil colpisce il palo. Sbaglia anche Pellè, che tira a lato. Neuer respinge il rigore di Bonucci, Schweinsteiger ha il primo match point ma calcia alle stelle. Si va ad oltranza e al nono tiro dal dischetto sbaglia Darmian,  Hector segna e manda la Germania in semifinale. Usciamo a testa alta, altissima e tra gli applausi dei tifosi italiani.