Nazionale A

In 56.000 allo Stadio Olimpico per sostenere l’Italia, una coreografia spettacolare saluta l’ingresso in campo degli Azzurri

Nel pre partita giochi di luce e musica a coinvolgere il pubblico, poi la coreografia realizzata con il contributo del match sponsor ENI. Sugli spalti anche 3.000 bambini e bambine delle scuole calcio romane per il progetto di educazione al tifo corretto

venerdì 17 novembre 2023

In 56.000 allo Stadio Olimpico per sostenere l’Italia, una coreografia spettacolare saluta l’ingresso in campo degli Azzurri

Grande spettacolo allo Stadio Olimpico, colorato d’azzurro da oltre 56.000 spettatori che hanno accolto con il consueto calore la Nazionale in un match determinante per la qualificazione al Campionato Europeo di Germania 2024.

L’atmosfera ha iniziato a scaldarsi già nel pre partita, con uno show di luci accompagnato dalle note del brand theme delle Nazionali ‘Azzurri’. Poi gli inni delle due squadre, cantati dal vivo da Ludovica Zunino e Blagoj Nacoski. E l’ingresso in campo di Italia e Macedonia del Nord è stato salutato da una suggestiva coreografia realizzata con il contributo del match sponsor ENI: sul terreno di gioco un maxi scudetto della Nazionale e la scritta ‘L’Azzurro ci unisce sempre’, in Tribuna Tevere cartoncini bianchi, verdi e rossi a formare il tricolore. Notevole l’effetto cromatico.

Tante famiglie e tanti giovanissimi sugli spalti, compresi gli oltre 3.000 bambini e bambine delle scuole calcio romane che svolgono attività con il Settore Giovanile e Scolastico, invitati allo stadio insieme ai loro tecnici e dirigenti con l’obiettivo di promuovere un’educazione al tifo corretto. In tribuna Monte Mario presenti anche una ventina di spettatori non vedenti - invitati dalla FIGC con i rispettivi accompagnatori - che hanno potuto seguire la gara grazie ad un telecronista a loro dedicato e ad una piattaforma di supporto. Dal prossimo marzo il sistema ADC (Audio Descriptive Commentary) sarà presente in occasione di tutti gli incontri disputati in Italia dalla Nazionale.