Nazionale A Femminile

La lezione di Galli, Rosucci e Bergamaschi: fuori dalle 23 convocate, ma al fianco della squadra. “Qui per la maglia e per questo fantastico gruppo”

Le tre calciatrici, insieme al portiere Gilardi, sono in Svizzera per ricoprire un ruolo particolare: rimarranno in gruppo fino alla prima gara, per trasmettere alle più giovani la loro esperienza e il loro amore per la Nazionale. L’intervista su Vivo Azzurro TV

martedì 1 luglio 2025

La lezione di Galli, Rosucci e Bergamaschi: fuori dalle 23 convocate, ma al fianco della squadra. “Qui per la maglia e per questo fantastico gruppo”

Esserci nonostante tutto e farlo con l’energia e l’amore di cui dispongono. Nell’Italia che in Svizzera corre veloce verso il debutto a EURO 2025, in programma giovedì a Sion con il Belgio (ore 18, Rai 2), ci sono anche quattro ragazze chiamate a ricoprire un ruolo particolare, sicuramente difficile ma al tempo stesso fondamentale. Aurora Galli, Martina Rosucci e Valentina Bergamaschi, insieme al giovane portiere Astrid Gilardi, non fanno infatti parte delle 23 convocate, ma in accordo con il Ct rimarranno in gruppo per il restante periodo di preparazione.

Una scelta che va oltre il regolamento del torneo, che in caso di infortunio o malattia di una calciatrice consente di effettuare dei cambi alla lista fino alla mezzanotte del giorno che precede l’esordio nella competizione. In ballo c’è ben altro e a spiegarlo sono proprio le tre veterane azzurre, grandi protagoniste (con le loro 219 presenze complessive) della storia recente della Nazionale e, più in generale, del movimento italiano. “Siamo qui per la squadra - ha dichiarato Galli nell’esclusiva con Vivo Azzurro TV - vogliamo metterla al primo posto, anche se è chiaro che dentro di noi ci sia la delusione di non poter stare qui per tutto il percorso. Cerchiamo di dare il nostro meglio per mettere tutte e tutti nelle migliori condizioni. È un’opportunità che ci è stata data e la cogliamo con il cuore tanto grande”.

La 28enne centrocampista dell’Everton, reduce da otto mesi di stop per la rottura del crociato, ha fatto di tutto per riuscire a prendere parte al suo terzo Europeo insieme alle sue compagne di viaggio. “Questo è un gruppo speciale, formato da personalità diverse che però hanno un solo obiettivo - ha aggiunto - ci aiutiamo nonostante le diversità e siamo collegate l’una all’altra. Tutte sanno di avere le spalle coperte. Cerchiamo sempre di aiutare le più giovani, come Gama e tante altre calciatrici hanno fatto in precedenza, e sono certa che anche loro continueranno a farlo con chi arriverà dopo di noi”.

La pensa allo stesso modo Rosucci, anche lei bloccata da un lungo infortunio al ginocchio - non il primo - che l’ha tenuta lontana da Coverciano per due anni. “Vedevo questa incredibile unione dal divano di casa - ha sottolineato la 33enne - me la ‘raccontavano’ anche le altre ragazze della Juve, non a parole ma con gli occhi. Volevo assolutamente far parte di questa realtà e quando sono arrivata in ritiro mi sono bastati pochi istanti per capire: ho trovato un ingranaggio di persone che vogliono fare e dare qualcosa in più. Questo affiatamento crea quell’energia che speriamo possa farci fare grandi cose”.

Come le sue due compagne di avventura, Rosucci ha ancora negli occhi le emozioni del Mondiale del 2019, una cavalcata terminata ai quarti di finale che ha permesso alle Azzurre di far innamorare milioni di italiani. “Dopo quel torneo c’è stata una grandissima conquista, il professionismo, ma purtroppo in campo non siamo riuscite a rimanere su quei livelli. Adesso sono felice di risentire quella vibrazione e tutte insieme abbiamo voglia di riaccendere l’entusiasmo di chi ci segue”. E riguardo al ruolo di ‘aggregate’ alla rosa: “Dobbiamo far sentire bene le nostre compagne. Convincerle della loro unicità per fare in modo che capiscano che non è un dramma sbagliare. Quando fai parte della Nazionale sai che non c’è niente di più bello: indossando questa maglia rappresenti un Paese intero”.

Bergamaschi, dal canto suo, parla addirittura di ‘regalo’: “Poter aiutare la squadra a raggiungere un grande risultato è una cosa bellissima - ha evidenziato l’esterna bianconera - il nostro gruppo è grande e ci sono tante persone che non sono qui, anche per questo penso sia un grande privilegio poter partecipare alla prima parte del cammino”. Parole che dimostrano la maturità e la forza d’animo della 28enne, che anche nel 2023 era stata esclusa all’ultimo dalle convocate per il Mondiale in Australia e Nuova Zelanda. Ma l’amore per questi colori fa superare ogni delusione e ti spinge a dare il massimo per tornare a vivere esperienze uniche. “All’interno di questo spogliatoio ci sono vibrazioni speciali e siamo circondate da gente fantastica che dà tutto per noi calciatrici. Le emozioni azzurre coinvolgono proprio tutti”.