Nazionale A

Mancini: "Con il Belgio cambieremo qualcosa". E su Jorginho: "Merita il Pallone d’oro"

Domani (ore 15, diretta su Rai 1) allo Juventus Stadium gli Azzurri tornano ad affrontare nella finale per il 3° posto di Nations League il Belgio, già battuto nei Quarti di EURO 2020 e privo di Hazard e Lukaku. Jorginho: "Il Pallone d’oro? Vincerlo sarebbe incredibile"

sabato 9 ottobre 2021

Mancini:

Le ultime due volte che le strade di Italia e Belgio si sono incrociate a sorridere sono stati gli Azzurri: 2-0 a Lione nel match d’esordio dell’Europeo francese, 2-1 a Monaco di Baviera nei Quarti di finale di EURO 2020. Grazie al successo sui Diavoli Rossi, tre mesi fa l’Italia è volata a Wembley - e tutti sappiamo come è andata a finire - mentre la squadra guidata dall’altro Roberto, Martinez, ha dovuto fare le valigie per tornare a casa. Domani (ore 15, diretta su Rai 1) allo Juventus Stadium di Torino in palio ci sarà ‘solo’ il terzo posto nella Nations League, ma Roberto Mancini e i suoi ragazzi vogliono la medaglia di bronzo anche per iniziare una nuova striscia vincente, dopo che la Spagna ha messo fine alla serie record degli Azzurri di 37 risultati utili consecutivi.

I 18 .500 biglietti venduti (otre 15.000 in due giorni) confermano che anche Torino ha voglia di abbracciare i Campioni d’Europa, a caccia di punti preziosi per un Ranking FIFA comandato da tre anni proprio dal Belgio: "E’ una gara importante anche per consolidare la nostra posizione nel Ranking - conferma Mancini in conferenza stampa - abbiamo intrapreso una bellissima strada e dobbiamo migliorare ancora. Abbiamo ragazzi giovani che possono giocare insieme ancora per 5/6 anni. Sono stato molto orgoglioso l'altra sera di quanto hanno fatto, sia nel primo tempo che nella ripresa: giocare con la Spagna in inferiorità numerica è molto difficile, ma siamo riusciti a essere compatti e a fare gol. C'era il rischio di perdere quattro o cinque a zero e invece i ragazzi sono stati molto bravi".

Se il Belgio dovrà fare a meno di Hazard e soprattutto di Romelu Lukaku, entrambi alle prese con un affaticamento muscolare e rispediti a casa a scopo precauzionale, anche Mancini dovrà rinunciare allo squalificato Bonucci e a Davide Calabria, che in mattinata ha lasciato il ritiro a causa di un risentimento muscolare all’adduttore destro. Inevitabile qualche cambio rispetto alla sfida con le Furie Rosse: "Dobbiamo guardare alle condizioni fisiche di diversi giocatori - conferma il Ct- sicuramente cambieremo qualcosa. Provare qualcosa di nuovo vuol dire dare la possibilità a qualche altro giocatore di dimostrare il suo valore. E' importante, anche perché poi qualche titolare può mancare. E poi ci possono essere variazioni sul gioco". Spazio quindi a Giacomo Raspadori, già a segno a settembre con la Lituania alla sua prima da titolare: "Domani avrà la possibilità di giocare, ma dobbiamo pensare anche che è un ragazzo giovane. Avrà un grande futuro, ma non possiamo dargli tutte le responsabilità". E sulla definizione di falso nove il Ct puntualizza: "Voi a volte parlate del finto nove, ma Insigne e Chiesa sono attaccanti, non sono giocatori difensivi. Nel primo tempo con la Spagna la squadra stava giocando bene, ha avuto un paio di occasioni per fare gol. Poi quando siamo rimasti in 10 è cambiato tutto. E' chiaro che un po' il possesso palla glielo devi concedere, ma bisogna anche rispettare le qualità degli avversari".

Accanto al Ct in conferenza stampa c’è Jorginho, uno dei cinque Azzurri inseriti nella lista dei trenta candidati al Pallone d’oro. In una stagione che lo ha visto trionfare sia con il Chelsea che in Nazionale, in molti lo indicano come il rivale più accreditato di Leo Messi. Roberto Mancini non ha dubbi, il Pallone d’oro se lo merita lui: "Vincerlo sarebbe qualcosa di incredibile - dichiara il centrocampista azzurro - quando ho iniziato era talmente lontano che oggi esserci così vicino è già incredibilmente bello. Sognare in piccolo e sognare in grande è la stessa cosa, quindi meglio sognare in grande".

Dopo Courtois anche Carrasco ha sminuito l’importanza della finale di domani, ma Jorginho non la pensa così: "Abbiamo appena perso una partita e vogliamo tornare a vincere. Abbiamo una mentalità vincente e dopo l'ultimo ko la gara di domani rappresenta un’opportunità. Il Belgio è una grande Nazionale, prima nel Ranking da anni. Non è mai facile giocare con loro, devi stare sempre sul pezzo e dare il massimo".

Per la cartella stampa clicca qui