Naz. Beach Soccer Femm.

Maria Fabiana Vecchione, dal piazzale del Maradona alla maglia azzurra sulla sabbia: "Il Beach Soccer è la mia vita"

La talentuosa classe '99, cresciuta fuori al vecchio San Paolo, è il volto della Nazionale, che venerdì (ore 19.15) esordirà contro i Paesi Bassi alla Stabia Beach Arena

martedì 22 luglio 2025

Maria Fabiana Vecchione, dal piazzale del Maradona alla maglia azzurra sulla sabbia: © figc.it

C'è un angolo di Napoli che non compare nelle cartoline. Non ci sono i vicoli cantati da Pino né le cupole del Vomero illuminate al tramonto. C'è invece una distesa d'asfalto fuori dallo stadio 'Maradona', dove i bambini giocano senza troppe regole, e dove Maria Fabiana Vecchione, classe 1999, ha cominciato a scrivere la sua storia, che inizia con un dettaglio apparentemente trascurabile, ma che col tempo prende corpo, spessore e verità: un pallone.

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Maria Fabiana Vecchione insieme al Ct Emiliano Del Duca

Il 20 agosto del 1999 Napoli era ancora sotto shock dopo aver disputato il primo campionato di Serie B della sua storia, e si apprestava a disputare il secondo, in seguito al 9° posto dell'anno precedente. Per Fabiana, invece, è stato semplicemente il giorno in cui è iniziato tutto. La città le stava per entrare dentro, come solo Napoli sa fare. E mentre fuori dal vecchio San Paolo si rincorrevano sogni, lei, piccola, rincorreva palloni. Con i cugini, con i maschi, con chiunque avesse fiato e voglia di giocare. A otto anni, il primo tesseramento con il Real Abbate, squadra maschile, perché in certi casi il genere è solo un dettaglio secondario. Lì non era la "bambina che giocava con i maschi": era semplicemente "quella brava". Più brava di tanti.

Arriva così il Napoli Femminile. La trafila nelle giovanili e l'esordio in Serie A, che arriva a soli 14 anni. Troppo giovane? Forse. Ma di fronte al talento è inutile aspettare. Da lì, il percorso diventa un po' più tortuoso, ma non meno deciso: Pomigliano, San Marino, Cittadella, Lazio e Cagliari. Squadre diverse, contesti differenti, ma sempre la stessa determinazione negli occhi. Il punto di svolta, però, non arriva nel rettangolo verde. Arriva sulla sabbia.

Napoli, quattro anni fa. Un'estate che sembrava come tutte le altre, ma che non lo era. Perché il destino, a volte, ha l'aspetto di un campo improvvisato, del rumore del mare in sottofondo e della sabbia rovente sotto i piedi. Fabiana scopre il Beach Soccer, e non è soltanto una cotta estiva. Di quelle che racconti alle amiche al ritorno dalle vacanze. È amore. Totale.

Oggi, se le chiedi qual è per lei il senso della vita, ti risponderà che ruota tutto attorno a quel campo sabbioso. Perché lì c'è tutto. Tutto quello di cui ha bisogno: libertà e passione. Perché il Beach Soccer non è solamente uno sport: è un modo di vivere. E Fabiana, quel modo di vivere, l'ha fatto suo. In ogni accelerazione, colpo di tacco e dribbling.

E se c'è un nome che riecheggia nella sua testa quando gioca, è Neymar. Il funambolo brasiliano è il suo modello da sempre. "Mi ci rivedo", dice. E in effetti, in certe giocate c'è quella sfacciataggine, un po' sudamericana, che mescola istinto e samba. Ma c'è anche Napoli.

Sempre Napoli, che prima di tutto è casa. Antonietta e Pasquale, i genitori. Lui gestisce il bar fuori dallo stadio 'Maradona', proprio lì, come a chiudere un cerchio: da quel piazzale è partita, in quel piazzale continua a vivere. I fratelli materni Glesia e Kevin, entrambi 13 anni. E poi quelli paterni, Gennaro e Vincenzo, 3 e 5 anni. Kevin, in particolare, promette bene col pallone tra i piedi. Si ispira a lei, la studia, l’osserva. Un fratello più piccolo che guarda la sorella come altri guardano i poster in cameretta. "Lui si rivede in me, e questa è la soddisfazione più grande", confessa Fabiana, che ripete spesso a se stessa una frase: "So che posso fare di più, ogni volta. E ora più che mai". Perché le responsabilità, per lei, non sono un fardello. Sono benzina. Sono adrenalina. Sono la consapevolezza che venerdì (ore 19.15), alla Stabia Beach Arena, nella partita d'esordio della Nazionale Femminile di Beach Soccer nella prima fase di qualificazione alla Superfinal della Women's Euro Beach Soccer League, tra il pubblico, ci sarà chi crede in te più di quanto tu stessa possa fare. E allora no, non puoi deludere. Non davanti alla tua famiglia. Non davanti alle tue origini.

Maria Fabiana Vecchione non è solo una calciatrice. È un'anomalia poetica. È l'incontro tra il talento e la sabbia, tra Neymar e Partenope, tra chi sogna a piedi nudi e chi ha fatto della passione una patria. Se la guardi bene mentre gioca, ti accorgi che non corre. Danza. E la sabbia, sotto i suoi piedi, sembra quasi suonare un ritmo tutto suo.

Come se sapesse, in fondo, che il destino di chi nasce ai piedi del Vesuvio è quello di lasciare impronte. Anche sulla sabbia. Anche nel cuore di chi guarda.

L'ELENCO DELLE CONVOCATE

Portiere: Valeria Dilettuso, Martina Galloni;
Difensore: Carmela Ciccarelli, Alice Ferrazza, Debora Naticchioni;
Esterne: Silvia Nietante, Giulia Olivieri*, Maria Fabiana Vecchione, Erika Veglio;
Attaccanti: Stephanie Galluccio, Roberta Illiano (Napoli Indipendent), Veronica Privitera (Levante Caprarica).

*convocata il 16 luglio in sostituzione dell'indisponibile Teresa Penzo.

Staff - Tecnico: Emiliano Del Duca; Capo delegazione: Ferdinando Arcopinto; Assistenti tecnici: Simone Feudi e Michele Leghissa; Preparatore dei portieri: Ivan Martinelli; Preparatore atletico: Paolo Larocca; Medici: Riccardo Pella e Matteo Vacca; Fisioterapista: Dario Colosimo; Segretario: Fabio Ferappi; Ufficio Stampa: Alessandro Paoli.

WOMEN'S EURO BEACH SOCCER LEAGUE 2025

Gruppo A: ITALIA, Portogallo, Svizzera, Paesi Bassi

Prima giornata (venerdì 25 luglio)

Ore 16.30: Portogallo-Svizzera
Ore 19.15: Paesi Bassi-ITALIA

Seconda giornata (sabato 26 luglio)

Ore 16.30: Portogallo-Paesi Bassi
Ore 19.15: ITALIA-Svizzera

Terza giornata (domenica 27 luglio)

Ore 16.30: Svizzera-Paesi Bassi
Ore 19.15: ITALIA-Portogallo