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Primo giorno di lavoro a Coverciano. Spalletti: “Ci aspettano due gare difficili, voglio vedere impegno e sacrificio”

Il Ct è stato nominato dal vice presidente del Consiglio Tajani ‘Ambasciatore della Diplomazia dello Sport’. Nel pomeriggio il primo allenamento in vista dei match con Malta e Inghilterra

lunedì 9 ottobre 2023

Primo giorno di lavoro a Coverciano. Spalletti: “Ci aspettano due gare difficili, voglio vedere impegno e sacrificio”

Prima seduta di allenamento nel pomeriggio per la Nazionale, che oggi a Coverciano inizierà a preparare le due gare valide per le qualificazioni a EURO 2024 con Malta (14 ottobre, Stadio ‘San Nicola’ di Bari) e Inghilterra (17 ottobre, Wembley Stadium). La consueta conferenza stampa di inizio raduno di Luciano Spalletti si è aperta in maniera inusuale, con la nomina del Ct ad ‘Ambasciatore della Diplomazia dello Sport’.

Il vice presidente del Consiglio Antonio Tajani consegna a Luciano Spalletti la targa di 'Ambasciatore della Diplomazia dello Sport'

È stato il vice presidente del Consiglio nonché ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani a spiegare in sala stampa le motivazioni del prestigioso incarico: “Vogliamo che l’immagine positiva dello sport – le parole del vice presidente del Consiglio - possa essere utile alla politica estera del nostro Paese. La nomina di Spalletti ad Ambasciatore non dipende solo dal fatto che è l’allenatore della nostra Nazionale. È una persona perbene e un uomo di valori e quando devi chiamare una persona a rappresentare il tuo Paese non può essere solo famoso, ci vogliono anche i contenuti”. “La ringrazio per questo nuovo incarico che mi riempie di orgoglio – ha dichiarato Spalletti ricevendo la targa di Ambasciatore – dovrò diventare migliore di quello che sono perché questo ruolo mi dà una responsabilità che condividerò con i miei giocatori”.

Quindi spazio alle domande dei giornalisti, con il Ct che ha motivato così la mancata convocazione di Immobile: “Ci è giunta la comunicazione dal medico della Lazio che aveva un problema di natura fisica e che non sapevano se avrebbe recuperato. Ho parlato con Sarri, poi ho sentito anche il calciatore e insieme siamo giunti alla conclusione che era meglio lasciarlo a riposo”. Da un’assenza, quella dell’attaccante della Lazio, ai ritorni di Moise Kean e Giacomo Bonaventura, che hanno ritrovato la maglia azzurra a distanza rispettivamente di due e tre anni dall’ultima volta: “Kean ha fatto vedere di essere un giocatore che può vestire la maglia della Nazionale. Non so quale sia stato il suo comportamento precedentemente, ma divento un soggetto scomodo con chi non ha subito chiaro quale debba essere il suo comportamento qui. Bonaventura avevo fatto fatica a non chiamarlo l’altra volta. L’unica cosa che mi rendeva un po’ titubante era l’età, ma se quelli di questa età fanno vedere certe cose è giusto portarli.

È un centrocampista offensivo come Pellegrini, può agire sull’esterno o da trequartista: è un giocatore espertissimo, ha una gestione della palla totale, ha il tiro da fuori area ed è bravo negli inserimenti come ha dimostrato anche ieri”. In attesa di sapere se Zaccagni e Chiesa saranno abili e arruolabili (“Zaccagni può venire, su Chiesa valuteremo se rimarrà o andrà via. Qui i giocatori non vengono forzati, non vogliamo chi non ha a cuore le sorti della Nazionale”), sull’identikit del suo centravanti ideale Spalletti ha sottolineato: “Sto messo benissimo per quanto riguarda gli attaccanti. Il calcio moderno ci ha fatto vedere che conta la forza fisica e che è un bel punto di partenza. Ormai molte partite si vincono con i calci piazzati, con i colpi di testa. Per questo, se devo pensare a un centravanti, penso a quelli che già ho qui, Scamacca e Kean. Il primo è forse un po' più pulito tecnicamente, come tocco di palla e qualità nello stretto. Kean è più fisico, più massiccio dal punto di vista d'impatto, di copertura di campo e di metri. Fa più strada. Poi c’è Raspadori, che è un centravanti con altre caratteristiche: ha grande tecnica e inventiva, gli manca solo un po' di altezza”.

Fondamentale non sottovalutare Malta e allo stesso tempo affrontare senza alcun timore reverenziale un’Inghilterra che battendoci lo scorso marzo a Napoli ha complicato il nostro percorso verso l’Europeo: “Avere grande autostima e poco rispetto dell'avversario – avverte Spalletti - ci rende presuntuosi, al contrario sembriamo deboli. Abbiamo di fronte due partite difficilissime, dove attraverso comportamenti ben visibili possiamo dare forza all'immagine di questa Nazionale. Non snobbiamo nessuno e non abbiamo difficoltà nel presentarci a Wembley contro coloro che hanno fatto il calcio per disputare la nostra partita”.

E se i risultati sono importanti, ancor più importanti sono i comportamenti da osservare per chi indossa la maglia azzurra: “Conta il risultato, dobbiamo trovare il risultato per arrivare al giorno dopo e dobbiamo impegnarci totalmente per il tempo che abbiamo a disposizione. I miei calciatori sono creature speciali, li tratto da tali, ma allo stesso tempo voglio risposte speciali. Qui non si viene a ridacchiare, si viene a stare sereni, anche a divertirsi se possibile, ma questo gioco richiede molta serietà e responsabilità. Non c'è spazio per banalità, arroganza, distrazioni. Voglio vedere la totale dedizione all'impegno e al sacrificio”.

Il Ct apre quindi anche all’utilizzo in corsa del 3-5-2 (“nel convocare Bastoni, Dimarco, Acerbi e Darmian si lascia questa possibilità, se ci fossero dieci minuti da fare in quella maniera ci sarebbero le pedine giuste”) e replica così all’allenatore della Lazio Maurizio Sarri, che si è detto felice se i suoi giocatori restano a Formello anziché partire con le nazionali: “Sarri lo stimo moltissimo, ha sentimento e amore per questo sport. Dal suo punto di vista è corretto dire ‘Più me ne lascia a casa, più contento sono’. Anche io quando ero allenatore di club mi ritrovato sempre con qualcuno che tornava con qualche problema, soprattutto se dovevano fare 15-16 ore di viaggio. Noi non vogliamo rimandare indietro ai club i calciatori peggiorati, ma migliorati. E la Nazionale deve stare a cuore a tutti, anche a lui. L'Italia è lì al primo posto per importanza e tutti possono prendere delle cose dalla Nazionale per fare un calcio migliore”.

I CONVOCATI

Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Tottenham);
Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Federico Gatti (Juventus), Gianluca Mancini (Roma), Giorgio Scalvini (Atalanta), Destiny Udogie (Tottenham);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Giacomo Bonaventura (Fiorentina), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Sandro Tonali (Newcastle);
Attaccanti: Domenico Berardi (Sassuolo), Federico Chiesa (Juventus), Moise Kean (Juventus), Riccardo Orsolini (Bologna), Giacomo Raspadori (Napoli), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio), Nicolò Zaniolo (Aston Villa).