Intervista

Simone Del Mestre: “Mi alleno, disegno per mia figlia e gioco alla Playstation”

Intervista al portiere della Nazionale di Beach Soccer, eroe para-rigori dell’Euro League 2018, appassionato di eFoot e serie tv!

venerdì 1 maggio 2020

Simone Del Mestre: “Mi alleno, disegno per mia figlia e gioco alla Playstation”

Classe 83’, Simone Del Mestre è uno degli Azzurri più rappresentativi della Nazionale di Beach Soccer, con cui si è laureato campione d’Europa 2018, nonché miglior portiere della competizione. Vice-campione del Mondo nel 2019, e residente a Gorizia, difende la porta della Sambenedettese Beach Soccer e del Lumignacco, club di Eccellenza di Calcio a 11. Lo abbiamo intervistato in esclusiva.

Come trascorri le tue giornate durante il lockdown?

Come per molti le mie giornate sono simili l’una con l’altra. Rispetto ai miei ritmi tradizionali, riesco a dormire un po’ di più la mattina e a svegliarmi con calma; quindi mi dedico alla mia bambina, che ha quattro anni. Grazie a lei ho riscoperto la mia passione adolescenziale per il disegno. Così, munito di fogli, matita e gomma, le preparo dei personaggi della Disney da colorare durante la giornata con pennarelli o tempere: Biancaneve, Alice, Elsa di Forzen e via dicendo. Dopo pranzo gioco per un’oretta alla Playstation, quindi faccio qualche esercizio a casa o nel giardino sottostante. La sera guardiamo The Walking Dead, The Big Bang Theory o altre serie tv, quindi, quando la mia famiglia va a dormire, torno alla mia Playstation fino a tarda notte…

Per giocare a…

A Call of Duty, di cui sono un asso, e a FIFA20, anche on-line con i miei amici. E a proposito di FIFA20, sto seguendo con molto interesse le vicende della nuova eNazionale!

Immagino che tra gli Azzurri dell’ItalBeach tu non sia l’unico player di eFoot. Chi sono il più forte e il più scarso?

Ce ne sono diversi che giocano. I più forti siamo io e Palmacci, il giocatore “materasso” è Zurlo.

Italia a parte, che squadre sei solito scegliere per giocare?

Ultimamente, benché sia tifoso del Milan, sto prendendo spesso Atalanta e Lazio.

Quanto agli allenamenti “analogici”, fai qualche esercizio in particolare?

Ho un programma giornaliero di allenamento, che tiene conto del piccolo strappo al polpaccio che ho subito tre mesi fa. Ora sto bene e sto lavorando per mantenere il tono, con diversi attrezzi ginnici. Poi, ogni tanto, per gioco, mi faccio calciare in porta da mia figlia.

Le piace il calcio?

Predilige altri sport, ma ogni tanto gira per casa con i miei guantoni e le piace buttarsi sulla palla.

Potendo fare poco movimento, riesci a mantenere la forma fisica?

Cerco di gestirmi, ma sono uno a cui piace mangiare, e ho messo su un chiletto e mezzo. Fortunatamente, in condizioni normali, non ho mai avuto difficoltà a perdere il peso di troppo. Quindi non mi preoccupo.

Giocando sia a Calcio a 11 che a Beach Soccer, ti manca di più il campo in erba o quello in sabbia?

Mi manca di più il campo in sabbia, e fortunatamente lo scorso anno siamo andati avanti a giocare fino a dicembre. E penso che, se avessimo finito a settembre, come solitamente avviene, sarebbe stato veramente difficile restare lontano da questo sport per così tanto tempo.

Sei in contatto con il Ct Del Duca e i tuoi compagni di Nazionale?

Ho avuto una video-chiamata di aggiornamento con il Ct due giorni fa. Il rapporto con i miei compagni è invece quotidiano, dato che abbiamo una chat di Whatsapp sempre attiva e ricca di messaggi.

Compagni con cui nel 2018 hai vinto l’Euro Beach Soccer League, proprio grazie a una tua parata nella serie di rigori con la Spagna in finale. Pensi spesso a quell’intervento decisivo?

Quella parata è sempre impressa, oltre che nella mia, anche nella memoria del mio decoder di Sky. La riguardo circa ogni due settimane. La vittoria all'Europeo fu un grande traguardo conquistato con un gruppo, che per me è un po’ come una seconda famiglia.

A chi assegneresti lo "Scudetto del Cuore" per la lotta al Coronavirus?

A tutti gli operatori sanitari, i medici e gli infermieri. A loro va la gratitudine e il rispetto. A noi invece spetta un altro tipo di rispetto: quello delle regole. Dovremo continuare ad avere pazienza, costanza e parecchio senso civico.