Il giocatore chiave della partita: Andrea Pirlo

La performance del “Maestro” contro l’Inghilterra analizzata dal punto di vista statistico attraverso gli Opta Facts

Sono soltanto due gli scontri diretti tra Italia ed Inghilterra nella storia delle fasi finali di una kermesse internazionale e, in entrambe le occasioni, gli Azzurri sono stati capaci di prevalere. A Kiev la Nazionale di Prandelli scendeva in campo contro i Tre Leoni di Hodgson per strappare il pass verso la semifinale europea. Partita davvero vibrante, ben giocata da entrambe le squadre, a viso aperto con un’oggettiva predominanza azzurra a livello di occasioni da gol. Tuttavia, ci vollero i calci di rigore per spezzare l’equilibrio: la freddezza e la classe del “cucchiaio” di Andrea Pirlo sono il simbolo di quel successo che, non a caso, lo vide salire in cattedra.

Il “Maestro” smistò la cifra record di 131 palloni per i compagni, nessuno come lui in maglia azzurra all’Europeo dal 1980. In generale, soltanto Xavi è riuscito a far meglio: 136 passaggi effettuati nella stessa edizione 2012 del torneo contro l’Irlanda. Il valore aggiunto di Pirlo sta nell’aver completato il 71% di queste giocate nella metà campo offensiva con addirittura 6 di queste che produssero tiri verso la porta di Hart: il più cercato tra i compagni di squadra fu Marchisio con 15 passaggi. Quantità, certo ma anche incredibile precisione con l’88% dei 131 passaggi andati a segno, basti pensare che, da solo, fece più di un terzo dei passaggi totali effettuati dagli inglesi. Il n°21 anche in quell’occasione fu il fulcro della manovra azzurra, come dimostra il dato emblematico dei 121 passaggi indirizzati verso di lui che emerse come centro di gravità di tutta la squadra.

Inghilterra, Danimarca e Belgio sono le squadre contro cui l’Italia ha sempre mantenuto la porta inviolata, tanto in un Mondiale che in un Europeo. In particolare, il quarto di finale di Kiev è una delle 5 partite terminate ai rigori dagli Azzurri in una rassegna continentale (2V e 3P). Furono addirittura 36 le conclusioni verso la porta inglese (solo il Portogallo ne ha mai tentate di più in un match all’Europeo, 40 nel 1980, sempre contro l’Inghilterra) ma ci volle quel finale al cardiopalma per infrangere l’incantesimo.