Il giocatore chiave della partita: Luigi Riva

La performance di “Rombo di Tuono” contro la Yugoslavia analizzata dal punto di vista statistico attraverso gli Opta Facts

La finale dell’Europeo 1968 tra l’Italia e la Jugoslavia è stato l’unico “replay” di un match valevole per il titolo, non solo nella storia della kermesse continentale, ma anche di quella del Mondiale. In questa ripetizione, Valcareggi deliberò ben 5 cambi rispetto al primo incontro tra cui quello di Gigi Riva che, manco a dirlo, si rivelò decisivo per le sorti azzurre, mettendo a segno la rete che ruppe l’equilibrio al 12’ del primo tempo, con un sinistro angolato da posizione ravvicinata che trafisse inesorabilmente Pantelic.

Del resto, “Rombo di Tuono” resta ancora il goleador per eccellenza della storia della Nazionale con le sue 35 reti, che lo issano al vertice di questa prestigiosa classifica, il tutto in “sole” 42 presenze. Nel match di Roma, che ha regalato all’Italia il primo e finora unico trionfo europeo, mise a referto la prima delle sei reti che realizzerà all’Olimpico con la nostra rappresentativa nazionale. Quel 10 giugno Riva era davvero tarantolato, come dimostrano i suoi 5 tiri nello specchio, addirittura 8 in totale: soltanto il capitano jugoslavo Kostic ha saputo far meglio in una finale europea (11 tiri in 120’ nell’edizione del 1960, senza segnare). A questi si sommano le 3 occasioni da gol create per i compagni, 5 dribbling e due tackle.

Nonostante i 17 scontri diretti tra Italia e Jugoslavia, quella finale doppia resta l’unica occasione nella quale le due squadre si siano mai affrontate in una fase finale di una massima manifestazione internazionale.