Nel merito: pubblicazione contenuti sui social – attività di sponsorizzazione con la divisa federale A.I.A. – assenza di autorizzazione del Presidente dell’AIA – assenza scopo di lucro – credibilità ed immagine dell’A.I.A. e del loro ruolo arbitrale

La pubblicazione di contenuti in cui il deferito utilizzava la divisa ufficiale federale A.I.A. e menzionava il suo ruolo di arbitro federale con scopo informativo e di comunicazione, in assenza di prova dello scopo di lucro, non configura attività di sponsorizzazione e pertanto non necessità autorizzazione del Presidente A.I.A.

In generale però sussiste il dovere degli arbitri (fissato dall’art. 42, commi 1, 3 lett. c del Regolamento A.I.A.), di improntare il loro comportamento, anche estraneo allo svolgimento dell’attività sportiva, ai principi di lealtà, trasparenza, rettitudine e della comune morale, a difesa della credibilità ed immagine dell’A.I.A. e del loro ruolo arbitrale.

Stagione: 2024-2025

Numero: 16/TFN/2024-2025/B

Presidente: Sica

Relatore: Caccamo

Riferimenti normativi: artt. 41, comma 6, 42, commi 1, 3 lett. a) e c), e comma 4 lett. l) del Regolamento dell’Associazione Italiana Arbitri

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