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Coverciano festeggia i suoi primi 60 anni. Gravina: “E’ strategico per lo sviluppo del calcio italiano”

Il centro ha ospitato un convegno nel rinnovato auditorium, preceduto dall’alzabandiera

martedì 6 novembre 2018

Coverciano festeggia i suoi primi 60 anni. Gravina: “E’ strategico per lo sviluppo del calcio italiano”

“Il Centro Tecnico Federale di Coverciano e tutto il Settore Tecnico sono strategici per lo sviluppo del calcio italiano. Sono concetti previsti e scolpiti all'interno del nostro statuto del Settore Tecnico”: è il commento del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, a margine della cerimonia di commemorazione e festeggiamenti che si è svolta oggi per i 60 anni di Coverciano.


Sei decenni durante i quali il CTF è stato la Casa delle Nazionali italiane di calcio e l’Università del calcio, lo scrigno del sapere calcistico in quanto sede del Settore Tecnico FIGC. “Sono 60 anni portati bene – ha proseguito Gravina - 60 anni con un'ottima rivisitazione della parte strutturale. Credo che sia già un bellissimo biglietto da visita, manca adesso quel salto di qualità che il Settore Tecnico deve fare per dare un ulteriore supporto alle riforme del calcio italiano. Auguriamo al nostro centro tecnico, e a tutti coloro che oggi sono impegnati in questa struttura, ulteriori anni di grandissimo successo e per chi ci lavora tantissimi anni di grande impegno nel supportare il nostro percorso”.


Per celebrare questa ricorrenza, si è tenuto nel rinnovato auditorium di Coverciano un convegno - organizzato dalla Fondazione Museo del Calcio in collaborazione con il Museo Fiorentina - dal titolo “Luigi Ridolfi e Ottavio Baccani: alle origini del Centro Tecnico Federale di Santa Maria a Coverciano”. Un evento per ricordare due personaggi fondamentali nella nascita del Centro: il primo, il Marchese allora vice presidente della FIGC, ebbe l’idea di costruire una struttura polivalente destinata all’attività calcistica; il secondo fu il primo direttore del CTF. Poco prima dell’inizio del seminario, nel piazzale principale del Centro, è stata rievocata l’inaugurazione come avvenne allora nel 1958, con l’alzabandiera e l’esecuzione dell’inno d’Italia.


L’idea originale del Marchese Luigi Ridolfi, di fatto, introdusse il calcio italiano nell’epoca moderna: il Centro Tecnico Federale rappresentava una straordinaria novità nel panorama internazionale, un’eccezionale avanguardia che contemplava, sotto l’egida federale, la preparazione atletica e tecnica, la prevenzione medica e la promozione della cultura sportiva. Coverciano richiama la storia e la tradizione.


“E’ una delle grandi eccellenze italiane – ha dichiarato Salvatore Sanzo, presidente del CONI Toscana - un luogo magico che ha saputo conservare il fascino della storia, della tradizione e delle imprese sportive, e che al tempo stesso si pone come punto di riferimento nel campo delle nuove tecnologie. Mi piace menzionare il nome dell'ex presidente di FIGC e UEFA Artemio Franchi, che fece di Coverciano la sede stabile della Nazionale, e quelli di Ferruccio Valcareggi, Enzo Bearzot e Marcello Lippi, allenatori che hanno conquistato i titoli europei e mondiali impostando il proprio lavoro su questi campi”.

Coverciano affonda le proprie radici nel passato, ma con uno sguardo attento al futuro e alle innovazioni: luogo simbolo anche dell’allenamento arbitrale, italiano e mondiale, è la sede della preparazione al VAR, dove gli arbitri FIFA si sono radunati in vista dei Mondiali di Russia 2018.