RIUNIONE IN CAMPO CON I TECNICI EVOLUTION PROGRAMME
09 novembre 2024
giovedì 17 febbraio 2022
Calcio e integrazione un binomio vincente. È nell’ambito delle attività di responsabilità sociale che si sviluppa il progetto Rete #RefugeeTeams, ormai giunto all’ottava edizione, finalizzato a favorire i processi di inclusione attraverso lo sport ed il calcio in particolare. La FIGC da sempre attenta a queste delicate tematiche, attraverso il Settore Giovanile e Scolastico ha sviluppato l’attività rivolta ai ragazzi accolti nei progetti Sai (Sistema Accoglienza e Integrazione), in collaborazione con il Ministero dell’Interno, l’ANCI, la Fondazione Cittalia e il Servizio Centrale della Rete SAI, con il supporto dei partner Eni e Puma, rivolto ai minori stranieri accolti in Italia.
Il progetto che vede la Sicilia particolarmente impegnata (quest’anno sono 38 i centri iscritti) si svolge sotto la supervisione del coordinatore regionale SGS Stefano Valenti e del segretario regionale, nonché responsabile del progetto in Sicilia Franco Nucatola.
Tra i punti cardini della mission c’è sicuramente l’inclusione: favorire l’integrazione dei giovani ragazzi stranieri attraverso anche allenamenti congiunti con le squadre del territorio. Un bellissimo esempio è quello che arriva da Marsala, dove i giovani ragazzi del centro di accoglienza della “Comunità Delfino” - compagine Vicecampione d’Italia nella scorsa edizione di Rete - svolgono gli allenamenti presso il campo “Pianto Romano”: ieri, hanno svolto una seduta con i giovani calciatori U17 della società Aurora Mazara, Scuola calcio Elite, nel pieno spirito del progetto che punta ad inserire i calciatori stranieri nel tessuto sociale e sportivo del territorio. Le sedute di allenamento si svolgono grazie alla collaborazione dei tecnici federali Davide Giacomarro e Sergio Alagna, che trovano nelle figure degli educatori un valido punto di riferimento. Per la società mazarese è intervenuto il tecnico Massimo Perricone.
Un classico esempio tangibile di come il calcio rappresenta un valido strumento di integrazione sociale, un volano e una speranza in più per questi giovani ragazzi approdati sulle nostre sponde dopo un lungo viaggio da paesi lontani e in cerca di un futuro migliore.