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Francesco Cardamone: il mio Sedriano tutto special, parola di Presidente!

Un passato nel calcio professionistico e oggi numero uno dell’ACD Sedriano, Francesco Cardamone ama definirsi un Presidente decisamente poco istituzionale

giovedì 15 ottobre 2020

Francesco Cardamone: il mio Sedriano tutto special, parola di Presidente!

Un passato nel calcio professionistico e oggi numero uno dell’ACD Sedriano, Francesco Cardamone ama definirsi un Presidente decisamente poco istituzionale, sempre pronto a mettersi in gioco ed a scendere letteralmente “in campo” per la sua Società. Tanti obiettivi, una grande passione per il suo lavoro che vive a 360 gradi ed il progetto ambizioso che lo vede impegnato nel sociale con il Sedriano Special, formazione che partecipa al Torneo della DCPS in Lombardia, alla quale si aggiunge da quest’anno la squadra tutta al femminile di calcio a 5 Special di cui va particolarmente orgoglioso. Una bellissima novità della stagione 2020/21 di cui ci parla in questa chiacchierata insieme.

Partiamo proprio dalla novità della squadra tutta al femminile di calcio a 5 Special. Come nasce l’idea, Presidente?
 “È una nuova bellissima sfida molto stimolante. Sicuramente questo progetto nasce visto anche l’avvicinarsi negli ultimi anni sempre più in maniera preponderante del mondo femminile al mondo del calcio. Per noi del Sedriano che questo sia esteso soprattutto al calcio Special è una enorme soddisfazione e  aver creato una squadra femminile di calcio a 5 mi riempie di orgoglio. È una squadra che ha dei grandi valori sia in campo che fuori. Sono ragazze stupende,  volenterose e piacevoli da allenare. Il calcio femminile trova un terreno molto fertile in Italia e noi come società calcistica abbiamo già aperto da diversi anni al femminile: dalla prima squadra alle pulcini in tutte le categorie ed ora il calcio Special.  Abbiamo raccolto con il sorriso la sfida del Genoa e vorremmo che ci venissero dietro altre società. Anzi chi avesse voglia di giocare, può venire a trovarci. È  un settore che ha tanta voglia di crescere”.

È un messaggio importante di apertura che può sensibilizzare tutto il movimento e contribuire ad avvicinare altre ragazze ad affacciarsi al gioco del calcio per condividere una passione.
Me lo auguro ed è il messaggio che vorrei far passare. Sarebbe bellissimo coinvolgere sempre più ragazze che hanno desiderio di ritrovarsi insieme divertendosi e giocando a calcio. Il calcio femminile ha uno sviluppo notevole. Fino allo scorso anno avevamo la squadra mista di calcio a 7 che abbiamo ancora, ma volevamo riuscire a staccare formandone una di sole ragazze. Era divertente vedere come durante gli allenamenti potesse nascere una sfida nella sfida tutta goliardica tra maschi e femmine nella classica partitella che organizzavamo. Tutto è nato per gioco e per divertimento, com'è giusto che sia. Le bambine sono molto più toste dei maschietti e chi ha il piacere di giocare al calcio femminile,  ha molta più determinazione ed una grande volontà di giocare rispetto al bambino che sceglie  il calcio fin da piccolo”.  

Prima raccontava del Sedriano Special, la squadra di calcio a 7 che dallo scorso anno è parte integrante del Club. Ce ne parla? Com'è nato il progetto?
Un progetto nato e realizzato grazie al nostro allenatore della Juniores, nonché Direttore Sportivo Andrea Carugo che già allenava questi ragazzi che prima si trovavano in una struttura dove non erano integrati al cento per cento. Me ne ha parlato sapendo che con il Sedriano  avevamo avviato alcune situazioni nel sociale e immediatamente abbiamo deciso di dare il via al progetto offrendo uno spazio importante a questi ragazzi che ci stanno regalando enormi soddisfazioni. Abbiamo messo a disposizione le nostre strutture per gli allenamenti e per far giocare i ragazzi. Credevamo fortemente nel progetto e siamo tutti rimasti colpiti dal grande entusiasmo con cui tutti loro scendono in campo. Li facciamo allenare in una fascia oraria in cui arrivano anche i nostri piccoli della scuola calcio che prima di entrare al campo si fermano con loro. Fanno il tifo tutti  insieme e alcune ragazze sono andate a vedere le loro partite al Centro Sportivo Bettinelli. Abbiamo creato un’integrazione totale e questo ci rende molto felici”.  

La prima fotografia che le viene in mente pensando a loro?
 “La fotografia più bella è sicuramente quella di mercoledì scorso, quando ci siamo ritrovati al campo dopo tanto tempo. Devo essere sincero, è stato un momento  emozionante per tutti. Eravamo ansiosi di ritrovarci. Tra di noi c’è quasi un rapporto morboso di messaggi, ci sentiamo e scriviamo nelle varie chat e non vedevamo l’ora di salutarci dopo il periodo di lontananza. Loro sono una parte integrante e naturale della famiglia del Sedriano. Ci è mancato il loro affetto, perché sono convinto da sempre che alla fine è più quello che loro danno a  noi in termini di emozioni di quanto noi trasmettiamo a loro”.

Cosa si augura come Presidente?
“Cinque anni fa quando ho avuto la pazza idea di fare il Presidente dopo aver avuto la fortuna di giocare a calcio da professionista, mi sono riproposto di costruire una società basata su forti valori: con un settore giovanile, prime squadre maschili e femminili e una grande apertura e attenzione alla disabilità. Tre pilastri fondamentali e ci stiamo riuscendo lavorando in questa direzione con grande impegno e dedizione. Spero di realizzare appieno anche il terzo sogno nel cassetto”.

Ultima, davvero. Che presidente è ? Ci dice un suo pregio e un difetto?
“Troppi difetti, abbiamo poco tempo… scherzi a parte, direi che come difetto quando voglio far qualcosa, vado avanti con la mia testa e non ascolto sempre i consigli degli altri. Quello che voglio fare, lo faccio. Un pregio, invece, è quello di trattare tutti allo stesso modo. Mi metto in gioco a prescindere dal ruolo. Sono un presidente che se c’è da tirarsi su le maniche, lo fa senza problemi e non ama troppo stare dietro alla scrivania”.