Confederations Cup

Fatali i rigori. Una bellissima Italia spaventa i Campioni del Mondo

giovedì 27 giugno 2013

Fatali i rigori. Una bellissima Italia spaventa i Campioni del Mondo

A gioire è ancora la Spagna, che un anno dopo la finale di Kiev supera l’Italia ai calci di rigore e vola in finale con il Brasile. Resta la consapevolezza di aver giocato una grandissima partita, di aver messo in crisi i Campioni del Mondo e d’Europa e di aver avuto soprattutto nel primo tempo le occasioni per mettere alle corde l’avversario. Fatale l'errore di Bonucci dal dischetto dopo lo 0-0 dei supplementari. Finisce 7-6 per gli iberici, ma la Nazionale di Prandelli esce fra gli applausi di tutto lo stadio per la grande prestazione contro la corazzata di Del Bosque.
Il caldo torrido dell'Arena Castellao ha fatto da palcoscenico a questa bellissima partita, con l’Italia scesa in campo con il lutto al braccio in ricordo di Stefano Borgonovo, un amico e un esempio per gli Azzurri, che hanno appreso della sua scomparsa all’arrivo allo stadio.
Prandelli, memore anche della bella partita di Danzica di un anno fa, sceglie di infoltire il centrocampo e di affidarsi alla difesa a tre. Sette i cambi rispetto alla gara contro il Brasile per un undici con Buffon in porta, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Maggio, De Rossi, Pirlo e Giaccherini a metà campo e Candreva e Marchisio dietro a Gilardino. Del Bosque risponde con una formazione abbastanza offensiva. Fuori Fabregas e Soldado, che in settimana avevano lavorato a parte e 4-3-3 confermatissimo, con Casillas in porta, Arbeloa, Sergio Ramos, Piquè e Jordi Alba in difesa, Busquets, Xavi e Iniesta a metà campo, Silva, Torres e Pedro in attacco.
Gli spagnoli iniziano con il solito fraseggio in mezzo al campo, ma un'Italia cortissima e attenta risponde colpo su colpo. De Rossi e Pirlo sono la linea Maginot davanti alla difesa a tre scelta da Prandelli e permetteranno a lungo a Buffon di non sporcarsi i guanti. Al 17’ ci vuole il miglior Casillas per negare il gol a Maggio su un bel lancio di De Rossi e pochi minuti dopo lo stesso De Rossi di testa non riesce a sfruttare al meglio una punizione di Pirlo.
Ancora Iker Casillas al 36’ nega la rete a Maggio dopo un'azione manovrata e uno splendido assist di Giaccherini: il colpo di testa a botta sicura del difensore finisce fra le braccia del portiere del Real. La Spagna risponde con Torres che fa secco Barzagli, ma poi spara in diagonale fuori. E' partita alla pari come voleva Prandelli alla vigilia.
La ripresa si apre con Montolivo al posto di Barzagli e, come a Danzica un anno fa,  Prandelli sposta De Rossi nel ruolo di difensore centrale. Anche Del Bosque cambia: fuori David Silva, dentro Jesus Navas. L'inizio ripresa vede un ritmo più blando rispetto ai primi 45 minuti anche perché il caldo e l'umidità non accennano a diminuire. Pique salva su tiro di Marchisio imbeccato in area da Maggio, poi Buffon spaventa Pedro con un’uscita tempestiva. Escono gli esausti Pedro e Marchisio per Mata e Aquilani. Pique fa correre i brividi sulla schiena di Buffon a pochi minuti dal termine con un'incursione pericolosissima, ma la sua conclusione termina alta. Dopo tre minuti di recupero Webb fischia la fine dei regolamentari, per i giocatori un vero supplizio. Asciugamani, integratori e borse del ghiaccio diventano i più fedeli alleati per cercare di tirare fuori le ultime energie rimaste. Gilardino stanchissimo si ferma ai box, al suo posto entra Giovinco.

All’inizio del primo tempo supplementare l’Italia va ancora vicinissima al gol: traversone basso di Candreva, Giovinco sfiora il pallone e Giaccherini spara a colpo sicuro, ma il suo sinistro si stampa sul palo con Casillas che può solo guardare. La Spagna sembra averne un po' di più e crea qualche pericolo a Buffon con le incursioni dei centrocampisti, anche perché Del Bosque inserisce Javi Martinez al posto di Torres giocando così senza attaccanti di ruolo. Nel secondo tempo supplementare anche la Spagna prende il suo palo, con Buffon che devia una beffarda traiettoria di Xavi. Si va ai rigori, aperti da un cucchiaio di Candreva a Casillas. Segnano nell’ordine Xavi, Aquilani, Iniesta, De Rossi, Pique, Giovinco e Sergio Ramos. Pirlo realizza il quinto rigore, se Mata sbaglia l’Italia va in finale. Ma Buffon è spiazzato. Anche Montolivo e Busquets fanno il loro dovere, poi Bonucci spara altissimo sopra la traversa e Jesus Navas realizza il penalty decisivo. E così la Nazionale volerà a Salvador, dove domenica alle 18 ora italiana affronterà l’Uruguay nella finalina per il 3° posto. Ma per andare a Rio de Janeiro a giocarsi la finalissima con il Brasile sono mancati davvero solo 11 metri.


Il programma della Nazionale 

Venerdì 28 giugno
Ore 14.30 - Partenza volo charter da Fortaleza per Salvador 
Ore 17.45 -  Incontro con la stampa del Responsabile dello staff Medico Prof. Enrico Castellacci (presso lo stadio Manoel Barrados, sede del club Vitoria) 
A seguire allenamento aperto alla stampa (presso lo stadio Manoel Barrados, sede del club Vitoria)