La puntata prenatalizia di ‘B Stories’, il format disponibile on demand su Vivo Azzurro TV, la piattaforma OTT della FIGC, non poteva che essere dedicata ad Arezzo, città che in questi giorni si riempie di turisti per i mercatini di Natale. Girando per le strade della città, però, c’è un cavallino ovunque: è lo stemma della città, orgogliosamente anche sulle maglie del club toscano, arrivato al 44° anno di attività e stabilmente in Serie B Femminile dal 2022.

“Il cavallino ci dà orgoglio e responsabilità – racconta il presidente Massimo Anselmi, che nel 2020 ha rilevato la società, riportandola in Serie B –. Il calcio qui rappresenta qualcosa di importante: non è un’attività per scopi economici, anzi, per nulla economici, ma molto sociali. Le ragazze partecipano alle manifestazioni che fanno parte della cultura della nostra città, come la Giostra del Saracino (che si tiene nei mesi di giugno e settembre, ndr), e ad Arezzo città dico di continuare a seguirci, questo rende ancora più inclusivo il nostro progetto”.

Il territorio è perfettamente rappresentato nella società. Maria Luisa Lapini fu una delle fondatrici della società, e oggi ricopre il ruolo di responsabile tesserate e genitori. “Seguo le ragazze dentro e fuori dal campo, cerco di essere una figura di riferimento in base all'esperienza che ho avuto io. Nel 1981 costituimmo l’Arezzo Calcio Femminile e questa realtà si è fatta strada: dopo 44 anni si parla ancora di calcio femminile ad Arezzo e questa è una cosa importantissima. Arezzo, poi, è una città a misura di persona: ha un centro storico piccolo, accogliente, che propone tante attività”. Stefania Cecconi, invece, da oltre 10 anni coordina la preparazione atletica: “Qui ad Arezzo crediamo nella libertà di scelta: fino a qualche anno fa era difficile scegliere di giocare a calcio. Siamo molto presenti con le ragazze: dalla scuola alla vita privata. Arezzo è un paese con la vocazione di una città”.

E forse è questo il motivo per cui le gemelle Sara ed Emma Nasoni, 19 anni, entrambe salite dal settore giovanile alla prima squadra, si trovano così bene ad Arezzo nonostante siano nate a Siena. Sara è stata la prima a fare il salto e prese il numero 45: “E io – dice Emma – per ricollegarmi in qualche modo a lei presi il 54. Fuori dal campo quasi non ci riconoscono, dentro sì, perché hanno capito come giochiamo”. Emma, due anni fa, si è rotta il crociato, Sara ha accusato il colpo: “Non averla più in campo è stata una cosa tosta da superare, è come se vivessi anche io le sue stesse emozioni. Mi chiamavano ‘Geme’ e io per le compagne sono rimasta così anche quando mia sorella è arrivata in prima squadra. Ogni volta che scendo in campo cerco di onorare questa maglia: non pensavo di poter arrivare a provare sensazioni del genere per una città che non è la mia”. È l'effetto che fa il cavallino.

‘B STORIES’ AREZZO – GUARDA LA PUNTATA SU VIVO AZZURRO TV

PUNTATA 1 – HELLAS VERONA

PUNTATA 2 – FROSINONE

PUNTATA 3 – RES DONNA ROMA

PUNTATA 4 – BOLOGNA