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“Crescere insieme: la filiera del calcio femminile”. Questo il titolo del panel, all’interno di ‘LND Quarto Tempo’, manifestazione promossa dalla Lega Nazionale Dilettanti in corso a Ferrara. Sul palco, la base e il vertice del movimento: dalle presidenti della Serie A Women Federica Cappelletti e della Divisione Serie B Femminile Laura Tinari al coordinatore del Dipartimento calcio femminile LND Luca Maurina, fino alla responsabile AIAC per il calcio femminile Valentina De Risi e al selezionatore delle rappresentative femminili LND Marco Canestro. Un panel aperto dall’intervento del presidente della LND, Giancarlo Abete.


“Pazienza e visione comune, questi gli elementi per garantire una filiera produttiva nel nostro movimento – le parole della presidente Cappelletti –. Filiera che sia costituita da un costante interscambio tra base e vertice, ma anche all’interno di un club, con la formazione di un settore giovanile che possa rappresentare un serbatoio per le prime squadre. Proprio dieci anni fa, tra l’altro, la FIGC ha introdotto l’obbligo di tesserare giovani Under 12, e da lì è iniziata una filiera che ha portato bambine a diventare adulte e calciatrici. Nel nostro campionato, che rappresento con orgoglio, ci sono esempi di giovani formate nei vivai che sono arrivate dalla base al vertice della filiera, ma credo fermamente che tutte le componenti possano contribuire allo sviluppo di questo settore”.


"Portare la voce della Serie B su questo palco significa riaffermare il valore della filiera come fondamento del futuro del calcio femminile: un percorso condiviso, fatto di passione, investimenti e visione, che parte dal basso e costruisce, passo dopo passo, la cultura del professionismo – ha affermato la presidnete Tinari –. Il professionismo non è soltanto uno status, ma un orizzonte culturale che attraversa tutto il movimento: un modo di intendere la formazione, la responsabilità e la crescita delle nostre atlete e delle società che credono ogni giorno nel calcio femminile Nella nostra filiera, la Serie B è una cerniera fondamentale, capace di unire il mondo dilettantistico e quello professionistico, mantenendo vivo il legame tra chi lavora nei territori e chi opera ai massimi livelli. Una categoria di formazione e valorizzazione del talento calcistico italiano, una categoria che parla e gioca italiano con 345 calciatrici su 390 tesserate con le nostre società".


