Sanzioni disciplinari – circostanze attenuanti – ammissione di responsabilità – collaborazione fattiva – autonomia

11/25/2025

Stagione: 2025-2026

L’ammissione di responsabilità di cui all’art. 13, comma 1, lettera e), del Codice di giustizia sportiva integra una circostanza attenuante autonoma e distinta rispetto a quella della prestata collaborazione dalla quale è separata dalla disgiunzione “o”.

Numeron. 0045/CFA/2025-2026/L

PresidenteTorsello

RelatoreMancini

Riferimenti normativiart. 13, comma 1, lett. e), CGS

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Art. 13 - Circostanze attenuanti

La sanzione disciplinare è attenuata se dai fatti accertati emerge a favore del responsabile una o più delle seguenti circostanze: a) avere agito in reazione immediata a comportamento o fatto ingiusto altrui; b) aver concorso, il fatto doloso o colposo della persona offesa, a determinare l'evento, unitamente all'azione o omissione del responsabile; c) aver riparato interamente il danno o l'essersi adoperato spontaneamente ed efficacemente per elidere o attenuare le conseguenze dannose o pericolose dell'infrazione, prima del giudizio; d) aver agito per motivi di particolare valore morale o sociale; e) aver ammesso la responsabilità o l'aver prestato collaborazione fattiva per la scoperta o l'accertamento di illeciti disciplinari. Gli organi di giustizia sportiva possono prendere in considerazione, con adeguata motivazione, ulteriori circostanze che ritengono idonee a giustificare una diminuzione della sanzione. In ogni caso, la riduzione della sanzione viene estesa anche alla società responsabile ai sensi dell'art. 6; laddove sia stata la società responsabile ad elidere o attenuare, ai sensi del comma 1, lettera c), le conseguenze dell'illecito ovvero a riparare il danno, solo la società beneficerà della circostanza attenuante.