La Nazionale Femminile si congeda dai propri tifosi con un ko contro il Brasile – premiato dalla rete nella ripresa di Luany – che non cancella quanto di buono fatto vedere dalle Azzurre nell’anno che sta per concludersi. Il percorso post Europeo riparte con il pareggio di venerdì con il Giappone e con lo 0-1 odierno (davanti a 3800 spettatori), risultati che alla luce del valore delle avversarie consentono comunque all’Italia di guardare al futuro con grande fiducia. Nelle due amichevoli Andrea Soncin ha concesso minuti a chi finora aveva giocato meno, gettando nella mischia diverse esordienti e rilanciando calciatrici reduci da infortuni. Tante soluzioni nuove che torneranno sicuramente utili già nei prossimi appuntamenti.

 

“Oggi abbiamo tenuto testa alle campionesse della Copa America – ha dichiarato il Ct dopo il 90’ – faccio i complimenti alle ragazze perché hanno fatto una prestazione di alto livello. Sono soddisfatto di quello che ho visto, abbiamo avuto varie situazioni che senza frenesia avremmo potuto sfruttare meglio. C’era la curiosità di vedere il livello raggiunto e posso dire di essere molto contento della risposta di tutta la squadra”.

L’Italia è ora attesa dall’ultimo raduno del 2025: tra poco meno di un mese la squadra partirà per la tournée negli Stati Uniti, dove il 29 novembre e il 2 dicembre (calcio d’inizio all’1 italiana) affronterà in amichevole la Nazionale USA. Il doppio impegno con la selezione più titolata al mondo precederà l’inizio delle qualificazioni mondiali, al via nel febbraio 2026, con le Azzurre che scopriranno i nomi delle loro avversarie nel sorteggio in programma il 4 novembre a Nyon.

 

LA PARTITA. Il Ct conferma il 3-5-2 ma cambia ben sei interpreti rispetto all’1-1 di venerdì con il Giappone. In porta turno di riposo per Giuliani, al suo posto ritrova una maglia da titolare dopo oltre due anni Durante. In difesa non c’è D’Auria ma Lenzini, che va a completare il terzetto Europeo insieme a Salvai e capitan Linari. A centrocampo c’è Tomaselli accanto a Schatzer e Greggi, autrice del gol del momentaneo vantaggio con le nipponiche, supportate sulle fasce da Oliviero e Soffia. In attacco con la novità Piemonte si rivede anche l’americana Cantore, non l’altra candidata al Pallone d’Oro Girelli, che si accomoda in panchina.

 

A inizio gara i ritmi non sono altissimi e l’Italia ne approfitta per imporre la sua ottima organizzazione di gioco. Nei primi minuti vanno segnalati l’intervento durissimo di Haas su Greggi, con la brasiliana solo ammonita, e l’infortunio muscolare di Soffia, sostituita al 17’ da Bergamaschi. Subito dopo la mezz’ora - dominata in mezzo al campo dal dinamismo di Greggi e Schatzer - arriva il primo squillo dell’attesissima Cantore, ma il tiro a giro dal limite dell’area della nuova stella dei Washington Spirit viene deviato in angolo da Lorena. La formazione allenata da Elias, sorniona per buona parte del primo tempo, si sveglia prima dell’intervallo senza però mai impensierire realmente la retroguardia azzurra.

 

La ripresa si apre con un’occasione per parte, clamorosa soprattutto quella delle sudamericane, che non riescono a finalizzare un contropiede condotto in netta superiorità numerica. Con gli spazi più ampi Cantore inizia a sprintare con più regolarità, seminando avversarie e cercando rifornimenti per le compagne, ma le Azzurre faticano a occupare l’area brasiliana. Ci riescono invece benissimo le Verdeoro, che al 22’ trovano l’1-0 grazie alla numero 22 Luany, prontissima a deviare in rete il cross dal fondo di Dudinha. Qualche minuto dopo Durante evita con un riflesso prodigioso il raddoppio del Brasile, sempre più minaccioso con il passare dei minuti. Dopo aver fatto entrare a metà secondo tempo Severini e Beccari, per la rimonta Soncin si gioca anche le carte Dragoni, Bonansea e Girelli.

Lo schieramento super offensivo dell’Italia non produce gli effetti sperati, soprattutto in virtù dell’ottima difesa delle ospiti, che dopo aver superato 2-1 a Manchester l’Inghilterra concludono la loro campagna europea con un altro convincente successo. Ma dopo il fischio finale i tifosi presenti allo stadio dedicano la meritata standing ovation alle Azzurre, protagoniste – anche senza la prima vittoria della storia con il Brasile – di un 2025 da incorniciare.

ITALIA-BRASILE 0-1 (pt 0-0)

ITALIA (3-5-2): Durante; Lenzini, Salvai, Linari; Oliviero (dal 36’ st Bonansea), Tomaselli (dal 22’ st Severini), Schatzer (dal 36’ st Dragoni), Greggi, Soffia (dal 17’ pt Bergamaschi); Cantore (dal 22’ st Beccari), Piemonte (dal 36’ st Girelli). A disp: Baldi, Gilardi, Merlo, Ambrosi, Boattin, Polli, Cambiaghi, Pandini, D’Auria. Ct: Soncin

BRASILE (3-4-3): Lorena; Bruninha (dal 21’ st Isabela), Haas, Mariza; Luany, Lais Estevam (dall’8’ st Duda Sampaio), Ary Borges, Yasmin; Jennifer (dal 22’ st Dudinha), Gutierres (dall’8’ st Bia Zaneratto), Taina Maranhao (dal 21’ st Ludmila). A disp: Claudia, Carlinha, Thais Lima, Tarciane, Thais Ferreira, Vitoria Calhau, Guimaraes Da Silva. Ct: Elias

Arbitro: Olivia Tschon (Austria); Assistenti: Amina Gutschi (Austria), Linda Achmuller (Austria); Quarto ufficiale: Martina Molinaro (Italia)

Rete: 22’ st Luany (B)

Note: ammonite Haas (B), Linari (I), Soncin (I), Bergamaschi (I), Beccari (I), Mariza (B), Ary Borges (B). Spettatori 3800.