Nazionale A

Per gli Azzurri un pareggio che vale oro, lo 0-0 con l’Ucraina regala all’Italia il pass per l’Europeo

Match ricco di emozioni alla BayArena, con la Nazionale che ottiene una qualificazione sofferta quanto meritata: ancora un Chiesa formato super, decisivo Donnarumma. A giugno in Germania potremo difendere il titolo conquistato a Wembley

lunedì 20 novembre 2023

Per gli Azzurri un pareggio che vale oro, lo 0-0 con l’Ucraina regala all’Italia il pass per l’Europeo

Auf Wiedersehen Germania, ci si rivede a giugno! A Leverkusen basta lo 0-0 con l’Ucraina per raggiungere la qualificazione alla fase finale dell’Europeo, dove potremo difendere il titolo conquistato a Wembley. Per volare la prossima estate in Germania era sufficiente un pari ed è arrivato uno 0-0 che ha il sapore della vittoria. Ma quanta sofferenza. Tante occasioni da gol, da una parte e dall’altra, con Chiesa e Mudryk protagonisti di un’entusiasmante sfida nella sfida vissuta a mille all’ora. L’Italia non gioca per il pari, sfiorando il vantaggio con Frattesi e Raspadori e accendendosi grazie alle fiammate del suo numero 14. Anche Donnarumma si rivela fondamentale con due parate, una per tempo, su Sudakov e Mudryk. E tutta la squadra convince, mostrando quel carattere e quella compattezza necessari per fare di un gruppo un gruppo vincente.

LA PARTITA. Sono quattro i cambi rispetto al match con la Macedonia del Nord. Dopo aver scontato la squalifica rientra Di Lorenzo, mentre al centro della difesa Buongiorno, alla sua seconda presenza in Nazionale, va ad affiancare Acerbi. Confermati a centrocampo Jorginho e Barella, è Frattesi l’altra mezzala. Una novità anche nel tridente, con Zaniolo al posto di Berardi, mentre Raspadori vince il ballottaggio con Scamacca. Con loro c’è Federico Chiesa, l’uomo più atteso dopo la doppietta realizzata venerdì all’Olimpico. L’Ucraina può contare su tutti i suoi big, da Zinchenko a mister 100 milioni Mudryk, con Dovbyk terminale offensivo nel 4-2-3-1 di Rebrov, che diventa 5-4-1 in fase di non possesso. È Zinchenko ad abbassarsi a sinistra, in un ruolo che occupa abitualmente in Premier League.

L’ambiente è caldissimo e l’urlo ‘Italia, Italia’, che si alza più volte dagli spalti della BayArena, dimostra che i tifosi azzurri sono molti di più dei 1800 che hanno acquistato il tagliando del settore ospiti. I ritmi sono alti e al 5’ la prima conclusione nello specchio è di Tsygankov, con Donnarumma che blocca senza problemi. La velocità di Dovbyk mette in difficoltà prima Acerbi e poi Buongiorno, costretto a spendere subito un’ammonizione per fermare la falcata del bomber del Girona. Al 14’ Donnarumma è bravo a distendersi sulla conclusione di Sudakov, un minuto dopo è Trubin a volare sul destro violento dal limite dell’area di Barella. Nessun attendismo, si gioca a carte scoperte. Al 27’ angolo di Dimarco, Di Lorenzo di testa manda a lato. E un minuto dopo l’Italia ha l’occasione per sbloccare il risultato: Chiesa se ne va in campo aperto e serve in profondità Frattesi, che incrocia il sinistro trovando la respinta in uscita di Trubin. Subito dopo altra gran giocata di Chiesa, che innescato da un colpo di tacco di Dimarco si invola e crossa per l’accorrente Raspadori, in ritardo per una questione di centimetri. È un’Italia coraggiosa, che non gioca per lo 0-0 e sfonda più volte a sinistra sull’asse Dimarco-Chiesa. Manca solo il gol.

La ripresa si apre con Scamacca al posto di Raspadori. L’attaccante dell’Atalanta ha subito il pallone buono per colpire, ma da pochi passi calcia alto. Si alza anche la bandierina del guardalinee: fuorigioco. Chiesa, che parte ancora una volta larghissimo a sinistra, salta regolarmente l’uomo, così come dall’altra parte Mudryk dimostra di avere una marcia in più. Una sfida nella sfida a colpi di sgasate. Al 65’ un brivido nell’area di rigore azzurra: incomprensione tra Di Lorenzo e Donnarumma, che sbaglia l’uscita ma poi si rifà salvando sulla conclusione a botta sicura del solito Mudryk. Con un ripiegamento in fase difensiva Chiesa conferma di essere in una condizione atletica straripante e si guadagna anche gli applausi dei compagni di squadra.

Al 70' doppio cambio per l’Italia: escono Zaniolo e Jorginho, dentro Politano e Cristante. L’Ucraina deve vincere e alza il baricentro alla ricerca del gol qualificazione, gettando nella mischia Zubkov e Pikhalyonok. Esce uno stremato Chiesa, al suo posto Kean, mentre Rebrov si gioca le ultime carte con gli ingressi in campo di Tymchyk, Sikan e Malinovskyi. La BayArena è una bolgia, c’è da soffrire fino alla fine. La partita di Politano dura solo venti minuti, al suo posto entra Darmian. Altro brivido nel finale. Un intervento di Cristante su Mudryk fa invocare il rigore all’Ucraina, ma lo spagnolo Gil Manzano fa proseguire e il VAR non interviene. E dopo 5 minuti di recupero che sembrano interminabili arriva il fischio finale. Missione compiuta: scongiurati i play off, l’Italia vola all’Europeo. Appuntamento il 2 dicembre ad Amburgo per il sorteggio dei gironi della fase finale: ci saremo anche noi.

RISULTATI E CLASSIFICA DEL GRUPPO C

Ucraina-Italia 0-0
Macedonia del Nord-Inghilterra 1-1

Classifica: *Inghilterra 20 punti, *Italia e Ucraina 14, Macedonia del Nord 8, Malta 0

*qualificate per la fase finale del Campionato Europeo

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L'Italia fa 0-0 con l'Ucraina, gli Azzurri volano all'Europeo