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Parola d’ordine: coraggio. Di volere e giocare il pallone, anche sotto pressione e contro avversarie di primissimo livello. Un concetto emerso più volte nella conferenza stampa dove - alla vigilia della prima amichevole con gli Stati Uniti, in programma domani alle 19 locali (l’1.00 di notte del 29 novembre in Italia, diretta su Rai 2) - sono intervenuti il Ct Andrea Soncin ed Elena Linari. In una Orlando bloccata dai festeggiamenti per il Thanksgiving, la Nazionale italiana lavora e corre veloce verso l’attesissimo doppio impegno con la selezione più titolata al mondo.


“Siamo qui - ha dichiarato Soncin - per scalare un altro gradino del nostro percorso di crescita. Come già fatto nel raduno di ottobre vogliamo dare la possibilità di giocare a più ragazze possibili, per allargare la nostra base e prepararci nel migliore dei modi all’inizio del cammino verso il Mondiale, che rappresenta un sogno ancora più grande di quello vissuto la scorsa estate”. Per farlo, non potrebbe esistere modo migliore che sfidare la corazzata USA, una squadra che vive il calcio in maniera totalmente diversa da quelle affrontate nei primi due anni della sua gestione. “Le loro calciatrici militano nei top club di tutto il mondo, hanno un gioco evoluto e danno pochissimi riferimenti. Ma, come sempre, siamo concentrate su noi stesse e sulle armi che dovremo mettere in campo”.
Il Ct - per sua stessa ammissione ambizioso, concreto ma anche sognatore - non perde occasione di sottolineare la gioia che prova nell’allenare questo gruppo: “Fin dal primo momento - ha aggiunto - ho avuto la convinzione di poter scalare il Ranking e giocarcela con Nazionali che fino a poco tempo fa sembrava impossibile battere. Sono grato a chi mi ha dato questa immensa possibilità. Penso al presidente Gabriele Gravina, a Renzo Ulivieri e naturalmente alle ragazze, perché con il loro impegno hanno fatto in modo di elevare il lavoro che portiamo avanti quotidianamente”. E a chi gli chiede l’immagine più bella del 2025, Soncin risponde così: “Vado oltre le prestazioni e i risultati - ha concluso - ciò che porto nel cuore è la passione che siamo riuscite a trasferire, i feedback di chi non ci seguiva, la voglia delle calciatrici di essere sempre presenti nei raduni e la vicinanza di chi non viene convocata. Tutti insieme siamo riusciti a creare un clima unico, che è arrivato anche negli occhi e nei cuori delle persone che ci seguono”.


Concretezza e ambizione sono concetti che ben si adattano anche alla personalità di Linari, che non vede l’ora di godersi l’atmosfera dell’Inter&Co Stadium. “Essere qui - ha evidenziato il difensore del London City Lionesses - ci fa capire quanto stiamo facendo e quanto abbiamo fatto. Affronteremo una Nazionale diretta e verticale, ma sono queste le partite che ci permetteranno di far fare esperienza a tutto il gruppo squadra. Mi piacerebbe vedere un’Italia spensierata, che vuole divertirsi e che non ha alcuna paura di giocare il pallone”. Per ‘Linus’ la coperta azzurra non è troppo corta, anzi, ma l’auspicio è che il movimento italiano possa continuare la sua ascesa in maniera sempre più dirompente: “Ringrazio mister e staff per tutto quello che sono riusciti a darci – questa la sua chiosa – si è percepita un’unione che fa la differenza. Ma non vogliamo accontentarci, quello che abbiamo raggiunto non deve bastarci. Per azzerare il gap con i Paesi in cui il calcio femminile è già una realtà consolidata abbiamo bisogno di visibilità, seguito e di stadi idonei e pieni”.


“LA MIA AMERICA”: CANTORE SI RACCONTA A VIVO AZZURRO TV. “Dove sono? Cosa sto facendo?”. Si apre così l’intervista a Vivo Azzurro TV di Sofia Cantore, passata in meno di quattro mesi di vita negli USA dallo spaesamento iniziale alla gioia di vivere un’esperienza unica e totalmente diversa dalla precedente. La neo attaccante dei Washington Spirit, arrivata subito a suon di gol (indimenticabili i due realizzati di tacco) a un passo dalla vittoria del titolo del campionato americano, racconta l'arrivo nella capitale statunitense e l'avventura nella NWSL.
Tra litri di caffè, cornetto portafortuna regalato da Benedetta Glionna e piatti di pasta cucinati da suo fratello, anche lui sbarcato a Washington per lavoro, l’attaccante non dimentica l’Italia, pur essendo felicissima della sua nuova esperienza. “Il calcio qui è più fisico, meno tattico e ci sono molti più spazi. I ritmi sono molto alti e all’inizio ho fatto fatica a livello atletico. Ma ho trovato una squadra molto forte e l’adattamento è stato facile perché sono circondata da belle persone”. L’aspetto che finora l’ha colpita di più? “I festeggiamenti con i tifosi dopo la vittoria nella semifinale dei play-off. Vedere il nostro muro giallo è stato veramente bello. Mi sento parte di una grande comunità”.
L’ELENCO DELLE CONVOCATE
Portieri: Rachele Baldi (Roma), Francesca Durante (Lazio), Laura Giuliani (Milan);
Difensori: Valentina Bergamaschi (Roma), Lisa Boattin (Huston Dash), Federica D’Auria (Lazio), Lucia Di Guglielmo (Roma), Martina Lenzini (Juventus), Elena Linari (London City Lionesses), Beatrice Merlo (Inter), Elisabetta Oliviero (Lazio), Julie Piga (Milan), Cecilia Salvai (Juventus);
Centrocampiste: Arianna Caruso (Bayern Monaco), Giulia Dragoni (Roma), Manuela Giugliano (Roma), Eleonora Goldoni (Lazio), Giada Greggi (Roma), Nadine Nischler (Como), Matilde Pavan (Como), Eva Schatzer (Juventus);
Attaccanti: Chiara Beccari (Juventus), Agnese Bonfantini (Fiorentina), Michela Cambiaghi (Juventus), Sofia Cantore (Washington Spirit), Alice Corelli (Roma), Cristiana Girelli (Juventus), Martina Piemonte (Lazio).


