Sabato 11 ottobre rimarrà un giorno da ricordare per il mondo della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC: un evento che ha toccato, trasversalmente, sport e impegno sociale. Al Viola Park, la casa della Fiorentina, si è partiti di buon mattino, al campo Davide Astori, con il programma dei Test Match, che hanno visto coinvolte - oltre alle squadre gemellate con il club del presidente Commisso (Fiorentina White e Purple Quartotempo, più l'Ossona dalla Lombardia) - Lastrigiana Un Calcio per Tutti, Livorno Arlecchino Sport, Pisa Freccia Azzurra, Pontedera Calciando Insieme e Pro Soccer Lab.

C'è stato spazio anche per il Fun & Play Sperimentale, dedicato alle calciatrici e ai calciatori meno esperti. Tra questi, gli esordienti assoluti del Corazzano, che avevano al loro seguito un illustrissimo allenatore / accompagnatore, Renzo Ulivieri: "Sto dando una mano molto volentieri - ha detto il presidente dell'Associazione Italiana Allenatori - per far sì che questi ragazzi vivano nel modo migliore questa nuova esperienza. Nei primissimi allenamenti sono stato in campo con loro e devo dire che ho vissuto emozioni fortissime".

Una volta terminate le partite, in tarda mattinata, Giovanni Sacripante, responsabile nazionale della DCPS, ha consegnato una maglia personalizzata a Natascia Lombardi, che nei giorni scorsi ha festeggiato 20 anni di presidenza dall'Arlecchino Sport, gemellata con il Livorno.

Un altro momento davvero toccante è stato quello dedicato a Joe Barone, scomparso improvvisamente un anno e mezzo fa, il 19 marzo 2024. L'ex direttore generale della Fiorentina è stato tra gli artefici sia della costruzione del Viola Park sia della partecipazione della Fiorentina, attraverso le sue squadre affiliate, all'attività della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. Giovanni Sacripante, a nome della DCPS, ha consegnato ai capitani delle squadre Fiorentina White e Purple una teca con dentro un pallone autografato dai giocatori. "Barone è stato un eccezionale dirigente sportivo, allo stesso tempo pragmatico e sensibile - ha detto Sacripante - e più volte mi aveva confidato che non vedeva l'ora di organizzare un evento che coinvolgesse la DCPS al Viola Park. Se oggi siamo qui lo dobbiamo specialmente a lui".

Nel pomeriggio ci si è spostati al Media Center, per il panel 'A testa alta – Il calcio come spazio di salute mentale e crescita personale', il cui titolo richiamava la campagna 'Ad Alta Voce', lanciata dalla FIGC (in collaborazione con la DCPS e l'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma) venerdì scorso, in coincidenza con la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Argomento ripreso dunque nell'incontro di sabato, presentato e moderato da Dora Bendotti della DCPS, con Claudia Quattrone (responsabile brand marketing & comunicazione / eventi e CSR della Fiorentina) che ha portato i saluti del direttore generale Alessandro Ferrari e ha fatto gli onori di casa, prima di sedersi in platea accanto alle squadre DCPS affiliate con il club viola.

"Parlare di tutela della salute mentale - ha detto Giovanni Sacripante in apertura del panel - significa mettere a fuoco un fenomeno che, dati alla mano, riguarda una persona su quattro, con diversi gradi di difficoltà. Si tratta di un problema che tocca soprattutto i giovani. Con questo evento, ancora una volta, abbiamo voluto collegare sport e contenuti sociali. Per l'occasione, ho tra l'altro il piacere di annunciare che la FIGC è stata una delle poche federazioni scelte dalla UEFA per avviare un 'pilot', un progetto sperimentale, proprio sulla salute mentale, che sarà sviluppato con il contributo della DCPS, che da quest'anno ha inoltre istituito al suo interno un'apposita Area Psicologica".

Sempre per la FIGC è intervenuta Cristina Blasetti (Sustainability Manager): "Avevo preparato un discorso pieno di dati e di cifre - ha dichiarato - che, in effetti, per quanto riguarda i problemi legati alla salute mentale sono da monitorare con attenzione, visto purtroppo il trend di crescita. Ma dopo le emozioni che abbiamo vissuto stamattina in campo e che stiamo vivendo anche qui preferisco porre soprattutto l'accento su quanto campagne come 'Ad Alta Voce' possano servire per abbattere tabù e per favorire una maggiore presa di coscienza collettiva di fenomeni che ci riguardano tutti".

Ha poi preso la parola il medico psichiatra Santo Rullo, fondatore di Crazy for Football e componente del Consiglio Direttivo della DCPS. "In realtà la malattia mentale non esiste - ha rivelato Rullo - ma semmai esiste il problema di gestire male le proprie funzioni mentali. Non c'è dubbio che l'alimentazione corretta, un adeguato numero di ore di sonno e l'attività fisica concorrano a migliorare la salute, anche mentale, delle persone. Fin da quando siamo partiti l'obiettivo di Crazy for Football è stato puntato proprio sull'attività fisica, cioè sul far praticare il calcio a chi deve si deve misurare con queste problematiche. Ringrazio la FIGC per avere creduto fin da subito nel nostro progetto".

"Bisogna partire dal pensiero - ha detto in apertura del suo intervento Iacopo Fossi, responsabile dell'area psicologica ed educativa della Quartotempo, di cui è fondatore - che le persone sono in continua trasformazione: normalità e anormalità sono due concetti astratti. E, comunque, quando rotola un pallone cadono tutte le differenze. Con il nostro impegno nel calcio della DCPS abbiamo tolto tanti ragazzi dal divano di casa: una cosa molto bella e positiva".

In conclusione del panel ha parlato Lorenzo Sani, in rappresentanza dell'Ordine dei Giornalisti, che ha curato la realizzazione del vademecum 'Informare sulla salute mentale', realizzato in collaborazione con Rai Sostenibilità e con la ASL Roma 2. "Non ci sono parole sbagliate - ha sottolineato Sani -, ma molto spesso c'è un uso sbagliato delle parole. E, quando si parla di salute mentale o di disabilità, che è la più vasta 'minoranza sociale' al mondo, l'attenzione a quello che si dice e a quello che si scrive deve essere massimale".