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A poche ore dall’amichevole tra Italia e Brasile, giocata allo stadio ‘Ennio Tardini’ e vinta 1-0 dalle verdeoro, il Teatro Regio di Parma ha ospitato “Women’s Football Lab – Officina di idee per il calcio femminile in Italia”, evento organizzato con il patrocinio di FIGC, Serie A Women Athora, Comune di Parma e in collaborazione con Teatro Regio e Coccinelle.
Promosso da Parma Calcio e moderato dalla giornalista Gaia Brunelli, il workshop ha rappresentato un laboratorio di idee dedicato alla condivisione di buone pratiche e visioni internazionali sul futuro del calcio femminile, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, dirigenti sportivi, atlete e professionisti del settore.


Ad aprire l’incontro sono stati i saluti istituzionali del Sindaco di Parma, Michele Guerra, che ha sottolineato come “il Parma Calcio Women sia perfettamente inserito nel tessuto culturale della città. Il Presidente Krause è riuscito a creare un movimento autentico, capace di farsi seguire e sostenere. La felicità della città e del Teatro Regio di ospitare questo evento è massima”.


A seguire, il CEO di Parma Calcio, Federico Cherubini, ha rimarcato l’importanza strategica che il Club attribuisce al calcio femminile: “Ringrazio Teatro Regio per questa preziosa collaborazione. Il calcio femminile è una priorità per il nostro club: Parma sarà sempre al fianco del movimento femminile”.


La presidente della Serie A Women, Federica Cappelletti, ha posto l’accento sul valore di eventi come questo: “Stiamo lavorando sulla sostenibilità del movimento, e questo appuntamento serve per alzare il livello del confronto. Il calcio femminile è un pilastro essenziale per il nostro sport. Sono felice di aver accolto il Parma tra le società di Serie A”.


Nel suo intervento, la capodelegazione della Nazionale Italiana femminile, Sara Gama, ha evidenziato la necessità di investire sulle basi del movimento: “Negli ultimi dieci anni il calcio femminile è cresciuto enormemente e lo abbiamo visto con la Nazionale. Ora dobbiamo ampliare la base delle giovani calciatrici: è lì che si costruisce il futuro del movimento. Ambrosi è un esempio”.


Dopo gli interventi istituzionali, il confronto si è spostato su una prospettiva internazionale, grazie ai contributi dei relatori invitati. Miwa Sykes, Lead Consultant di Two Circles, ha parlato dell’importanza di “personalizzare l’esperienza dei tifosi” per rendere il calcio femminile ancora più coinvolgente.


Stefano Braghin, Women’s Football Director di Juventus FC, ha sottolineato che “il modo migliore per superare i pregiudizi è offrire un prodotto di alto livello: il calcio femminile è professionismo e deve essere percepito e valorizzato come tale”.


Per Maya Herm, Assistant Vice President di Wasserman, “è fondamentale coinvolgere sempre di più le donne già appassionate, sviluppando strategie di comunicazione mirate e inclusive”.


Antonella Palmisano, campionessa olimpica a Tokyo 2020, ha portato la propria testimonianza personale: “Avevo promesso a me stessa di trovare la mia strada. Ora dobbiamo fare qualcosa di concreto per fare la differenza e lasciare un segno”.


Infine, James Swanson, Senior Marketing Manager della Women’s Rugby World Cup 2025, ha concluso ricordando che “le connessioni create dagli sport femminili devono generare interesse, valore e partecipazione del pubblico”.
Nel pomeriggio, la città ha accolto la Nazionale Italiana Femminile, impegnata in un’amichevole di prestigio contro il Brasile allo stadio Tardini: un grande spot per il movimento.


