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Quello della Res Donna Roma è un progetto nuovo, ambizioso, partito dalla periferia ma che si sta velocemente allargando. E in una città già rappresentata in Serie A Women da Roma e Lazio, la Res Donna Roma vuole ritagliarsi un ruolo importante. Il nome di Fabio Melillo, allenatore scomparso lo scorso anno, risuona però ancora nelle parole delle protagoniste della terza puntata di ‘B Stories’, il format della OTT della FIGC che racconta le storie che ruotano attorno alla Serie B Femminile. Da Torbellamonaca all’ambizione di diventare “un punto di riferimento per tutta Roma”: lo dice Viola Maurilli, portiere della Res, squadra in cui vivono storie profonde come la sua.


“Da piccola ho perso entrambi i genitori, rimasi da sola con mio fratello maggiore e con nostro zio che ci prese in tutela – racconta –. La Res mi ha accolta come una famiglia, il calcio è stata la mia fortuna e la mia salvezza. Fabio Melillo e le mie compagne di squadra, anche quelle che ora giocano in altre squadre, mi hanno offerto una casa dove dormire quando era tardi, mi hanno fatto pranzare in casa loro. Il calcio mi ha dato tutto, e io continuo a dargli tutto ogni giorno”.
La Res Donna Roma ha accolto anche Giovana Maia, giocatrice cresciuta in Brasile e di nazionalità portoghese che ha combattuto una battaglia che va ben al di là dei 90 minuti: “Giocavo in Grecia, presi una botta che mi costò la rottura di una costola. Una volta all’ospedale, però, ho scoperto un tumore raro all’aorta. Mi dissero che sarebbe stato difficile tornare a giocare, e che le probabilità di continuare a vivere dopo l’operazione sarebbero state basse. Ma oggi sono qui, a giocare, a fare quello che amo, e per questo devo ringraziare la Res Donna Roma”.


Una puntata, quella di ‘B Stories’ dedicata alla Res Donna Roma, ambientata nel centro della Capitale: una città caotica, ma che sa emozionare, e in cui North Sixth Group ha scelto di valorizzare il calcio femminile. Un calcio che sa essere…Donna, evoluzione di una Res da cui sono partite giocatrici arrivate in Nazionale come Giada Greggi e Arianna Caruso e che non ha perso il significato di “famiglia”, raccontato anche da Giulia Liberati, che il 7 dicembre scorso ha chiuso la sua avventura nella Res con la fascia di capitana messale al braccio da Claudia Palombi, un altro dei simboli della Res Roma che fu, diventata Res Donna Roma.
‘B STORIES RES DONNA ROMA’ – GUARDA LA PUNTATA SU VIVO AZZURRO TV


