Focus: il campionato si divide in due, "italiano" e "federale"

Nel primo decennio del 1900, il calcio italiano, in continua e costante evoluzione, visse anche un biennio con due campionati ufficiali e paralleli: uno per soli italiani, uno aperto agli stranieri

Nel primo decennio del 1900, il calcio italiano, in continua e costante evoluzione, visse anche un biennio con due campionati ufficiali e paralleli, il “Campionato italiano di Prima categoria” e il “Campionato federale di Prima categoria” nelle stagioni 1907-08 e 1908-09.

Tutto nasce nell’Assemblea federale del 10 novembre 1907 a Milano: il piemontese Emiliano Barbiano di Belgioioso d’Este è eletto Presidente alla chiusura del mandato del milanese Giovanni Silvestri, e viene approvata una riforma secondo la quale vengono istituiti due campionati, appunto quello “italiano” e “federale”. «L'Assemblea delibera - si legge nell'ordine del giorno della FIF - che il Regolamento organico sia modificato in modo da comprendere due gare di campionato: la prima chiamata Campionato Federale, libera a tutti i soci appartenenti alle società iscritte alla Federazione, anche se stranieri..., e la seconda chiamata Campionato italiano e riservata ai soli giuocatori italiani o nazionalizzati... Alla prima sarà assegnata la Coppa Spensley... Alla seconda sarà invece assegnata la Coppa Bruni...» E ancora: «I delegati presenti, addolorati per il ritiro dei delegati delle società Club Torino, Milan Club, Libertas, Genoa Club, Naples FBC, affermano solennemente il concetto che nel proporre un campionato italiano riservato ai soli giuocatori italiani... hanno inteso dare maggior incremento al giuoco, diffondendolo ovunque in Italia, senza per questo pregiudicare i diritti delle società composte da giuocatori stranieri, alle quali hanno riservato la maggior gara di campionato federale.»

La scelta è figlia del tentativo di limitare la presenza dei calciatori stranieri, ammessi solo nel campionato “federale” (e tra l'altro solo gli stranieri con dimora fissa in Italia, per evitare il malcostume di ingaggiare giocatori stranieri dall'estero solo per alcune partite) e privilegiare invece i calciatori italiani, i soli a poter prendere parte al campionato autarchico, “italiano”, il solo che avrebbe assegnato il titolo di Campione d’Italia. In un’epoca in cui i grandi club sono stati fondati, diretti, spesso allenati e composti da calciatori soprattutto inglesi, o svizzeri (molti dei quali cresciuti nei college inglesi), è una miccia destinata a far esplodere il calcio italiano.

Per protesta contro le delibere della FIF nel 1908 il Milan campione in carica, il Genoa e il Torino, contestando la decisione che li avrebbe relegati a competere per il titolo di "Campione Federale”, rifiutarono di partecipare al campionato italiano e si ritirarono anche dal torneo federale. Si iniziarono a mettere in luce le Unioni Sportive e Ginniche, finora relegate a comprimarie dai club formati da calciatori inglesi e svizzeri oppure rimaste fuori dalla FIF preferendo fino a quel momento prendere parte al campionato organizzato dalla Federginnastica. Furono proprio i nuovi arrivati della Pro Vercelli che approfittarono di questo campionato rimaneggiato: dopo avere sconfitto l'Andrea Doria, i vercellesi sconfissero a Milano il 3 maggio 1908 la US Milanese vincendo il primo titolo di un club che sarebbe diventato leggenda.

Nella nuova stagione, all'assemblea dell'8 novembre 1908, arriva una mediazione: da un lato si decide di assegnare la Coppa Spensley (trofeo che dopo la Coppa Duca degli Abruzzi e la Coppa Fawcus entrambe assegnate definitivamente al Genoa per aver conquistato 3 campionati dal 1898 al 1900 e dal 1902 al 1904) al Milan che aveva vinto il campionato nel 1906 e 1907 (ne sarebbero serviti 3, ma la partecipazione del club al torneo 1908 fu di fatto impedita dalla riforma della FIF), pur mantenendo la doppia formula del campionato italiano e federale. I club storici decisero però di prendere parte al campionato federale, in modo da renderlo il campionato più importante, boiottando invece il campionato italiano, che restava privo di interesse trai tifosi e l’opinione pubblica in generale. Il campionato federale si conclude con la stessa finale del campionato italiano 1908: in finale si ritrovano Pro Vercelli e US Milanese e si impone di nuovo il club vercellese, premiato con la Coppa Zaccaria Oberti. Il campionato italiano, senza i club storici e snobbato anche dalla Pro Vercelli, viene vinto invece dalla Juventus (finale: Juventus – us milanese 1-1 e 2-1), ma di lì a poco questo titolo viene disconosciuto dalla Federazione, che nel frattempo aveva cambiato la denominazione in FIGC.

In questa fase particolarmente movimentata, avvenne la scissione interna al Milan, nel 1908, che portò alla nascita dell'Internazionale.

Dalla stagione 1909-10, si sarebbe tornati ad un campionato unico di Prima Categoria.