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La mostra ‘Stadi, Architettura e Mito’, in corso al MAXXI di Roma fino al 9 novembre e patrocinata dalla FIGC, ha rappresentato l’occasione per un incontro dal titolo ‘Dalla vittoria dell’82 al campo della politica: sport e memoria collettiva’, a cui hanno partecipato il presidente della Lega Pro e della Fondazione Museo del Calcio Matteo Marani e il capo delegazione della Nazionale Under 21 Giancarlo Antognoni, campione del mondo nel 1982 con la maglia azzurra. L’incontro, introdotto dalla coordinatrice MAXXI Architettura e Design contemporaneo Elena Tinacci, è stato moderato dal giornalista Malcom Pagani.


Vista la presenza tra i cimeli esposti del trofeo alzato da Dino Zoff a Madrid (oltre a quello del 2006), l’incontro è stato un’opportunità per approfondire il legame tra calcio e società attraverso il racconto di chi ha vissuto in prima persona la magia di quegli anni. Nel cuore dell’immaginario nazionale rimane indelebile la celebre esultanza del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, nella tribuna d’onore del Bernabéu, un gesto spontaneo e carico di significato, capace di trasformare un successo sportivo in un momento di profonda identità nazionale e di coesione sociale.
Una vittoria che non fu soltanto un trionfo sportivo, ma un atto collettivo di rinascita, con gli italiani che ritrovarono un senso di unità, identità e orgoglio nazionale, con il calcio che fu un linguaggio comune capace di unire il Paese. Non solo il Mondiale: il 1982 fu l’anno della liberazione del generale americano James Lee Dozier, che segnò il declino degli anni di piombo, mentre la legge n. 304 introdusse sconti di pena per i collaboratori di giustizia, accelerando il processo di indebolimento delle organizzazioni armate. La gioia collettiva, la fine di un incubo interno, i primi barlumi di una nuova era internazionale, con lo sport a recitare un ruolo da protagonista e capace di di dare voce a un’intera nazione.