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La violenza contro le donne è un problema che riguarda la società odierna e combattere la cultura che la circonda, contrastando una visione patriarcale delle relazioni di genere, rappresenta ormai una priorità. Lo sport può fornire un contributo significativo in questa direzione. È da questo spunto di riflessione che nasce HAND IN HAND, il progetto promosso dall’UE attraverso la European Education and Culture Executive Agency (EACEA) e che vede coinvolta la FIGC a guida di un gruppo di partner fra cui Unimore, Formodena, EuroHockey, la Federcalcio albanese, la Federazione di Hockey su prato francese, Bulgarian Sport Hub - che include anche la BFU - e Alice Milliat, un’associazione francese che si occupa di promuovere l'inclusione nel contesto sportivo. Dal 14 al 16 gennaio, a Bruxelles, presso la sede dell’EuroHockey si terrà il kick-off meeting. HAND IN HAND mira a cambiare paradigma, rivolgendosi agli uomini, in quanto autori di violenza, provando a educare le generazioni più giovani al rispetto, all’uguaglianza e alla lotta alla violenza nelle relazioni di genere. Lo sport può dare l’esempio e coinvolgere gli allenatori affinché svolgano il ruolo di educatori per contrastare la violenza di genere. È per questo che il progetto, considerato che il fenomeno della violenza è in continua crescita, si rivolgerà a giocatori di due sport di forte tradizione maschile come il calcio e l’hockey andando a intercettare una fascia di età compresa fra i 18 e i 24 anni. Il programma, infatti, riguarda espressamente le squadre maschili, sottolineando l'importanza della responsabilizzazione maschile e del cominciare a riconcettualizzare il fenomeno della violenza di genere non solo come un problema delle donne.
LA METODOLOGIA. Sarà pertanto creata una metodologia per gli allenatori, che include strumenti e attività intese a informare i giocatori su cosa sia la violenza di genere, le sue diverse forme e conseguenze, le false credenze e come si riflettono sulle relazioni personali. La metodologia introdurrà, all’interno della squadra, delle regole per contrastare la violenza di genere e promuoverne la parità. Risultati importanti saranno le linee guida e un corso online per allenatori, nonché uno strumento online che gli allenatori/educatori potranno utilizzare per trarre vantaggio dalla metodologia e combattere la violenza di genere nelle loro squadre. Tali strumenti di formazione sono essenziali per garantire la replicabilità e l’acquisizione di competenze per rendere gli allenatori dei veri educatori.
SOSTEGNO ALLA LOTTA. Altro punto è la promozione del cambiamento della politica delle associazioni sportive verso il rispetto delle donne. L’obiettivo di HAND IN HAND è aumentare il sostegno alla lotta alla discriminazione di genere nelle federazioni sportive, in modo che si possano aggiornare i codici etici, incorporando linee guida e istruzioni per combattere la violenza di genere e gli stereotipi associati, contribuendo così al cambiamento culturale.
LA COMUNICAZIONE. Per promuovere una cultura sportiva senza violenza di genere, nella quale le donne siano pienamente rispettate, sarà ideata una campagna di comunicazione e divulgazione rivolta al grande pubblico, ma anche a target specifici come, per esempio, allenatori e dirigenti sportivi. L’idea di base da promuovere è il ruolo che lo sport può svolgere per contrastare la violenza di genere, favorendone l’uguaglianza e il rispetto di genere.
IL COINVOLGIMENTO DELLA FIGC. La FIGC intende coinvolgere tutte le Squadre Nazionali, dalla Nazionale “A”, al Futsal e Beach Soccer, rivolgendo particolare attenzione alle Nazionali Giovanili. Nel programma triennale gli atleti, durante lo svolgimento delle attività sportive, saranno supportati dagli psicologi che già collaborano con le selezioni e dagli esperti dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

