Il programma UEFA HatTrick VI conferma il suo impegno per lo sviluppo del calcio europeo attraverso iniziative strategiche che promuovono integrità, etica e fair play. Tra le priorità del programma, nato nel 2004 e articolato in cicli quadriennali, spicca la formazione antidoping, strumento essenziale per sensibilizzare le nuove generazioni di calciatori e calciatrici sui rischi legati all’uso di sostanze proibite e sulla necessità di tutelare la salute e la correttezza delle competizioni.

In questo contesto, si è svolto oggi presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano l’undicesimo incontro stagionale dedicato alla formazione antidoping. L’evento, organizzato durante il raduno della Nazionale Under 19 Femminile, ha coinvolto le calciatrici e il loro staff tecnico e medico in una sessione di sensibilizzazione mirata a fornire strumenti utili per prevenire comportamenti a rischio, compresa l’assunzione involontaria di sostanze vietate.

Durante l’incontro, Francesca Sordini (Commissione Federale Antidoping) e Chiara Vari (NADO Italia) hanno affrontato temi cruciali, quali:

  • I rischi per la salute derivanti dall’uso di sostanze proibite;
  • Le conseguenze disciplinari previste dai regolamenti;
  • Le procedure di test antidoping;
  • La lista delle sostanze vietate;
  • L’importanza di adottare uno stile di vita sano e conforme alle normative internazionali.

L’iniziativa, inserita nel programma UEFA HatTrick VI, rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di educazione e prevenzione antidoping, con l’obiettivo di promuovere una cultura sportiva che valorizzi trasparenza e responsabilità.

Il prossimo incontro è previsto per giovedì 28 novembre e avrà come protagonisti i ragazzi dell'Atalanta Under 20, a testimonianza della volontà della FIGC e della UEFA di diffondere capillarmente i valori dello sport pulito.